Semaforo verde per Ferrari: entro il 2026 il 60% dei modelli sarà ibrido o elettrico

La prima supercar full electric verrà presentata nel 2025. Il piano strategico 2022-2026 prevede maggiore produzione in house e open innovation

Ferrari 296 GTS

Elettrificazione, crescita dei dipendenti, ambiente e risultati finanziari: sono questi i pilastri su cui poggia il Piano Strategico 2022-2026 di Ferrrari. Obiettivo: entro il 2026, l’offerta di prodotti sarà per il 40% Ice, 60% ibrida ed elettrica.

«Il nostro brand fa sognare milioni di persone – commenta John Elkann, Presidente di Ferrari – È stato costruito in 75 anni di esperienze emozionanti e indimenticabili, grazie ai successi in pista e al puro piacere di guida su strada. Ha creato una comunità inclusiva e affiatata, che unisce persone e Paesi diversi, perfino industrie diverse. Finchè ne preserveremo la tradizione e i valori, potremo contare su solide basi per i nostri piani strategici futuri».







Il piano industriale 2018-2022 ha dimostrato la capacità di Ferrari di mantenere le proprie promesse e di attuare la propria strategia nonostante la pandemia da Covid-19. Tra i principali risultati ottenuti nel piano precedente vi sono il lancio di 15 vetture, un aumento del 25% della base clienti e un  free cash flow industriale cumulato di oltre Euro 2,46 miliardi, che tiene conto del significativo free cash flow industriale previsto per il 2022.

«Con impegno e passione, le donne e gli uomini di Ferrari sono determinati a realizzare in modo impeccabile il piano strategico e a sfruttare tutte le opportunità che si prospettano, facendo propria la vocazione del nostro fondatore: mantenere viva la volontà di progresso perseguita in passato – chiosa Benedetto Vigna, Amministratore Delegato di Ferrari – Continueremo a far leva sui nostri vantaggi competitivi: unicità e leadership tecnologica, intraprendendo al contempo delle azioni per raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2030».

 

Dedizione all’unicità, arricchendo ulteriormente la gamma

La Società dispone oggi della gamma prodotti più ampia e del portafoglio ordini più alto mai raggiunto, che consentono di preparare e gestire il percorso di crescita futuro in linea con la propria dedizione all’unicità, fedele alla filosofia del suo fondatore ”Ferrari consegnerà sempre un’auto in meno della domanda di mercato”. Per mantenere la gamma prodotti ai massimi livelli, preservando l’unicità, il piano annuncia oggi prevede il lancio di 15 nuovi modelli tra il 2023 e il 2026. Ogni modello sarà progettato con un posizionamento unico e per rivolgersi a una clientela specifica, secondo il principio “diverse Ferrari per diversi Ferraristi e diverse Ferrari per momenti diversi”.

Per mantenere l’unicità, la gamma prodotti 2022-2026 comprenderà, in media, oltre ai modelli di gamma:

  • Icona e Supercar, che saranno limitate a meno del 5% dei volumi totali
  • Serie Speciali che rappresenteranno circa il 10% dei volumi totali

Ferrari seguirà un approccio disciplinato nell’applicare tale esclusività anche al modello Purosangue, un puro V12 che sarà presentato nel settembre 2022. Il suo contributo medio annuo alle consegne è attualmente previsto al di sotto del 20% nel corso del suo ciclo vita. L’attesissima nuova Supercar sarà lanciata entro il periodo di piano. Dal 2018, è stato realizzato un allargamento e un ringiovanimento, accuratamente progettato, dei fedeli clienti di Ferrari, sempre nel rispetto del principio di esclusività che si riflette nel suo attuale tasso di penetrazione di ~0,3% tra ~26 milioni di Hnwi in tutto il mondo. La base clienti è stata aumentata del 25%, con nuovi clienti che in media hanno 8 anni in meno rispetto a prima. Durante il piano, Ferrari è stata anche in grado di sviluppare i suoi collezionisti top, il 60% dei quali sono nuovi clienti e hanno ampliato il numero di auto nel loro garage in media del 25%.

 

Tre motori con distintive emozioni di guida

Fedele alla filosofia del suo fondatore, secondo cui “il motore è l’anima di una vettura”, la Ferrari continuerà a progettare, sviluppare e realizzare artigianalmente i propri motori a Maranello, insieme ad altri componenti fondamentali per differenziare la tecnologia e le prestazioni delle proprie vetture. Entro il 2026 Ferrari punta a un gamma prodotto ben diversificata, composta, in termini di numero di modelli, per il 60% da ibridi ed elettrici e per il 40% da Ice, ognuno dei quali è in grado di offrire emozioni di guida distintive, ma sempre inconfondibilmente Ferrari. Entro il 2030, l’obiettivo è un’offerta composta per il 20% da veicoli Ice, per il 40% da ibridi e per il 40% da elettrici.

  • Ice– Ferrari continuerà a lavorare all’innovazione del motore a combustione interna e, con il supporto dei partner, svilupperà soluzioni nel campo dell’efficienza energetica e dei carburanti alternativi per accrescere una parte essenziale della tradizione della Società.
  • Ibrido – Dal 2009, Ferrari ha dimostrato che l’ibrido è la tecnologia giusta per aumentare la pura prestazione e ha sfruttato il trasferimento tecnologico dal mondo delle corse. Oggi, con quattro vetture ibride in gamma, la Società è ancora fermamente convinta che il motore ibrido possa aumentare ulteriormente le performance.
  • Elettrico – Sfruttando i forti punti in comune con il motore a combustione interna – tra cui il trasferimento di tecnologia dal mondo delle corse, la meccanica di precisione, la fluidodinamica e il software per le prestazioni – anche la tecnologia elettrica fornirà elementi unici, emozioni di guida e brividi di una vera Ferrari.

 

Il percorso di elettrificazione che parte dalla tradizione delle corse

La prima Ferrari elettrica sarà presentata nel 2025 e affonderà le sue radici nel patrimonio del Cavallino Rampante, attingendo a una più ampia esperienza tecnica per migliorare ulteriormente le emozioni di guida. Le sue caratteristiche uniche, sfruttando il know-how delle corse, la renderanno una vera Ferrari, assicurando che si distingua in tutte le dimensioni: densità di potenza del motore, peso, suono ed emozioni di guida. Un altro elemento chiave di differenziazione per le vetture elettriche Ferrari sarà il modo in cui le celle delle batterie – che saranno acquistate per garantire la massima qualità e la tecnologia più avanzata – saranno assemblate a Maranello. I moduli della batteria, realizzati artigianalmente, saranno integrati nel telaio delle vetture in un processo che mira a ridurre il peso del veicolo, ad aumentare le prestazioni e a creare un’esperienza di guida unica, come solo una Ferrari può offrire. Ancora una volta, saranno utilizzate le tecnologie esistenti con l’obiettivo di continuare a superare le aspettative dei clienti, rimanendo fedeli alla convinzione del fondatore che “la miglior Ferrari che sia mai stata costruita è la prossima”.

 

Maggiore produzione in-house e open innovation

Ferrari continuerà a produrre internamente i componenti strategici, allo stesso tempo collaborerà allo sviluppo e personalizzerà le migliori soluzioni esistenti con partner selezionati, come ha sempre fatto fin dalla sua fondazione. Le partnership strategiche nelle aree hardware e software non-core garantiranno l’accesso a soluzioni tecnologiche all’avanguardia, contribuendo a mantenere un approccio disciplinato agli investimenti e migliorando al contempo il design, le prestazioni e le emozioni di guida. Un ampliamento dello stabilimento di Maranello garantirà per gli anni a venire una capacità tecnica superiore alle esigenze. In particolare, lo stabilimento sarà arricchito da un nuovo e-building dove verranno progettati, realizzati artigianalmente e assemblati i motori elettrici, gli inverter e le batterie, mentre un nuovo impianto di verniciatura consentirà un livello di personalizzazione ancora più ampio, trend rilevante nel settore del lusso.

 

Crescita del valore

Ferrari punta a raggiungere un fatturato netto fino a Euro 6,7 miliardi nel 2026, con un tasso di crescita annuo composto del 9%, trainato principalmente dalle attività legate alle auto, sostenute dal ricco portafoglio di modelli e dalle personalizzazioni. Ci si attende che anche gli altri ricavi, generati sia dalle attività racing sia da quelle attività lifestyle, contribuiranno positivamente alla performance della Società, includendo l’ambizione di raddoppiare le vendite lifestyle entro il 2026 rispetto ai livelli pre-pandemia. L’EBIT raggiungerà Euro 1,8-2,0 miliardi entro il 2026, con un margine del 27%-30%, trainato dal mix/prezzo come fattore principale e, in misura minore, dal volume. I costi industriali e di ricerca e sviluppo cresceranno principalmente a causa degli ammortamenti e delle spese per migliorare ulteriormente il vantaggio tecnologico di Ferrari. Anche le SG&A aumenteranno leggermente, per supportare le attività di comunicazione e marketing a sostegno della gamma di prodotti, di lifestyle, del network e dello sviluppo organizzativo. Come risultato, nel 2026 la Società punta ad un EBITDA di Euro 2,5-2,7 miliardi, con un CAGR dell’11%, superiore rispetto alla crescita dei ricavi, e un margine dell’EBITDA di 38%-40%. Ferrari punta a generare un free cash flow industriale cumulato di Euro 4,6-4,9 miliardi nel periodo 2022-2026, raddoppiato rispetto al 2016-2021, sostenuto prevalentemente dalla crescente profittabilità e in parte compensato da investimenti cumulati di Euro ~4,4 miliardi e da altre variazioni operative.

Tali obiettivi si confrontano con la guidance per il 2022, che il management è fiducioso di raggiungere nella parte alta del range e in traiettoria per gli obiettivi 2023 di Euro 1,8-2,0 miliardi di EBITDA e di un margine dell’EBITDA superiore al 38%, come precedentemente comunicato. La Società ha inoltre deciso di proseguire con la proposta di incrementare il dividend pay-out per gli anni a venire a un 35% stabile dell’utile netto rettificato, e di iniziare un programma di riacquisto azioni proprie di Euro ~2 miliardi da eseguirsi da ora fino alla fine del periodo di piano, in linea con il progredire della generazione di free cash.

