Mercedes gioca la partita della guida autonoma: strategie e sfide del big dell’industria automobilistica

di Marco de’ Francesco ♦︎ L’applicazione è composta da: infrastruttura di sensori realizzata da Bosch; sistema che traduce informazioni in manovre di guida; app che permette al conducente di prenotare in anticipo un posto auto, lasciando il veicolo in un'area di sosta dedicata. Attualmente è operativo al parcheggio dell’aeroporto di Stoccarda, che Industria Italiana ha visitato. Sette modelli sono già pronti per parking senza conducente: Classe S, EQS ed EQE, Classe E berlina e station wagon, e i SUV di EQE ed EQS. La questione regolamentare: limiti alle innovazioni

Mercedes Benz EQE Saloon con Intelligent Park Pilot

Si immagini di entrare in un garage, di scendere dal veicolo e di “inviarlo” ad un posto auto prenotato in anticipo semplicemente utilizzando un’app per smartphone. Non c’è bisogno di un autista, perché il tutto avviene in maniera automatica: la macchina si dirige da sola verso lo spazio assegnato. E quando si tratta di ritirare l’auto, il veicolo ritorna da solo nella postazione giusta. Con questa tecnologia, peraltro, le auto possono salire e scendere le rampe per spostarsi tra i piani, e se rilevano un ostacolo, frenano e si fermano in completa sicurezza: solo quando il percorso è libero riprendono la loro corsa. Ecco, quella descritta, che Industria Italiana ha avuto occasione di osservare e valutare live giorni fa all’autosilo P6 dell’aeroporto di Stoccarda, è un’applicazione del quarto livello di guida autonoma. Sotto questo profilo, la tecnologia corre; assai meno la regolamentazione nei vari Paesi, che pone per ora limiti molto forti alla diffusione pratica di queste innovazioni. Ma di cosa stiamo parlando? Della punta di diamante della strategia di Mercedes per puntare alla supremazia nella guida autonoma a livello globale.

Si chiama Intelligent Park Pilot ed è la combinazione tra un’infrastruttura intelligente di sensori realizzata da Bosch, un sistema in grado di tradurre le informazioni captate dall’infrastruttura in manovre di guida e di un’app grazie alla quale il conducente prenota in anticipo un posto auto e lascia il veicolo in un’area di parcheggio dedicata. Questi ultimi due elementi sono stati progettati direttamente da Mercedes. Attualmente Intelligent Park Pilot è operativo al parcheggio dell’aeroporto di Stoccarda. Ben sette modelli della Stella sono già pronti per parking senza conducente: Classe S, EQS ed EQE, Classe E berlina e station wagon, e i SUV di EQE ed EQS.







Quanto alle ambizioni di Mercedes in materia, si pensi che la Stella lo scorso ottobre è diventata il primo marchio al mondo ad ottenere l’autorizzazione a far circolare in due stati americani, il Nevada e la California, le sue vetture EQS e Classe S con il sistema Drive Pilot, riferibile al terzo livello di guida autonoma. Drive Pilot è un apparato complesso, una tecnologia innovativa che impiega numerose telecamere e non meno di 30 sensori radar e lidar (scansione laser tridimensionale). Il sistema riconosce non solo il percorso e tutti i segnali stradali, ma reagisce anche automaticamente a situazioni del traffico inaspettate con manovre di sterzata o frenata. All’occorrenza, entro un periodo di preavviso, il conducente riceve l’esortazione a riprendere il volante. Attualmente Drive Pilot è ufficialmente ammesso fino a una velocità di 60 km/h su tratti di autostrada adatti. Ma dal momento che il suo “cervello” è in grado di elaborare una mole incredibile di dati, l’obiettivo per i prossimi anni è di raggiungere la velocità di 130 km/h. Insomma, in questo momento Mercedes guida la partita della guida autonoma: è un passo davanti a Tesla.

La nostra visita all’aeroporto di Stoccarda. come funziona l’Intelligent Park Pilot?

Sette modelli Mercedes sono già pronti per parking senza conducente: Classe S, EQS ed EQE, Classe E berlina e station wagon, e i SUV di EQE ed EQS

