Start 4.0 finanzia i progetti di Stam, Siit e Maps per la transizione energetica e la sicurezza dei lavoratori portuali

Con il suo secondo bando, il competence center genovese mette sul piatto più di 500.000 euro a supporto di tre iniziative del valore complessivo di 1,3 milioni

Con il suo secondo bando, il competence center genovese Start 4.0 ha erogato mezzo milione di euro di investimenti a supporto di tre progetti, due dei quali incentrati sullo sviluppo di tecnologie abilitanti in ambito portuale e uno sulla transizione energetica.

Anchor, il primo progetto che riceverà i contributi, prevede lo sviluppo di un digital twin del Terminal crocieristico della Stazione Marittima di Genova: una piattaforma integrata, che utilizzerà il crowd model per simulare il movimento, il comportamento e le azioni delle persone; tecniche di Machine Learning per elaborare i dati e valutare il rischio. L’obiettivo è la sicurezza del Terminal, sia in termini infrastrutturali sia per quanto riguarda la safety dei passeggeri. Capofila del progetto è la pmi genovese, Stam, insieme a Dgs e Lasia e il supporto tecnico dell’Istituto di Elettronica e di Ingegneria dell’Informazione e delle Telecomunicazioni del Cnr (IEIIT-CNR).







Il secondo progetto, Awarness for Safety (A4S), è invece incentrato sulla sicurezza dei lavoratori in domini applicativi complessi quali porti, cantieri e siti industriali. L’obiettivo è lo sviluppo di un prototipo in cui l’operatore, dotato di sensori indossabili e strumenti di realtà virtuale e in collegamento con un sistema It centrale, possa muoversi in contesti lavorativi a rischio in maniera più consapevole, sicura ed efficace. Il partenariato vede soggetti importanti, a partire dal capofila – il consorzio Siit, le aziende Smart Track, Iroi, Fos, Cetena e il supporto del gruppo di ricerca sui trasporti del Politecnico di Torino.

Il terzo progetto, Sample, mira a sviluppare una piattaforma per la gestione e la resilienza di infrastrutture critiche dedicate alla produzione di energia da impianti fotovoltaici e alla loro interconnessione con le reti elettriche. Questa soluzione vuole essere un supporto concreto per la transizione energetica del nostro Paese, supportando l’industria dell’energia solare a monitorare, prevedere ed evitare guasti o problemi di degrado che possano portare ad una riduzione della produzione di energia con rischi per la continuità e qualità del servizio. L’efficacia della piattaforma sarà validata in ambiente simulato sugli impianti del nodo infrastrutturale del Campus di Savona di Unige e su impianti Acea. Il progetto vede capofila la pmi innovativa Maps insieme ad algoWatt e Acea Produzione e il contributo del Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi dell’Università degli Studi di Genova.














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