Fastweb, il 30% dei ricavi investiti in infrastrutture. E con il 5G…

di Marco Scotti ♦ Anche il pioniere della fibra ottica punta sulla nuova tecnologia mobile, che intende come una evoluzione della rete fissa. Si porta avanti con le sperimentazioni delle applicazioni per il manifatturiero e le smart city, e inaugura collaborazioni con le start up all’ insegna dell’open innovation. Parla Matteo Durante

«Il 5G, più che una tecnologia mobile è un’evoluzione di una rete fissa e garantisce la stessa qualità del servizio e Fastweb, grazie alle infrastrutture di rete in fibra ottica realizzate capillarmente su tutto il territorio italiano, possiede un vantaggio competitivo per l’implementazione delle future reti di quinta generazione che per funzionare hanno proprio bisogno di collegamenti alle reti fisse in fibra ottica. Stiamo già sperimentando le possibili applicazioni in ambito manifatturiero come nel caso della Isotta Fraschini di Bari. È chiaro che ci troviamo di fronte a un nuovo paradigma, non all’evoluzione del 4G. E le applicazioni in ottica smart city sono moltissime, alcune delle quali sono già state sperimentate con successo». Matteo Durante, Strategy and Business Development di Fastweb, rivela a Industria Italiana la strategia dell’azienda – controllata dal 2007 dal socio unico Swisscom AG e che nel 2018 ha investito 593 milioni di euro, il 28% dei ricavi, in infrastrutture di retee che si conferma come l’operatore con il maggior tasso medio di investimenti nel quinquennio (32,7%) a livello europeo. L’ Amministratore delegato e Direttore generale è Alberto Calcagno. Nei prossimi anni, Fastweb prevede di investire mediaemnte il 30% dei ricavi in infrastrutture.

 







Matteo Durante, Strategy and Business Development di Fastweb

 

Che cos’è il 5G

Sbaglia chi pensa che il 5G sia semplicemente un 4G con maggiore potenza. Si tratta di una tecnologia che in modalità Fixed Wireless Access, che utilizza cioè la fibra fino agli armadi di strada che distano circa 300 metri dalla casa del cliente e lasciando in 5G l’ultimo tratto di copertura, garantisce velocità di connessione paragonabile alla fibra, ovvero circa 1 Gbps. Non si dovrà dunque realizzare una nuova infrastruttura né sarà necessario posare nuovi cavi, ma verrà impiegata, dove disponibile, la fibra già esistente. «Il 5G – ci dice Durante – più che una tecnologia mobile è un’evoluzione della rete fissa, che garantisce la stessa qualità del servizio. È con questa idea che abbiamo iniziato a sperimentare a Milano il 5G FWA con clienti finali insieme al nostro partner Samsung. Le prestazioni, in fase di test, sono paragonabili alla fibra. Per quanto riguarda le reti commerciali, stiamo usando la banda a 26 Ghz, così come ha fatto Verizon negli Usa. Rispetto all’utilizzo della fibra tradizionale fino a casa del cliente, il modello 5G FWA permette di ridurre i costi fino al 50%, perché non c’è necessità di scavare o di installare cavi nel condominio.»

«Tutto passa attraverso un modem che garantisce velocità molto significative. Come Fastweb abbiamo un’ampia disponibilità di fibra nei cabinet stradali a cui collegheremo delle antenne che, una volta accese, garantiranno un raggio più ampio. Per quanto riguarda la diffusione, il 5G verrà rilasciato a partire dal 2020, anche in base alla copertura e allo sviluppo di device, un trend iniziato già quest’anno. È probabile che subito dopo inizieranno le prime applicazioni con coperture digitali. Si tratta di una vera rivoluzione, di un cambio di paradigma. È vero che qualcuno inizia già a parlare di 6G, ma è facile pensare che siamo di fronte alla prima generazione d’accesso convergente e che questo resterà lo standard anche per il futuro più immediato».