All’aeroporto di Stoccarda un’auto si parcheggia in completa autonomia, mentre il suo proprietario si incammina già in direzione del gate. Come funziona? Ci sono tre componenti fondamentali. Il primo è la citata infrastruttura intelligente di sensori, che si chiama Automated Valet Parking, installata nel garage e, come detto, fornita da Bosch. L’implementazione di tali impianti è parte integrante dello sviluppo delle reti di trasporto del futuro e della guida autonoma. Una comunicazione affidabile e tempestiva tra veicoli e infrastrutture è fondamentale per ottimizzare la sicurezza e l’efficienza del sistema. In pratica, i sensori monitorano costantemente l’ambiente dove il veicolo è destinato a muoversi, il cosiddetto corridoio di guida: nel contesto di una comunicazione bidirezionale, forniscono al veicolo informazioni molto dettagliate. Questa infrastruttura è poco evidente: ci si accorge della sua presenza solo nel caso in cui si è informati dell’operatività del sistema. A quel punto, questi dati sono interpretati dalle sofisticate tecnologie operative sul veicolo, che li convertono in operazioni. Il sistema è progettato per gestire l’intero processo, dalla ricerca di un posto adatto fino all’esecuzione della manovra di parcheggio in modo completamente automatico. Si vedono gli strumenti tipici della guida – cambio, freni, volante, frecce – azionarsi da soli. Questa seconda componente è stata sviluppata da Mercedes.

Il terzo elemento è l‘App Mercedes me, grazie alla quale il conducente prenota in anticipo un posto auto e lascia il veicolo in un’area di parcheggio dedicata. Una volta che tutti i passeggeri sono scesi dal veicolo, il conducente può avviare la manovra di parcheggio tramite la stessa app. Se il sistema Intelligent Park Pilot è disponibile per un veicolo specifico, il servizio sarà visualizzato nel menu dei servizi dell’app, pronto per essere attivato. Per utilizzare i servizi, l’utente deve possedere un proprio Id Mercedes me e accettarne le condizioni di utilizzo. Inoltre, il veicolo in questione deve essere registrato nell’account dell’utente. Al termine del periodo iniziale, l’utente ha la possibilità di estendere gratuitamente i servizi fintanto che sono disponibili per quel particolare veicolo. La prima attivazione può avvenire entro un anno dalla prima immatricolazione del veicolo o dall’inizio dell’utilizzo da parte del cliente, a seconda di quale di questi eventi si verifichi per primo.

Come funziona l’Intelligent Park Pilot?

Industria Italiana ha potuto vedere in azione l’Intelligent Park Pilot al parcheggio dell’aeroporto di Stoccarda

La guida autonoma di livello 4

Mercedes EQE Saloon è tra i modelli della Stella già pronti per il parcheggio senza conducente

Secondo la scala di guida autonoma stabilita dalla Society of Automotive Engineers (Sae), la guida autonoma di livello 4 rappresenta un grado avanzato di automazione in cui Il veicolo può operare in modalità completamente autonoma in determinate situazioni o ambienti specifici, come autostrade, aree urbane ben mappate o condizioni di traffico prevedibili. In questi ambiti, il conducente non è tenuto a prendere il controllo del veicolo, e il veicolo può affrontare situazioni impreviste o problemi nel percorso senza richiedere l’intervento umano, poiché è in grado di adattarsi autonomamente alle varie condizioni di guida. Come detto e come sarà meglio specificato in seguito, le autorità tedesche hanno per ora limitato l’operatività della guida autonoma di livello 4 ad un ambito piuttosto ristretto.

La questione regolamentare

  1. La svolta della normativa tedesca

Nel 2019, Mercedes-Benz e Bosch hanno ricevuto il primo permesso speciale al mondo per condurre un servizio di parcheggio automatizzato con veicoli sperimentali senza supervisione umana nel garage del Museo Mercedes-Benz a Stoccarda. L’approvazione recentemente concessa rappresenta un passo avanti, consentendo ora l’operatività commerciale con veicoli di proprietà privata nel parcheggio P6 dell’aeroporto di Stoccarda. Il fatto è che la Germania punta a diventare leader mondiale nella guida autonoma. Di fatto dal maggio 2022 una nuova legge autorizza la guida senza conducente secondo il quarto livello della classificazione Sae; ma vanno approvati tutti i regolamenti attuativi: in ciò sono coinvolti il ministero federale tedesco per il digitale e i trasporti e il Kba, l’Autorità federale tedesca per i trasporti automobilistici che rilascia le omologazioni di veicoli e componenti.

