Hsd Mechatronics racconta tutti i segreti del Ligthouse Plant Electrospindle 4.0 (16 giugno)

di Chiara Volontè ♦ Il nuovo Lighthouse Plant del CFI presenterà il progetto durante un evento online che vedrà la partecipazione, tra gli altri, del presidente del Cluster Fabbrica Intelligente Luca Manuelli. Focus sullo sviluppo zero defects delle Pmi

La sede di Hsd

Hsd si può definire “l’Intel Inside degli elettromandrini”, perché il valore aggiunto del marchio di dispositivi e devices per macchine utensili è riconosciuto da tutti. E ora Hsd Mechatronics investe in un progetto tale da cambiare il mercato di riferimento: lo stabilimento Electrospindle 4.0, che ruota intorno all’elettromandrino e-core, totalmente interconnesso e quindi capace di dialogare con il costruttore di macchine, con la “Control Tower” di Hsd e con gli altri stakeholders interessati mentre è in azione.  L’azienda (Gruppo Biesse) presenterà il progetto Electrospindle 4.0 nel corso di un evento online mercoledì 16 giugno alle ore 10.30, al quale parteciperà anche Luca Manuelli, il Presidente del Cluster Fabbrica Intelligente, di cui lo stabilimento è diventato Lighthouse a fine 2020.

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Hsd Mechatronics è Lighthouse Plant del Cluster Fabbrica Intelligente, nonchè la prima media impresa italiana (80 milioni di euro di ricavi e 320 dipendenti) a ricevere questo riconoscimento e ruolo. Prima ci sono state quattro importanti grandi imprese: Abb, Ansaldo Energia, Hitachi Rail e Tenova- Ori Martin. La società guidata da Fabrizio Pierini è il secondo operatore mondiale nella produzione di elettromandrini: dispositivi avanzati per macchine utensili destinate a lavorare legno, metallo, materiali compositi, vetro e pietra.

 

Agenda dell’evento

  • 10,30: PRESENTAZIONE PROGETTO E AZIENDA HSD: Fabrizio Pierini Hsd division general manager; Tullio Tolio presidente CTS del CFI; Regione Marche
  • 10,50: “ZERO DEFECTS” PER UN PAESE SOSTENIBILE E RESILIENTE: Paolo Galli Hsd product & innovation manager; Luca Manuelli presidente del CFI; Michele Germani delegato del rettore per la Terza Missione Università Politecnica delle Marche
  • 11,10: LA FILIERA END-TO-END E LO SVILUPPO “ZERO DEFECTS” DELLE PMI: Fabrizio Pierini Has division general manager; Nicola Mariucci director Of Manufacturing EN4; Regione Marche
  • 11,40: L‘INTELLIGENZA ARTIFICIALE E IL MACHINE LEARNING PER LO “ZERO DEFECTS”: Tiziana Catarci, Francesco Leotta, Massimo Mecella Sapienza Università di Roma

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Identikit di Hsd e dell’elettromandrino E-Core 

Fabrizio Pierini Hsd division general manager

L’elettromandrino e-core è un motore elettrico ad alta frequenza in grado di trascinare in rotazione un utensile per eseguire lavorazioni sul pezzo: smerigliatura, affilatura, foratura, fresatura, filettatura, rettifica. Opera in frequenza, perché variando quest’ultima si possono ottenere prestazioni diverse, a seconda del tipo di trattamento.  Il dispositivo è in grado di “leggere” le principali grandezze fisiche relative al pezzo che si va a lavorare: ad esempio, la temperatura. I metalli in lavorazione se surriscaldati, sono soggetti a fenomeni di dilatazione termica. Ne consegue che le lavorazioni possono produrre dei risultati tecnicamente non perfetti. Il mandrino però, dotato di una intelligenza intrinseca, è in grado di rilevare le differenze in gioco, e quindi comunica alla macchina queste informazioni; quest’ultima, a sua volta, modifica la posizione dei tre assi xyz in modo da compensare i possibili scostamenti.

 

Come sarà l’elettromandrino al termine del progetto Electrospindle 4.0  

Lavorazione 5 assi Hsd

Il progetto intorno al quale ruoterà il Ligthouse Plant ricomprende due linee guida principali: il futuro Elettromandrino X-Core e il nuovo processo produttivo digitalizzato e integrato con la Extended Supply Chain. Il nuovo elettromandrino X-Core diverrà capace di comunicare in continuo le informazioni relative al suo stato e al suo funzionamento via Wifi al cloud Hsd. Con Electrospindle 4.0 Hsd riuscirà, dalla control room a monitorare, registrare e correlare gli andamenti di tutte le grandezze rilevanti mentre l’Elettromandrino lavora e grazie agli algoritmi specifici individuare condizioni di lavoro virtuose o critiche. Individueremo e forniremo agli utenti (Oem in primis) indicazioni sull’impiego ottimale dell’elettromandrino a tutela della qualità di lavorazione e dell’affidabilità. Riassumendo: una prima analisi dei dati viene già realizzata sul dispositivo e-Core, grazie ad una scheda madre: in futuro, grazie al progetto Elettrospindle 4.0, tutte le informazioni rilevanti saranno inviate al Cloud MyHsd dall’elettromandrino X-Core per analisi più sofisticate Ma c’è di più, perché questa innovazione scopre uno scenario molto più vasto…

 

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