Investimenti e infrastruttura di Fastweb

L’azienda che per prima, insieme ad A2a e al Comune di Milano, ha posato la fibra ottica a Milano, ha prodotto investimenti notevoli negli ultimi cinque anni, oltre a quelli già profusi all’inizio del Millennio. « Dall’anno della sua fondazione Fastweb ha investito più di 9 miliardi di euro in infrastrutture di rete – ci spiega Durante – e negli anni siamo arrivati a realizzare una struttura convergente per offrire la migliore connettività possibile. Oggi con la nostra infrastruttura di rete in fibra ottica raggiungiamo 22 milioni di famiglie, di cui 8 con rete proprietaria, con velocità di collegamento fino a 1 Gigabit. Dal punto di vista economico, nel 2018 abbiamo raggiunto un investimento complessivo di 593 milioni di euro, ovvero il 28% dei ricavi. Questo impegno a investire non è una cosa nuova. Fastweb, infatti, negli ultimi cinque anni ha realizzato il maggior tasso medio di investimento costante e continuo su tutte le infrastrutture: non abbiamo eguali in Europa» sostiene Durante.

«Per quanto riguarda il tipo di linea che servirà le case degli italiani, mi sento di dire che la linea fissa rimarrà, dal punto di vista infrastrutturale, perché è su quella che si basa il nuovo paradigma di connessione. I clienti business verranno collegati con le linee tradizionali e da lì utilizzeranno delle microcelle che consentiranno di coprire l’area. Gradualmente, però l’accesso 5G aumenterà l’adoption, con la conseguenza che il sistema sarà sempre più ibrido. Infine, per quanto concerne il digital divide, il 5G provvederà a una sua progressiva riduzione, soprattutto nelle zone poco accessibili dove bisogna andare a realizzare ex novo le infrastrutture ma dove non ci sarebbe una sostenibilità dal punto di vista dei costi a causa della presenza di case sparse e non di condomini popolosi. Per questo motivo si può già fin d’ora immaginare un’antenna che copra l’area e che consenta di indirizzare i raggi di potenza soltanto dove serve».

 

Il servizio di telemedicina di Bari
Servizi abilitati

Il 5G si dimostra particolarmente interessante per i molteplici utilizzi che possono essere immaginati. Per quanto riguarda la clientela residenziale, l’impiego più intuitivo è quello per i servizi on demand di video streaming. Inoltre sarà possibilesviluppare ulteriormente il settore del gaming online grazie alla bassissima latenza e all’elevata velocità di trasmissione.Per lo sviluppo dei servizi saranno dunque sempre più strategici gli investimenti, come quelli realizzati da Fastweb, nei datacenter per la gestione e la conservazione di volumi crescenti di dati.

«Uno use case che ci preme sottolineare è la fornitura di servizi di telemedicina a Bari. Un modo che consente di andare verso il concetto di ospedale diffuso, con i pazienti che non dovranno più recarsi verso il luogo fisico. I parametri vengono raccolti direttamente da casa e il 5G permette di inviarli attraverso qualsiasi tipo di device. Inoltre, grazie alle chiamate ad altissima definizione, si potranno effettuare delle vere e proprie visite virtuali, abilitando in questo modo l’ospedalizzazione diffusa».

Costi

Negli scorsi mesi si sono diffuse notizie che hanno allarmato i consumatori: il prezzo delle tariffe retail per le connessioni 5G saranno significativamente più alte rispetto a quelle che attualmente vengono applicate. Durante non conferma né smentisce: «È ancora prematuro – ci spiega – per parlare di costi per gli utenti finali. Anche se, chiaramente, stiamo parlando di offerte di operatori che hanno investito tantissimo in un mercato che ha visto scendere parecchio le tariffe. Noi possiamo vedere, lato investimenti, una riduzione di costi per le aziende perché si sfruttano le infrastrutture esistenti, però le tariffe dipenderanno dalle logiche commerciali. Il 5G permette di differenziare molto il servizio, mentre il 4G aveva un unico profilo di traffico e di servizio, con le nuove connessioni sarà possibile creare delle reti dedicate con delle prestazioni diverse. Il 5G è molto flessibile dal punto di vista della caratterizzazione».

