Giù l’auto in Europa: a giugno immatricolazioni -8%

Secondo le stime Acea, male anche i primi sei mesi del 2019, in calo del 3,1%. L’Associazione vede al ribasso le previsioni di chiusura d’anno per il 2019 (-1%)

Un primo semestre da dimenticare per il mercato dell’auto del vecchio continente, e un giugno ancor più nero. Secondo i dati diramati da Acea, l’Associazione dei costruttori auto europei, nei 28 Paesi Ue più l’area Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) a giugno 2019 sono state immatricolate 1.491.289 vetture, il 7,9% in meno dello stesso mese del 2018; mentre nel primo semestre sono state vendute 8.426.194 auto, con un calo del 3,1% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Il ribasso può essere attribuito a un effetto negativo di calendario: in media, giugno 2019 ha contato solo 19 giorni lavorativi in tutta l’Ue contro i 21 dello stesso mese del 2018.







«A fine giugno – ha commentato Paolo Scudieri, presidente di Anfia, Associazione nazionale filiera industria automobilistica – Acea ha rivisto al ribasso le previsioni di chiusura d’anno per il mercato auto in Ue: -1%. Le precedenti previsioni, pubblicate a inizio 2019, stimavano una crescita fino all’1% rispetto al 2018. Il risultato leggermente negativo prospettato ora fa riferimento a un volume complessivo di immatricolazioni di poco superiore a 15 milioni. L’applicazione del nuovo test Real Driving Emissions (Rde) a tutte le auto di nuova immatricolazione dopo il primo settembre, potrebbe influenzare l’andamento del mercato rendendolo altalenante per via del graduale adeguamento alla norma, come già accaduto in occasione dell’entrata in vigore del nuovo test di omologazione Wltp».

Paolo Scudieri, presidente Anfia. © Giorgio Perottino

Il panorama italiano

Secondo quanto riportato da Anfia, nel nostro Paese, le immatricolazioni totalizzate a giugno si attestano a 171.626 unità (-2,1%), mentre quelle complessive del primo trimestre 2019 ammontano a 1.082.197 unità, con un decremento del 3,5% rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2018. Secondo i dati Istat, a giugno l’indice nazionale dei prezzi al consumo registra un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,7% su base annua (era 0,8% a maggio). La lieve decelerazione dell’inflazione è dovuta principalmente all’inversione di tendenza dei Beni energetici non regolamentati, che passano da +2,4% a -0,6%, a causa dell’andamento dei prezzi del gasolio (da +2,9% a -1,3% in termini tendenziali, -1,2% su base mensile) e della benzina (da +1,5% a -2% in termini tendenziali, -1% rispetto al mese precedente). Dall’analisi del mercato per alimentazione, a giugno 2019 si registra un altro pesante calo delle immatricolazioni di auto diesel, -22,5% con il 42% di quota, mentre le vendite di auto a benzina raggiungono il 43%, grazie ad una crescita dei volumi del 27%.

Le auto ad alimentazione alternativa valgono il 15,3% del mercato, la quota più alta da agosto 2018 (+5,2% la crescita dei volumi), di cui l’1% di auto a zero o a bassissime emissioni (complessivamente 1.851 unità). All’aumento delle vendite di auto elettriche ha contribuito l’introduzione degli incentivi (bonus-malus), in vigore dal 1° marzo 2019, che premiano le autovetture con emissioni fino a 70 g/km di CO2, in pratica le elettriche e ibride plug-in. Mentre le autovetture elettriche nel mese sono più che triplicate (da 442 unità di giugno 2018, si è passati alle 1.456 dello stesso mese del 2019), quelle ibride plug-in registrano un calo del 42%. Le auto ibride plug-in hanno venduto, da marzo a maggio, mediamente 490 unità al mese (dall’entrata in vigore dell’ecobonus), mentre nel mese di giugno “solo” 395, quasi 100 in meno. I brand italiana hanno registrato, in Europa, 90.249 immatricolazioni nel mese di giugno (-13,5%), con una quota di mercato del 6,1%. Andamento positivo, a giugno, per Jeep (+1,5%) e Lancia/Chrysler (+7,6%). Nel primo semestre del 2019, le immatricolazioni delle marche italiane ammontano a 540.540 unità (-9,5%) con una quota del 6,4%. Risultato positivo per i marchi Jeep (+2%) e Lancia/Chrysler (+27,4%).

Trend immatricolazioni autovetture e crescita Pil in Ue. Fonte Anfia

Il mercato europeo

«Tutti e cinque i major markets – ha sottolineato Scudieri – hanno registrato flessioni: -8,4% la Francia, -8,3% la Spagna, -4,9% il Regno Unito, -4,7% la Germania e -2,1% l’Italia. Le vendite di autovetture diesel continuano la contrazione a due cifre in Spagna (-33%), Francia (-23%), Italia (-22,5%) e Regno Unito (-20,5%), mentre in Germania la diminuzione è meno marcata (-4%). Per la Germania, questo è il secondo calo mensile del 2019, dopo il lieve decremento dello 0,9% di aprile. Nel primo semestre del 2019 il mercato auto rimane negativo (-3,1%). Ad eccezione della Germania (+0,5%), ciascuno dei cinque major markets ha registrato un calo, più o meno contenuto, nel periodo gennaio-giugno 2019: -1,8% Francia, -3,4% Regno Unito, -3,5% Italia e -5,7% Spagna. In questi cinque Paesi si registra un calo complessivo delle immatricolazioni di auto diesel del 15% nei primi sei mesi dell’anno, con una riduzione di volumi venduti che supera 370.000 unità».

Ue/Efta – Immatricolazioni di autovetture, volumi e variazioni % tra l’anno 2018 e il 2019. Fonte Anfia













Articolo precedentePiaggio Aero: contratti per 167 milioni
Articolo successivoLa storia di un Cio strategico: Luca Manuelli di Ansaldo Energia






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui