Fastweb a ruota libera su cloud, 5G, as a service e tutte le sue strategie b2b

di Piero Macrì ♦︎ La telco sta potenziando la rete di data center e le piattaforme di cybersecurity: al 2025 investimenti per 3 miliardi. Combinazione di nodi edge e 5G per servizi IIoT: real time monitoring, manutenzione predittiva, logistica, realtà aumentata, sicurezza in fabbrica. Fixed Wireless Access: porta l’ultra broadband ovunque. Parla Marco Pennarola

L’obiettivo di Fastweb è diventare un player Over-the-Top infrastrutturato ovvero coniugare la vocazione infrastrutturale con l’immediatezza, scalabilità e semplicità del cloud. In altre parole, essere un operatore telco la cui sostenibilità economica sarà sempre più segnata dalla convergenza tra connettività fisso-mobile e servizi as a service. Fondamentale, in questa logica, il potenziamento delle infrastrutture, come la rete di data center e le piattaforme di cybersecurity. Verrà realizzato con la creazione di 40 nodi edge, mini data center distribuiti su tutto il territorio nazionale che serviranno a portare servizi e soluzioni cloud sempre più vicino ai clienti. «Da anni siamo protagonisti nel mercato italiano delle telecomunicazioni non solo per le connessioni a banda ultralarga, fissa e mobile. Il nostro portafoglio di servizi si è ampliato grazie ai continui investimenti nei data center di Milano e Roma, in grado di fornire servizi avanzati di cloud computing», afferma Marco Pennarola, Head of Marketing di Fastweb.

Centrali, nel consolidamento di questa strategia, le due acquisizioni compiute nel 2020. Da una parte quella di 7Layers, società specializzata nei servizi avanzati per la sicurezza informatica, le cui competenze e soluzioni si sono integrate a quelle proposte dal security operation center (Soc) di Milano e al secondo Soc aperto recentemente a Bari; dall’altra quella di Cutaway, società milanese attiva nel settore della consulenza informatica, nello sviluppo di piattaforme e nella progettazione, gestione e manutenzione di soluzioni Ict e cloud. Tutte risorse che fanno oggi capo alla Business Unit Enterprise, divisione Fastweb che nel 2021 ha registrato ricavi per 979 milioni di euro (+8%), raggiungendo una quota di mercato pari al 35%. «Dopo aver investito in infrastrutture di rete a livello nazionale e in data center di ultima generazione, aver sviluppato servizi cloud avanzati e siglato accordi strategici per le reti mobili 5G e 5G Fwa, oggi acquisiamo professionalità e competenze che consentiranno di realizzare servizi digitali avanzati, basati sui paradigmi Internet of Things e Intelligenza Artificiale, ispirati dalla nostra visione strategica di un futuro sempre più connesso, sostenibile e inclusivo».







Fastweb si pone, quindi, come interlocutore per risolvere la complessità delle piattaforme di rete e del cloud, facendo leva sia su infrastrutture proprietarie che di terze parti, laddove complementari. L’azienda, infatti, condivide competenze e sinergie con una pluralità di attori industriali: in primis FiberCop (società di co-investimento partecipata da Tim, Fastweb e altri operatori) e Open Fiber, per quanto riguarda la tecnologia di rete di accesso; a seguire, WindTre sulla rete mobile 5G e, infine, una serie di cloud provider. Da qui al 2025 sono previsti investimenti per un valore complessivo di 3 miliardi di euro. Serviranno a dare concretezza al piano di sviluppo presentato a inizio anno dall’amministratore delegato Alberto Calcagno. Obiettivi: connettere entro il 2026 con tecnologia Fixed Wireless Access 12 milioni di famiglie e imprese, coprire con la rete 5G il 90% della popolazione; realizzare un’infrastruttura cloud distribuita su tutto il territorio nazionale; creare le basi per lo sviluppo e progettazione di soluzioni IoT (in particolare smart factory e smart city, vedi il caso del comune di Cagliari); aprire a Bari un secondo nodo di sicurezza speculare a quello di Milano; diffondere la conoscenza e la cultura digitale di 500 mila persone attraverso i corsi gratuiti, nelle aule fisiche e virtuali, e i contenuti “on demand” messi a disposizione della Segreti.