«La caratteristica unica è la possibilità di creare delle sottoreti in base alle esigenze. Ad esempio: la logistica che deve fare delivery con i droni richiederà bassissima latenza, ma una capacità non elevata di banda e l’operatore di tlc potrà configurare una sottorete virtuale con queste peculiarità. Inoltre è possibile abilitare contemporaneamente diversi tipi di servizi sulla stessa rete senza che questi interferiscano tra di loro. Pensiamo anche all’automotive: con il 5G sarà possibile gestire i veicoli a guida autonoma, ma sulla stessa rete, contestualmente, verranno previsti delle funzionalità di intrattenimento magari per i sedili posteriori dove siedono i bambini. Il 5G permette di separare il traffico.»

 

Il visore di augmented reality utilizzato alla Isotta Fraschini di Bari

Manifattura

Nel campo dell’industria 4.0 l’impegno di Fastweb si è evidenziato sempre a Bari, con la partnership realizzata con la Isotta Fraschini. «Lo scorso anno – aggiunge Durante – abbiamo realizzato un’applicazione che utilizza un visore di Augmented reality che permette all’operatore di ricevere indicazioni per effettuare la manutenzione dei motori navali: appaiono delle componenti di realtà virtuale che si sovrappongono a quello che è materialmente nella visuale dell’operatore. Il visore evidenzia che pezzo smontare, quale strumento utilizzare. In questo modo si possono svolgere delle operazioni anche complesse ma in maniera efficiente. Grazie al 5G il software non deve essere caricato sui visori ma i contenutivengono inviati in tempo reale direttamente al device. Il secondo vantaggio è dal punto di vista della stratificazione: si può riprendere o fare una fotografia di un componente caricato sulla barra di alimentazione del motore, oppure ancora si può aprire un canale di comunicazione con un esperto. Tutto questo può essere espanso con le funzioni di formazione e la sicurezza sul posto di lavoro».

Partnership e open innovation

Fastweb ha anche portato avanti degli esperimenti con startup che aiutassero l’azienda a comprendere le potenzialità e le applicazioni possibili del 5G. L’interazione tra 5G, intelligenza artificiale e cloud computing, d’altronde, è un potentissimo abilitatore di servizi digitali. Per questo è stato lanciato un programma di open innovation che l’anno scorso si è realizzato nel lancio di una call per trovare nuove soluzioni. Oggi Fastweb collabora con tre aziende diverse.

«La prima – ci racconta Durante – lavora sui meccanismi di trasmissione dei flussi di video in streaming. Questo perché il 5G permette di ridurre la latenza e ottimizza anche l’intera rete. Perché io posso avere anche una latenza bassissima, ma se poi i meccanismi di streaming richiedono molto tempo ho solo sprecato minuti preziosi. La seconda azienda selezionata si occupa di smart agricolture e integra IoT nell’ambito dell’agricoltura per sviluppare algoritmi con capacità predittiva, in modo da automatizzare il lavoro nei campi. Infine, la terza azienda è una startup che si occupa di segnalare dopo pochissimi secondi l’avvio dell’attività sismica. Non è infatti possibile prevedere un terremoto, ma si possono individuare i primi segnali che precedono di poco la scossa vera e propria. Questi tre esempi dimostrano come il 5G permetta di ampliare a dismisura le possibilità di utilizzo della rete».

 

Smart City e smartphone
Smart City e smartphone
Smart city

Infine, un ulteriore comparto in cui il 5G diventerà nodale è quello dell’urbanistica e dei servizi per la città. Le smart city sono già un tema all’ordine del giorno, ma il vero fattore abilitante sarà proprio la connessione veloce, che consentirà una interazione costante con l’intelligenza artificiale e con il cloud. «Ci sono dei servizi – conclude Durante – che aumentano la sicurezza e l’efficienza delle città. Basta pensare al monitoraggio di infrastrutture. Stiamo lavorando, ad esempio, a un progetto di sensoristica per mettere in campo tutte le misure necessarie in caso di allarme. Inoltre, nel Porto antico di Genova andremo a testare delle soluzioni di ottimizzazione della pubblica illuminazione e della qualità dell’aria. Infine ci sono delle applicazioni che offrono ulteriori servizi: uno use case che posso citare è quello realizzato lo scorso anno a Roma in partnership con Ericsson. Si tratta di un’applicazione di realtà virtuale aumentata che consente di ricreare lo scenario delle Terme di Diocleziano introducendo i consumatori in luoghi che non sono più accessibili. In questo modo si amplia l’offerta per il turista e si crea valore aggiunto».














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