Così la manifattura additiva rende l’industria del fashion più sostenibile e… alla moda

di Chiara Volontè ♦︎ Stratasys lancia J85 TechStyle, la più recente stampante 3D Polyjet del brand che punta a diventare una one billion company. Con questo strumento si possono creare dai vestiti alle borse, passando per accessori e calzature di fascia alta. Il device può operare su vari tessuti, dal denim al cotone fino alla pelle. Il tutto con una possibilità pressoché infinita di customizzare grazie all'impiego di 600.000 colori impiegabili

Personalizzazione estrema, ridotti tempi di produzione, sostenibilità: sono i tre pilastri dell’industria del tessile… e della manifatturaadditiva. Che, ora, grazie a Stratasys, è parte integrante del mondo della moda. La multinazionale americana, che dagli attuali 600 milioni di dollari di fatturato nel prossimo biennio vuole diventare una one billion dollar company, ha ideato una stampante 3d progettata appositamente per la stampa diretta su tessuto. Il software di gestione del flusso di lavoro è specifico per le esigenze dell’industria tessile, così come i materiali utilizzati e l’automazione digitale. In questo modo ha dato una risposta concreta a una domanda di produzione sempre più customizzata, diversificata e flessibile, basata su volumi variabili. Una tendenza, d’altro canto, che si sta riscontrando in tutta l’industria manifatturiera.

«Già nel 2019, avevo previsto che in appena un paio d’anni avremmo visto la stampa 3D integrata nelle case di moda di fascia alta – commenta Naomi Kaempfer, Art, Design e Fashion Director di Stratasys – Quel momento è arrivato. Abbiamo imparato e abbiamo modificato quei progetti iniziali creando una nuova stampante dedicata che impiega la tecnologia 3DFashion e che sta permettendo agli stilisti di creare senza limiti. Questo è solo l’inizio del percorso mentre continuiamo a far progredire questa tecnologia e a sperimentare nuove innovazioni nel design della moda». Grazie alla tecnologia 3DFashion, che consente l’adesione del polimero a getto d’inchiostro su vari tipi di tessuti, questa stampante sta trainando la diffusione commerciale della tecnologia PolyJet nel settore della produzione di capi di haute couture, moda e accessori di lusso.







Stratasys J85 TechStyle: software, colori e tessuti per l’industria della moda passano dalla stampa 3D

La stampa 3d di Stratasys applicata ai polimeri

La Stratasys J85 TechStyle, la più recente stampante 3D PolyJet del brand, permette ai marchi dell’haute couture e del lusso di stampare in 3D su tessuto e pelle. Il software GrabCad Print si avvale di impostazioni predefinite intelligenti: descrizioni, comandi e notifiche per guidare l’utente attraverso una stampa senza interruzioni di processi. Si tratta di un sistema compatibile con Industria 4.0, in grado di integrarsi completamente con i sistemi di esecuzione della produzione (Mes) e il piano digitalizzazione di ogni singola impresa.

Quali capi si possono creare? Tutti: dai vestiti alle borse, passando per accessori e calzature di fascia alta. La stampante, infatti, è progettata per stampare direttamente su un’ampia varietà di stoffe, tra cui denim, cotone, poliestere, lino e pelle in volumi che vanno dal singolo pezzo alle decine di migliaia di unità. È possibile designare l’area di stampa richiesta su un tratto di tessuto ampio fino a 2 metri. E possono essere stampati anche accessori moda, come bottoni, gemelli e clip per borse, ad un’altezza massima di 50 mm. 

J85 TechStyle dispone anche di un vassoio intercambiabile, che può essere preparato durante la stampa: così i cicli di produzione saranno più rapidi e i fermi macchina minimi. Inoltre, l’analizzatore di tessuti ne esaminerà un campione per la progettazione digitale, minimizzando tempi e costi su più iterazioni prima della produzione.

Le possibilità di colori sono pressoché illimitate, così come la trasparenza e i materiali stampati flessibili. Infatti, TechStyle presenta una tavolozza con oltre 600.000 colori disponibili e Pallet Pantone Validated con finiture sia opache che lucide. L’armadio della stampante contiene 7 cartucce per materiali, dai colori vivaci alla piena trasparenza, che supporterà qualsiasi design, comprese le trame con entrambi i materiali rigidi o flessibili. 

