Cognitive computing, è l’ora dell’industria

di Luigi Dell’Olio ♦ L’esperienza di Expert System,  la pmi innovativa quotata a Piazza Affari,  il più grande gruppo in Europa attivo nell’intelligenza artificiale dedicata al cognitive computing e alla text analytics

«Il settore manifatturiero è in ritardo nella comprensione del cognitive computing. Eppure è tra quelli che potrebbero trarne i maggiori vantaggi». Stefano Spaggiari, amministratore delegato di Expert System, individua limiti e potenzialità dell’industria italiana alle prese con lo tsunami del digitale. E lo fa a ragion veduta, dato che l’azienda modenese è attiva proprio nel cognitive computing e nell’artificial intelligence attraverso la tecnologia brevettata Cogito, basata sull’analisi semantica. In sostanza, una soluzione informatica che innova il modo con cui le aziende elaborano le informazioni, offrendo un tool di intelligenza artificiale per comprendere il significato di grandi quantità di documenti e ricavarne conoscenza strategica. «La capacità di ogni azienda nel trarre vantaggio dalla grande quantità di dati oggi a disposizione è essenziale per competere», spiega. «Questo consente di accelerare la crescita, individuare i partner giusti con i quali sviluppare prodotti o servizi, capire come si muovono i concorrenti, servire meglio i clienti». Insomma, tutto ciò che ruota intorno al core business.

 







Cogito AI Day, Milano - Stefano Spaggiari, CEO Expert System
Cogito AI Day, Milano – Stefano Spaggiari, CEO Expert System

La tecnologia semantica

Le attività indicate dal manager-imprenditore richiedono a loro volta la risoluzione di tre questioni: gestire ingenti quantitativi di dati non organizzati in database tradizionali (Big Data); processare queste informazioni con grande velocità ed efficacia; analizzare con precisione contenuti non strutturati, provenienti da differenti fonti e dispositivi.«La tecnologia semantica», sottolinea Spaggiari, «è l’unico approccio che, mediante la comprensione e l’analisi puntuale delle informazioni, incrementa le opportunità di creare vantaggio competitivo, apre nuove porte alla gestione della conoscenza e consente di sfruttare al meglio i Big Data».

Dalla via Emilia al mondo

Fondata nel 1989 da tre studenti in Informatica all’Università di Modena che scommettevano contro il sentire comune sulla possibilità di fare software ad alto livello in Italia («Non eravamo nella Silicon Valley, ma comunque in un settore a forte vocazione industriale, dalle ceramiche alla maglieria, alla meccanica», ricorda l’ad), negli anni successivi Expert System si è focalizzata sull’analisi linguistica e semantica in ambito tecnologico, lanciando nel 1992 il primo software denominato “Errata Corrige”. All’epoca, la convergenza tra linguistica e tecnologia era qualcosa di cui si parlava solo negli istituti di ricerca o negli ambienti accademici. Non esistevano angel investor o incubatori di startup per incoraggiare la crescita, pertanto i fondatori hanno fatto leva solo sulle proprie forze.

Due anni dopo l’azienda ha ceduto una soluzione avanzata di Cogito a Microsoft, che in questo modo ha realizzato i correttori ortografici in italiano per Microsoft Office, e nel 1999 è arrivata la prima versione della tecnologia Cogito, poi brevettata negli Stati Uniti. «Ma la vera svolta», commenta Spaggiari, «è arrivata tre anni fa, quando abbiamo capito che – senza una scossa – saremmo diventati come tante altre aziende italiane dell’It, relegate al ruolo di rivenditori dei grandi gruppi internazionali».

 

Cogito AI Day, Milano
Cogito AI Day, Milano
Il valore aggiunto della Borsa

Da qui la decisione di sbarcare a Piazza Affari, in modo da raccogliere capitali (20 milioni di euro per il 48% del capitale) necessari a finanziare gli investimenti nell’innovazione e nell’internazionalizzazione. La scelta è caduta sull’Aim, nato sull’esempio dell’omonimo listino londinese per attrarre le pmi, attraverso sistemi di Ipo e, successivamente, di rendicontazione semplificati. ei mesi successivi sono arrivate l’acquisizione di due divisioni della società spagnola Isoco, che hanno aperto le porte del mercato iberico e dell’America Latina, e la costituzione con Elettronica (attiva nel mercato della difesa elettronica) di CY4Gate, operatore globale nel settore cyber defence ed electronics.

L’ultimo dato di bilancio disponibile è la semestrale, che si è chiusa con ricavi per 8,4 milioni di euro, in leggero calo rispetto agli 8,6 milioni del primo semestre 2016, ma a fronte di un mix differente: la quota legata all’export è infatti balzata dal 47 al 62% nell’arco di dodici mesi, a dimostrazione del cambio di veste in atto a livello geografico. È in aumento inoltre la componente di ricavi ricorrenti all’interno della componente delle licenze che rappresenta un’importante tendenza a vantaggio della maggiore visibilità pluriennale sul portafoglio ordini. Nel primo semestre i costi operativi sono stati in buona parte determinati dai più elevati costi del personale (+0,7 milioni di euro), la metà dei quali di natura non ricorrente, dovuti alla riorganizzazione in corso e in parte legati all’inserimento di figure manageriali di elevato standing, anche commerciale, in particolare in Francia e Germania, con l’obiettivo di consolidare la posizione dell’azienda in ambito europeo.

Per tali effetti straordinari, l’Ebitda ha fatto segnare un valore negativo per 3,9 milioni di euro. «I primissimi mesi del 2017 sono stati caratterizzati da un grande fermento sulle tematiche relative all’artificial intelligence e da un significativo interesse verso i nostri prodotti di cognitive computing ma – vista l’immaturità del mercato, ancora in una sua fase iniziale -, le tempistiche di conversione in progetti e commesse si stanno rivelando più lunghe delle aspettative», chiarisce Spaggiari.

