Esa Bic Milan, l’incubatore per start-up spaziali di PoliHub. Con Regione Lombardia, Agenzia Spaziale Italiana e Agenzia Spaziale Europea

Il programma prevede tre selezioni annuali: la prossima si chiuderà il 7 giugno. Le aziende ammesse riceveranno un finanziamento di 50.000 euro da utilizzare per lo sviluppo del prodotto o del servizio

L’iniziativa supporta le start-up che intendano sviluppare nuovi prodotti, applicazioni o servizi che siano basati sull'utilizzo di dati e infrastrutture spaziali o che contribuiscano agli stessi

Al Politecnico di Milano è stato ufficializzato il programma “Esa Bic Milan” nato per supportare le migliori start-up che sfruttano la tecnologia per applicazioni innovative nel settore aerospaziale. Il progetto, sostenuto da Regione Lombardia, fa parte della rete dei Business Incubation Center dell’Agenzia Spaziale Europea e offre un programma di incubazione su misura per dare forma al futuro della tecnologia spaziale. “Esa BIC Milan” è gestito da PoliHub, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano e Fondazione Politecnico di Milano e promosso da Esa – European space agency e Asi – Agenzia spaziale italiana. L’iniziativa supporta le start-up che intendano sviluppare nuovi prodotti, applicazioni o servizi che siano basati sull’utilizzo di dati e infrastrutture spaziali o che contribuiscano agli stessi. L’obiettivo è creare nuove imprese e generare ricadute significative in diversi settori industriali, incluso quello spaziale, attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti, servizi e modelli di business.

Per Esa Bic Milan sono previste tre selezioni annuali

«Esa Bic Milan – ha sottolineato l’assessore regionale allo sviluppo economico, Guido Guidesi – consente di dare vita ad un polo di iniziativa e innovazione in ambito aerospaziale, catalizzando e valorizzando l’ecosistema di imprese, università, investitori e istituzioni, capace sia di attrarre in Lombardia nuove realtà imprenditoriali, sia di agire come catalizzatore di coinnovazione attraverso il contributo derivante da settori diversi. È una sfida ambiziosa che, come Lombardia, vogliamo giocarci».







Sono Nautilus e SunCubes le prime startup selezionate per Esa Bic Milan. Nautilus, che ha progettato un sistema di navigazione per guidare a destinazione satelliti nello spazio profondo e SunCubes, che ha realizzato un sistema di ricarica satellitare tramite tecnologia laser per sviluppare l’infrastruttura energetica spaziale, sono due delle start-up che hanno vinto Switch2Product 2022. Per Esa Bic Milan sono previste tre selezioni annuali. La prossima si chiuderà il 7 giugno. Le start-up ammesse al programma riceveranno un finanziamento di 50.000 euro da utilizzare per lo sviluppo del prodotto o del servizio, fino a due anni di incubazione in PoliHub oltre a supporto consulenziale in ambito tecnologico, business coaching e mentoring, consulenza legale per gli aspetti relativi alla protezione dei diritti di proprietà intellettuale, accesso al mercato dei capitali e a un’ampia rete di partner. Inoltre, le start-up potranno avere accesso all’ecosistema Politecnico e ai laboratori del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali.

«Lo spazio – ha commentato Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico di Milano – è una delle sfide sulle quali si gioca il futuro di settori industriali ad alto tasso di innovazione che dalla ricerca e dalla sperimentazione traggono grandi benefici. L’Italia, eccellenza riconosciuta a livello internazionale, non può sottrarsi da questa corsa”, “Il Politecnico di Milano, 7° al mondo nell’ambito dell’ingegneria aerospaziale e 1° in Italia nell’area Mechanical, Aeronautical & Manufacturing Engineering, secondo il QS World University Rankings by Subject 2023, punta sulla competenza che si traduce in impresa e grazie ad Esa Bic Milan guarda con ancora maggiore interesse all’Europa».

«Il nostro lavoro – ha affermato Enrico Deluchi, ceo di PoliHub è aiutare persone che hanno grandi idee e il coraggio di osare a realizzare i propri sogni. Con Esa Bic saremo al fianco di imprenditori e scienziati che guardano allo spazio non per il gusto di avventura, ma per trovare soluzioni che migliorino la vita sulla Terra. L’opportunità di entrare nel network di Esa è per noi una naturale estensione degli sforzi, nostri e di tante startup, per creare un’economia sostenibile. Riusciamo a trovare progetti che solo pochi sono capaci di immaginare e lavoriamo per renderli concreti. E fortunatamente anche gli investitori lo riconoscono, come è testimoniato dal fatto che nel 2023 quasi il 10% degli investimenti in Italia hanno interessato start-up del nostro ecosistema».

«Mai come oggi – ha detto Augusto Cramarossa, responsabile dell’Unità Coordinamento strategico e della Space Economy di Asi – l’Asi è fortemente impegnata a incoraggiare e sostenere nuove idee e progetti imprenditoriali, lungo tutto il loro percorso di crescita, che include il concepimento delle idee, l’incubazione e l’accelerazione per arrivare fino al consolidamento dei processi di scale-up. A tal fine, l’Asi finanzia la rete degli Esa BIC italiani, che recentemente è stata potenziata fino a 5 nodi (Lazio, Torino, Milano, Brindisi e Padova), attraverso una recente sottoscrizione addizionale italiana al programma opzionale dell’Esa Scale-up».














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