«Sono attratto dalle nuove tecnologie che mi danno l’opportunità di creare qualcosa di originale – chiosa Karim Rashid, stilista e collaboratore della collezione Ssys 2Y22 Reflection – Con la tecnologia di stampa 3D fashion di Stratasys, le possibilità sono infinite. Onestamente, permette di sperimentare e sento di aver solo scalfito la superficie di ciò che è veramente possibile fare».

Stratasys J85 TechStyle: personalizzazione e sostenibilità per l’industria della moda e del lusso

Un vestito realizzato tramite stampa 3D di Stratasys

Il software di gestione del flusso di lavoro della J85 TechStyle è specifico per le esigenze dell’industria tessile, così come i materiali utilizzati e l’automazione digitale. La soluzione dell’azienda guidata dal ceo Yoav Zeif apre alle imprese del settore possibilità infinite di personalizzazione e customizzazione dei tessuti stampati in 3D, comprese le edizioni limitate. Il tutto non solo riducendo i tempi di produzione e commercializzazione dei prodotti, ma anche diminuendo il numero di pezze e pelli necessarie. Con grande risparmio in termini di costi e riducendo al minimo gli scarti. Un tema non da poco, quello degli sprechi e della sostenibilità, per un settore che rappresenta una delle industrie più inquinante al mondo (preceduta da quella petrolifera), con il 10% delle emissioni di gas serra globali.

«La collaborazione con stilisti e case di moda ci ha permesso di presentare al mondo una collezione innovativa creata con la tecnologia di stampa 3D – commenta Shamir Shoham, Vice Presidente per il Design di Stratasys – Crediamo che la stampa 3D sia il futuro dell’innovazione nella moda e nel design e che dischiuderà a stilisti e aziende produttrici possibilità infinite di personalizzazione e customizzazione dei capi in tessuto stampati in 3D».

Per estendere ulteriormente la portata della stampante 3D J850 TechStyle, Stratasys ha unito le forze con una serie di partner tra cui Dyloan e la D-house di Milano. Centro di eccellenza per l’innovazione per l’evoluzione della tecnologia della moda, la D-house ha dimostrato la versatilità delle applicazioni di stampa 3D: dal concept design alla produzione utilizzando la tecnologia Stratasys 3DFashion. La tecnologia della multinazionale è anche al centro della nuova D-House Academy per stilisti di moda in Italia, il cui obiettivo è aiutare i fashion designer a trasformare i flussi di lavoro di progettazione adeguandoli alle capacità della tecnologia.

Lidewij Edelkoort, specialista di moda e trend forecaster di fama mondiale, sostiene che da tempo esiste un forte interesse nei confronti di una stampante 3D per tessuti e capi d’abbigliamento, che offre innumerevoli potenziali applicazioni alla creatività dei fashion designer. Si aspetta che il settore risponda con grande entusiasmo e aggiunge: «Dalle decorazioni artigianali all’ingegneria creativa, questa macchina ibrida di Stratasys arriva per  dare risposta a milioni di preghiere, permettendo l’ascesa della bellezza per un pubblico inclusivo».

I materiali? Si punta tutto sui polimeri

Le polveri impiegate dalle stampanti 3D di Stratasys

Sotto la guida del nuovo ceo Yoav Zeif, Stratasys ha avviato un percorso di trasformazione per capitalizzare le potenzialità della tecnologia additiva nel mondo della produzione. In questi due anni è stata rinnovata l’intera offerta tecnologica. Fino al 2020 le attività erano incentrate su due tecnologie, Fdm e PolyJet, un portafoglio limitato che non consentiva di contribuire in modo significativo allo sviluppo di applicazioni di produzione. Poi le cose sono cambiate. L’azienda ha deciso di focalizzarsi sui polimeri, rafforzando la leadership in quella direzione. Sono stati quindi cancellati una serie di progetti. Sul metallo, per esempio. E si è invece puntato su un’estensione delle soluzioni a polimeri, ampliando lo spettro applicativo dell’hardware, dei materiali e delle competenze ingegneristiche. Tutto questo ha messo fine a una situazione di stallo. Ora l’obiettivo di Stratasys è diventare un’azienda da 1 miliardo di dollari nel giro di un paio d’anni.  

Per la stampante 3D J850 TechStyle è disponibile un’ampia gamma di materiali, tra cui Agilus30 Cmy per la stampa flessibile a colori e Vero ContactFlex, un rivestimento trasparente che può essere utilizzato per conferire un tocco morbido e setoso. Il materiale resinoso VeroVivid di Stratasys permette alle case di moda e ai designer di stampare su tessuti in oltre 600.000 colori unici, con valori shore multipli, simulando diverse texture e finiture. 














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