 

Crescita a 360 gradi, su rete fissa, mobile e convergente

Marco Pennarola, Head of Marketing di Fastweb

Nel 2021 Fastweb ha riportato ricavi pari a 2,392 miliardi di euro (+4%). 692.000 i nuovi clienti acquisiti nei segmenti dei servizi di accesso fisso, mobile e wholesale (+14%). Come si legge nella nota rilasciata dal gruppo, “Gli investimenti si attestano a 621 milioni e sono indirizzati alla transizione della società a Ott infrastrutturato attraverso lo sviluppo di reti fisse e mobili 5G e Fwa, di tecnologie e di servizi avanzati per il cloud e la cybersecurity”. 2.243.000 i clienti che al 31 dicembre 2021 hanno attivato un servizio di connettività a banda ultralarga (+12%). Circa l’82% dei clienti (+9%) usufruisce, inoltre, di una connessione con performance da 100 Mbs fino a 1 Gigabit e oltre 300.000 clienti navigano a una velocità fino a 2,5 Gigabit al secondo. Anche il segmento mobile registra un deciso aumento con 2.472.000 sim attive, in crescita del 26%. Nel corso del 2021 è stato lanciato il servizio Fastweb Mobile Enterprise, telefonia mobile 5G per le imprese disponibile ad oggi in più di 1.000 comuni pari al 45% della popolazione nazionale. La percentuale di clienti “convergenti” che adottano servizi mobili assieme a quelli fissi a fine 2021 corrisponde al 38% (+4%) della customer base di Fastweb. Significativa la performance della divisione wholesale con ricavi pari a 271 milioni, in crescita del 3%. Nel 2021 il numero di linee a banda ultralarga fornite agli altri operatori nazionali è più che raddoppiato attestandosi a 336.000, un aumento del 113% rispetto all’anno precedente.

 

Cloud di prossimità e integrazione 5G

L’obiettivo di Fastweb è diventare un player Over-the-Top infrastrutturato ovvero coniugare la vocazione infrastrutturale con l’immediatezza, scalabilità e semplicità del cloud. In altre parole, essere un operatore telco la cui sostenibilità economica sarà sempre più segnata dalla convergenza tra connettività fisso-mobile e servizi as a service

Il piano di Fastweb sposa il nuovo paradigma edge-cloud. Come spiega Pennarola, «Prima sono arrivati i data center, infrastrutture centralizzate che dovevano garantire resilienza e sicurezza dei dati. Ora l’intelligenza della rete si moltiplica e si sposta verso il cliente. Ed è in questo senso che deve essere letto l’investimento per la creazione dei nuovi nodi edge. I primi 4 verranno attivati nel corso di quest’anno per arrivare entro il 2025 a 40 nodi distribuiti su tutto il territorio. Saranno in grado di ridurre la latenza e portare la potenza di calcolo e le applicazioni del cloud a uno stato di prossimità per erogare servizi innovativi che necessitano di elaborare grandi quantità di dati in tempo reale». La combinazione di nodi edge e 5G sarà fondamentale per garantire lo sviluppo di servizi Industrial IoT e di smart mobility. «Il ruolo di Fastweb è sempre più centrale nel processo di modernizzazione del paese e di tutte le sue realtà imprenditoriali», afferma il manager di Fastweb. «Per favorire il processo di trasformazione digitale delle aziende, è necessario governare infrastrutture tecnologiche fortemente integrate tra di loro: fibra, 5G, cloud, IoT e piattaforme per la raccolta e l’analisi dei big data. Solo gli operatori di telecomunicazioni possono gestire questa complessità, garantendo alle aziende performance end-to-end per l’accesso sicuro ai dati e alle applicazioni residenti nel cloud».

 

I nuovi scenari applicativi 5G

Alberto Calcagno, ad Fastweb

La rete 5G e le tecnologie IoT e big data, in combinazione con mini-datacenter edge, permetteranno di realizzare nuovi scenari applicativi, ad alta affidabilità e bassa latenza. Tramite l’analisi dei dati raccolti da migliaia di sensori, gli spazi urbani diventeranno smart, più vivibili in termini di spazi, mobilità, qualità dell’aria e sicurezza. La combinazione di nodi edge, sensoristica e 5G sarà fondamentale anche in ambito industriale: per monitorare in tempo reale materiali, macchinari e personale all’interno dello stabilimento, o per gestire in logica IoT la logistica interna o la sicurezza dell’ambiente di lavoro. «Sono state sviluppate anche soluzioni in grado di monitorare in tempo reale i parametri di stabilità di infrastrutture critiche per il paese, quali edifici pubblici, scuole, ponti, viadotti e gallerie, dice Pennarola. Attraverso piattaforme che integrano 5G, IoT e Cloud, consentiamo alle imprese pubbliche e private di monitorare la sicurezza di qualsiasi infrastruttura, agevolando la programmazione degli interventi di riqualificazione e manutenzione. Nel caso di un acquedotto, ad esempio, è possibile individuare le perdite di acqua, per una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse».