 

https://vimeo.com/187945613

Macchine che apprendono

Sta di fatto che Expert System è il più grande gruppo in Europa attivo nell’intelligenza artificiale dedicata al cognitive computing e alla text analytics, vale a dire attiva in tutti quegli ambiti che vedono le macchine capaci di simulare la comprensione umana, apprendere e applicare nuove funzioni senza necessità di intervento da parte dell’uomo. Quanto incide nel business la domanda che arriva dal comparto manifatturiero? «Ancora poco», risponde il numero uno della società, «ed è un vero peccato perché in altri ambiti dell’intelligenza artificiale, invece, l’industria è più ricettiva».Un esempio? «Nel distretto delle ceramiche di Sassuolo, non distante dalla nostra sede di Moderna, l’ A.I. viene utilizzata ad esempio per il riconoscimento automatico delle immagini». In sostanza, se fino a poco tempo fa il controllo di eventuali imperfezioni all’interno delle piastrelle era appannaggio degli addetti in carne ossa, oggi il processo è completamente automatizzato, grazie al ricorso a “software intelligenti”.

Tornando alle aziende che utilizzano le soluzioni di Expert System, al primo posto vi sono le realtà del comparto servizi, dalle banche alle assicurazioni, per proseguire con quelle che si occupano di telecomunicazioni. «Tutti settori che hanno da tempo una grande familiarità con la tecnologia», sottolinea Spaggiari. L’ottimismo dell’azienda modenese verso le potenzialità dell’intelligenza artificiale anche nei business più tradizionali trovano conferma nelle analisi di Forrester Research. «Tra i filoni a maggiore tasso di sviluppo dell’ A.I. negli anni a venire sarà la possibilità concessa alle aziende di comprendere e utilizzare gli incredibili volumi di dati che già raccolgono», ha spiegato di recente Boris Evelson, vice president e principal analyst della società di consulenza strategica americana. «L’attuale tasso di crescita nell’adozione della tecnologia ai è paragonabile a uno tsunami: con un aumento, nel numero di imprese che implementano la tecnologia, in crescita del 27% tra il 2016 e il 2017».

 

Cogito AI day, Boris Evelson,vice president e principal analyst Forrester Research.
Il salto necessario per la manifattura

Stefano Spaggiari  ribadisce un concetto. «Per evolvere davvero in direzione di una maggiore produttività, l’industria italiana non può limitarsi a far leva su soluzioni tecnologica a vantaggio dei processi, ma deve sposare il digitale a monte della catena. Questo consentirebbe, infatti, di valorizzare la conoscenza oggi disponibile in forma disaggregata e di individuare le migliori strategie di business possibili, quelle con il maggiore potenziale inespresso alla luce del profilo societario». Il tutto senza dimenticare il patrimonio di conoscenza esterna all’azienda, quello che si sviluppa nel mercato. Anche qui un esempio aiuta a rendere meglio il concetto. «Se ad esempio un’università cinese produce innovazione e un mio concorrente lo apprende prima di me e firma un accordo di sfruttamento dell’invenzione, io potrei finire rapidamente fuori mercato. Questo vale per tutti i settori dell’economia». Del resto, ricorda, se si prendono in considerazione le più grandi aziende al mondo per capitalizzazione, «emerge chiaramente che sono tutte realtà con un profilo di business focalizzato sullo sfruttamento della conoscenza. L’industria non è estranea a questa sfida».E proprio alla luce di queste considerazioni si svilupperà il prossimo piano industriale.

 

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                                                               Expert System

Expert System è attiva nel settore del cognitive Computing e Text Analytics. Attraverso la tecnologia proprietaria Cogito, basata sull’analisi semantica, innova il modo con cui le aziende elaborano le informazioni, offrendo il proprio tool di intelligenza artificiale per comprendere il significato di grandi quantità di documenti, e ricavare conoscenza strategica dai big data per accrescere il proprio vantaggio competitivo e migliorare i processi decisionali. Fra i principali clienti del gruppo, che ha sedi in Italia, Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti e Canada figurano: Shell, Chevron, Gruppo Eni, Telecom Italia, Intesa Sanpaolo, Il Sole 24 Ore, Ely Lilly, BAnQ, Biogen, Bloomberg Bna, Elsevier, Gannett, Thomson Reuters e Wolters Kluwer, oltre al dipartimento dell’Agricoltura e a quello della Giustizia degli Stati Uniti.

Unica azienda italiana e fra le pochissime al mondo ad essere contemporaneamente presente sia nel Magic Quadrant di Gartner dedicato agli Insight Engine sia nel report di Forrester dedicato alle text analytics Big Data Platform, nei mesi scorsi Expert System ha ottenuto la qualifica di Pmi Innovativa dalla Camera di Commercio di Trento. Grazie a tale qualifica, che riconosce l’ampia propensione della società verso l’innovazione tecnologica nell’evoluzione del proprio modello di business, gli investitori potranno beneficiare degli incentivi fiscali previsti dalla “Legge di Stabilità 2017”, che sono fondamentalmente di due tipi: agevolazioni fiscali per gli investitori professionali e retail fino al 30% della somma investita sia per i soggetti passivi Irpef (per i quali consiste in una detrazione dall’imposta lorda) sia per i soggetti passivi Ires (per i quali consiste in una deduzione dal proprio reddito complessivo), oltre all’esenzione da capital gain se le azioni vengono collocate in un Piano Individuale di Risparmio (Pir). Il massimo beneficio per le persone fisiche su cui calcolare la detrazione è di un milione di euro, mentre per le persone giuridiche l’investimento massimo in ciascun periodo di imposta è di 1,8 milioni.

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