  1. Le ambizioni di Mercedes nella guida autonoma

L’Intelligent Park Pilot è composto da: infrastruttura di sensori realizzata da Bosch; sistema che traduce informazioni in manovre di guida; app che permette al conducente di prenotare in anticipo un posto auto, lasciando il veicolo in un’area di sosta dedicata

Si diceva che al di là dell’Intelligent Park Pilot, Mercedes punta alla supremazia sulla guida autonoma a livello globale. Quanto alla questione dell’autorizzazione da parte dei due stati americani, va sottolineato che Drive Pilot consente la guida automatizzata su autostrade con carreggiate separate ad almeno due corsie ad una velocità massima di 60 km/h; Il tracciato stradale, gli eventi sul percorso antistante e i segnali stradali vengono valutati dal sistema e automaticamente presi in considerazione. Con l’aumentare della velocità, crescono anche gli spazi di frenata e si registra un notevole aumento nel volume di dati da elaborare per unità di tempo nei veicoli a guida autonoma. Per far fronte a ciò, Mercedes-Benz utilizza un chip ad alte prestazioni posizionato nel “cervello” dei suoi veicoli, capace di eseguire 254mila miliardi di calcoli al secondo. Questa tecnologia costituisce la base per consentire al Drive Pilot di raggiungere gradualmente velocità fino a 130 km/h nei prossimi anni. Qui, come anticipato, siamo nel contesto dell’autonomia di livello 3: in pratica, il veicolo può gestire autonomamente alcune attività, come la guida in autostrada, il mantenimento della corsia e la regolazione della velocità; la guida autonoma è limitata a determinate condizioni, come la presenza di linee di guida ben definite o la navigazione in ambienti autostradali; e il sistema deve avvisare il conducente con un adeguato preavviso prima di richiedere un intervento umano. È un importante passo in avanti rispetto ai sistemi di livello 2, quelli di Tesla, Ford e General Motors (il veicolo è in grado di eseguire alcune funzioni autonome, ma richiede ancora la presenza e l’attenzione continua del conducente). In ogni caso, per Mercedes è una bella responsabilità: è il primo costruttore di auto al mondo a rispondere con un sistema di guida attivato. Per quanto concerne il livello 5 della guida autonoma, che implica la completa autonomia senza un conducente, siamo ancora piuttosto lontani dal suo avverarsi. Attualmente è in fase di sviluppo per navette robotiche, non ancora per auto private. Gli standard richiesti sono estremamente elevati. Le attuali intelligenze artificiali (Ai) basate su incarichi specifici potrebbero trovare difficile gestire richieste complesse al di fuori dei dati a loro forniti. A differenza delle persone che possono adattarsi alle aspettative e concentrarsi su ciò che si discosta, le attuali Ai non possono replicare questo comportamento poiché un set di dati così vasto non è attualmente immaginabile.

I vantaggi di Intelligent Park Pilot

Secondo Mercedes il sistema non solo fa risparmiare tempo prezioso ai clienti, ma rende anche più confortevole la loro esperienza di parcheggio, soprattutto in aree di manovra particolarmente strette.

Non solo Intelligent Park Pilot

Sistema di parcheggio senza conducente Mercedes-Benz e Bosch omologato per uso commerciale; da sinistra a destra: Walter Schöfer, amministratore delegato della Flughafen Stuttgart GmbH; Markus Schäfer, Chief Technology Officer, Sviluppo e Acquisti Mercedes-Benz Group AG; Markus Heyn, presidente del settore aziendale Mobility Solutions di Robert Bosch GmbH; Niels Christ, Direttore del gruppo Urban Hubs, APCOA Parking Holdings GmbH Stoccarda

Come ha sperimentato live Industria Italiana a Stoccarda, in tutte le serie di modelli, i clienti Mercedes possono utilizzare innovativi sistemi di assistenza al parcheggio, parzialmente automatizzati, di livello 2. Potenti sensori supportano il conducente in diverse situazioni: accelerazione, sterzo, frenata, cambio di marcia e indicatore di direzione sono controllati automaticamente. L’integrazione degli assistenti al parcheggio nel sistema multimediale di infotainment dotato di intelligenza artificiale Mbux (Mercedes Benz user experience) garantisce un’esperienza d’uso intuitiva, mentre la telecamera a 360° offre una visione completa del veicolo. Per gli attuali modelli di Classe S, EQE, EQE SUV, EQS e EQS SUV è disponibile il Remote Parking Assist, e cioè il parcheggio tramite smartphone. Il sistema può gestire una procedura di parcheggio, sia in garage che in parcheggi paralleli, tramite l’app Remote Parking. Il conducente, posizionato all’esterno del veicolo, tiene premuto il touchscreen dello smartphone per controllare il processo di parcheggio automatizzato.

Per i modelli appena citati come parte del Remote Parking Package e per gli attuali modelli di Classe C e GLC, è infine poi disponibile il Memory Parking Assist: in pratica, un sistema capace di registrare i procedimenti di parcheggio ripetitivi all’interno di proprietà private, come l’accesso al garage. Quando l’auto si avvicina alla posizione memorizzata, è possibile avviare il parcheggio grazie al touchscreen. Il conducente è alla guida e sovraintende il processo di parcheggio automatizzato. In presenza di ostacoli rilevati, il veicolo si arresta temporaneamente fino a quando questi non vengono eliminati.














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