 

Azioni mirate per raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2030

Ferrari si è impegnata a raggiungere la totale neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2030, dando il proprio contributo al raggiungimento degli obiettivi fissati nel 2015 dagli Accordi di Parigi attraverso un approccio olistico e scientifico. Infatti, Ferrari è orgogliosa di annunciare il proprio impegno a definire Science Based Targets per ridurre le proprie emissioni tramite:

  • la neutralità delle emissioni di carbonio nelle proprie attività a partire dalle emissioni del 2021;
  • la riduzione di almeno il 40% delle emissioni Scopo 3([7]) per vettura entro il 2030, concentrandosi principalmente sui materiali e sulla fase di uso del veicolo; e
  • l’impegno in progetti rilevanti con positivi risvolti in ambito sociale e climatico a livello globale.

Come primo passo nel percorso di decarbonizzazione, il Gruppo ha quantificato in 622 ktCO2e tutte le proprie emissioni relative al 2021, che contribuiscono allo 0,001% delle emissioni globali di gas serra, verificandole e certificandole tramite un ente terzo in conformità alla norma ISO 14064:

  • Dirette e Indirette energetiche (Scopo 1 e 2), che si riferiscono alle attività di Ferrari e che rappresentano circa il 15% delle emissioni totali della Società.
  • Indiretto Upstream (Scopo 3), che rappresenta circa il 45% delle emissioni e riguarda principalmente il processo di approvvigionamento della catena di fornitura, in particolare l’estrazione delle materie prime e la produzione dei componenti.
  • Indirect Downstream (Scope 3), il restante 40% riguarda principalmente la fase di uso del veicolo.

 

Il fine ciclo vita dei veicoli non viene preso in considerazione perché una Ferrari è per sempre. Alla luce di questi dati, l’impegno del Gruppo è quello di andare oltre la decarbonizzazione della fase di uso e oltre la riduzione delle emissioni locali di CO2e. Ferrari agirà anche a monte dei propri processi per garantire azioni eque e diffuse a livello globale, puntando sull’energia verde, sui materiali riciclati e sullo sviluppo di tecnologie innovative in grado di cambiare radicalmente il presente e delineare il futuro.

Per gli Scopi 1 e 2, si stanno implementando progetti innovativi a Maranello:

  • Utilizzo di 77 MW di biometano, che sarà introdotto prossimamente, per il trigeneratore
  • Realizzazione di 37 MW di nuovi impianti fotovoltaici
  • Installazione di 1 MW di celle a combustibile a idrogeno, già attive

Queste azioni, oltre al fatto che dal 2014 il 100% dell’energia elettrica dei propri impianti di produzione proviene da fonti rinnovabili, fanno sì che la Società decarbonizzerà tutti gli impianti entro il 2030. Tuttavia, Ferrari ritiene che sia estremamente importante agire fin d’ora anche iniziando ad acquistare crediti certificati per la riduzione e il sequestro delle emissioni e, di fatto, oggi Ferrari ha già raggiunto la neutralità delle emissioni di carbonio in tutte le proprie attività dirette. Non appena saranno implementate le azioni di decarbonizzazione relative alle proprie attività, la Società invertirà il trend riducendo le attività di “contributo climatico”, raggiungendo così la completa decarbonizzazione delle attività dirette entro il 2030.

La riduzione delle emissioni di Scopo 3 di almeno il 40% per vettura entro il 2030 sarà raggiunta, data la tecnologia attuale, attraverso:

  • L’elettrificazione per la fase d’uso del veicolo, ampliando la propria offerta di modelli ibridi ed elettrici, riducendo così entro il 2030 almeno il 50% in media di emissioni di CO2e per vettura.
  • L’utilizzo, tra gli altri, di alluminio riciclato e acciaio a basso impatto ambientale, per ridurre entro il 2030 almeno il 30% in media di emissioni di CO2e per vettura, al fine di controbilanciare principalmente l’impatto dei moduli batteria, che comportano un aumento delle emissioni relative alle materie prime.

Il dialogo costante con i partner della catena di fornitura è fondamentale al fine di individuare gli approcci innovativi per ridurre ulteriormente le emissioni di CO2e.

Per quanto riguarda le attività di “contributo climatico”, l’approccio Ferrari consiste in due pilastri distinti e trasparenti:

  • L’acquisto di crediti certificati per la riduzione e il sequestro delle emissioni. Ferrari ha avviato una partnership con ClimateSeed, una impact-driven company che sta aiutando Ferrari a sostenere progetti innovativi e rilevanti focalizzati su contributi positivi in ambito climatico e sociale; e
  • La seconda azione è la creazione di Bosco Ferrari, un progetto italiano di riforestazione con l’obiettivo di agire a livello locale.













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