 

Condition e real time monitoring, manutenzione predittiva, intelligenza artificiale, realtà aumentata

Fastweb si pone come interlocutore per risolvere la complessità delle piattaforme di rete e del cloud, facendo leva sia su infrastrutture proprietarie che di terze parti, laddove complementari

Le applicazioni già disponibili, offerte dall’integrazione 5G, cloud, IoT e AI sono innumerevoli e possono essere utilizzate con importanti vantaggi in tutti i settori (industria, smart city, sicurezza pubblica, turismo, agricoltura, mobilità e sicurezza stradale). In ambito industriale il focus è sul monitoraggio in tempo reale di processi produttivi e parametri di funzionamento dei macchinari. Il tutto finalizzato a prevenire blocchi o guasti, pianificando gli interventi manutentivi in modo più efficace ed efficiente. Di grande interesse le applicazioni in realtà aumentata. In collaborazione con Isotta Fraschini è stata per esempio sviluppata una piattaforma che consente, attraverso l’uso di speciali visori, di fornire formazione e assistenza remota agli operatori durante le fasi di montaggio e smontaggio di un motore navale. E ancora, come aggiunge Pennarola, «In ambito sanitario, dove nuove soluzioni basate su teleconsulto, assistenza da remoto e diagnosi predittiva, potranno portare ad un miglioramento della qualità della vita delle persone assistite e dell’efficienza operativa delle strutture sanitarie».

 

5G e Fixed Wireless Access, la nuova rete di accesso per una convergenza fisso-mobile

Sede Nexxt Fastweb

Oltre che nel settore IoT e alle applicazioni in mobilità, le reti 5G avranno un effetto dirompente anche nel mondo dei servizi di telecomunicazione fissi. Il 5G rappresenta infatti l’evoluzione dell’ultimo miglio delle reti fisse in fibra ottica. In modalità Fixed Wireless Access permetterà di portare la connettività in fibra fino a casa, lasciando alla copertura in 5G l’ultimo tratto del collegamento ovvero dall’armadio di strada fino alle abitazioni, ottenendo velocità fino a 1 Gigabit al secondo. Una vera e propria rivoluzione che consentirà di dare ulteriore impulso allo sviluppo delle nuove reti che potranno essere così realizzate in tempi molto più rapidi. Il 5G consentirà dunque di realizzare in tutte le aree non raggiunte dall’Ftth una rete fissa ultra broad band (Ubb) con costi e complessità di molto inferiori, dato che non è necessario posare la fibra negli ultimi 200-400 metri tra l’antenna e gli edifici. Gli utenti ricevono il segnale grazie a una piccola antenna ricevente posizionata su un balcone o in prossimità di una finestra. «La rete Fwa, basata sulle frequenze 5G di Fastweb, è la vera risposta per portare l’ultra broadband ovunque, anche nelle aree a bassa densità di popolazione, spiega Pennarola. Una tecnologia che non lascia indietro nessuno, perfetta quindi per colmare progressivamente il digital divide nel Paese». Attualmente la rete Ultra Fwa copre oltre 400 comuni con velocità di collegamento fino ad 1 Gb/s, performance medie in download pari a 650 Mb/s e con tempi molto rapidi di attivazione del servizio. Entro il 2025 i comuni raggiunti dalla nuova tecnologia saranno 2.000. Fastweb, grazie al 5G è pronta quindi a compiere un cambio strategico facendo evolvere le proprie reti verso l’Ftta, cioè alla “fibra fino all’antenna”, con l’obiettivo di diventare il primo operatore convergente fisso-mobile in Italia.

 

Smart City. Il caso Comune di Cagliari

Un esempio delle potenzialità che nascono dalla convergenza di reti e servizi cloud, è quello del Comune di Cagliari. In collaborazione con Fastweb realizzerà una piattaforma digitale intelligente che raccoglierà tutti i dati e i flussi delle immagini provenienti dal territorio. In particolare, la piattaforma collegherà in un unico sistema centralizzato in cloud tutti i punti di accesso per il wi-fi le videocamere e i sensori IoT per il monitoraggio del microclima urbano con l’obiettivo di raccogliere informazioni sempre più dettagliate per poter studiare nuove soluzioni per la città. I sensori intelligenti rilevano le variazioni di temperatura, di umidità, di pressione atmosferica e della qualità dell’aria, grazie ai quali sarà possibile raccogliere dati utili per studiare il fenomeno delle cosiddette “isole di calore”, ovvero di quelle zone delle città dove la temperatura risulta più alta rispetto al circondario rurale a causa delle attività dell’uomo e della densità degli edifici urbani, creando così conseguenze sulla salute e in generale sulla qualità della vita dei cittadini. Tutti i dati provenienti dalle reti di monitoraggio diffuse sul territorio – spiega il Comune di Cagliari – saranno raccolti da una “Control Room”. Il Comune e l’Università di Cagliari, nell’ambito di un accordo sottoscritto anche in relazione alla sperimentazione di nuove tecnologie, condivideranno l’analisi dei dati raccolti e le ricerche finalizzate all’attuazione di strategie per l’adattamento ai cambiamenti climatici e l’efficientamento energetico.














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