Electrification: la parola d’ordine di Abb per le smart city

di Marco de' Francesco ♦︎ Per la multinazionale il comparto – che vale, globalmente, 160 miliardi di dollari – produce 13 miliardi di ricavi e occupa 55mila dipendenti. Si punta soprattutto su Cina e Stati Uniti, che rappresentano quasi la metà del mercato. Gli obiettivi dell acquisizione di Ge Industrial Solutions

Sistemi di bassa e media tensione, stabilizzatori di corrente, inverter fotovoltaici e infrastrutture di distribuzione e di ricarica costituiscono un mercato che vale, al mondo, 160 miliardi di dollari. Una cifra colossale. Abb, multinazionale svizzero-svedese dell’automazione e dell’energia, ha definito una strategia globale per incrementare la propria quota di mercato, e l’ha resa nota giorni fa all’Abb Electrification Media Day di Bergamo. Si tratta, anzitutto, di allinearsi a tre grandi mega-trend che stanno attraversando il settore: la digitalizzazione; l’urbanizzazione; e l’elettrificazione.

L’analisi dei dati, le strutture al servizio di miliardi di persone, e le auto green produrranno l’aumento esponenziale dei consumi di elettricità; ma le opportunità derivanti da questa crescita potranno essere colte solo perseguendo la tattica del “global scale, local solutions”, e cioè quella di penetrare i mercati estendendo la rete di partner locali, ambasciatori dei prodotti Abb nel mondo e protagonisti di soluzioni specifiche. Ma la battaglia campale non si svolge in Europa: Usa e Cina valgono 40,2 e 36,6 miliardi, in termini di mercato. Quasi mezzo mondo. Di qui, gli sforzi straordinari di Abb in quei Paesi: in America, con l’acquisizione di GE Industrial Solutions, operazione che ha consentito di completare il portafoglio prodotti; in Cina con una forte struttura locale, con avanzati centri tecnologici e altro. La strategia è stata illustrata anzitutto dal presidente della divisione Elettrificazione di Abb Tarak Mehta, e poi specificata da altri esponenti del gruppo.







 

Digitalizzazione, urbanizzazione ed elettrificazione i mega-trend che sosterranno la crescita dell’electrification

Il presidente della divisione Elettrificazione di Abb Tarak Mehta

Allinearsi ai mega-trend. Quasi una parola d’ordine, in Abb, quando l’argomento in discussione riguarda l’electrification, la più importante tra le divisioni per revenue e per potenzialità. Il mercato globale vale 160 miliardi di dollari e cresce ogni anno del 3%; le altre divisioni possono contare su un bacino di opportunità più ristretto: 90 miliardi l’industrial automation, 80 il motion e 80 la robotica. E attualmente l’electrification guida la classifica interna del contributo al fatturato globale dell’azienda svizzero-svedese, con 13 miliardi di dollari. Si pensi che le altre divisioni, sommate, fanno revenue per 16,6 miliardi. Per questo gran parte del personale è concentrato nell’electrification: stiamo parlando di 55mila dipendenti, contro i 52mila delle altre divisioni. Ora, per Mehta il settore dell’elettrificazione sarà attraversato da movimenti importanti, che ne sosterranno la crescita. Si tratta di cogliere le opportunità; per farlo, occorre strutturare un’offerta tecnologica adeguata alle grandi sfide del prossimo futuro. Il processo è già in corso. I mega-trend, infatti, sono tre: la digitalizzazione e l’analisi dei dati; l’urbanizzazione; e l’elettrificazione.

I progetti cinesi in campo electrification

Quanto al primo, per Mehta dal 2018 al 2022 i volumi di dati processati a fini diversi aumenteranno di sette volte e mezzo, con una crescita esponenziale. Ciò naturalmente comporta la realizzazione di infrastrutture edge e cloud, che sono caratterizzate da forti consumi di elettricità. D’altra parte Mario Corsi, country managing director di Abb Italia, due anni fa aveva chiarito che «esiste una singolare somiglianza tra le formule matematiche che riguardano il flusso degli elettroni e quelle relative al flusso dei dati informatici. Dove fluiscono gli elettroni, fluiscono i bit. Ciò diventa un elemento fondamentale in vista del futuro dei sistemi di trasmissione dell’energia elettrica, che si affiancano a quelli di gestione dei dati». Quanto al secondo, per Mehta nel 2030 sei miliardi di persone vivranno nelle grandi megalopoli, contro i quattro attuali. E una grande città moderna significa tante cose, in termini di consumo di elettricità. Perché tanti comparti sono funzionali all’esistenza stessa della polis digitalizzata: l’home automation, le strutture e-mobility, datacenter affidabili, il building sicuro e efficiente, gli apparati per le rinnovabili, quelli di storage per raccogliere l’energia e altri per distribuirla in modo intelligente. In pratica, tutta l’electrification made in Abb sarà coinvolta. Prodotti è soluzioni saranno diretti a utility, industria, trasporti e infrastrutture. L’importante è essere pronti.  Quanto al terzo, nel 2014 la quota di elettricità nel contesto dell’energia consumata sarà pari al 35%, contro l’attuale 23%. Si pensi al passaggio tra auto a combustione interna e veicoli green: è in atto il cambiamento di paradigma industriale, che sta avendo conseguenze enormi sui processi, ancor prima che sui prodotti. È noto che per Abb anche le auto elettriche avranno un ruolo nella distribuzione dell’energia. Per Corsi, a fronte di immissioni intermittenti in rete di energia proveniente dal solare e dall’eolico, le macchine possono assorbire picchi di produzione (quando c’è il sole e quando c’è il vento) e sono in grado di restituire energia alla rete quando le condizioni climatiche o temporali sono diverse. Dunque queste macchine elettriche risolvono problemi ambientali; sono parte della sostenibilità delle smart city; e costituiscono un elemento di stabilizzazione delle reti elettriche.

 

Il campo di battaglia, per Abb, è in America e in Cina

La metà delle revenue di Abb deriva da partnership

Se i trend globali sono quelli, e se il mercato globale ha quel valore, va anche detto che la partita, per Abb, non si gioca in Europa, dove soprattutto in Germania e Italia ha una posizione fortissima. Abb è presente in 100 Paesi, e dispone di un portafoglio ricco e ben posizionato in termini di smart power, smart building, e altri prodotti e soluzioni. Ma secondo Mike Mustapha, group executive vice president head of global markets electrification business di Abb, ci sono due Paesi strategici, «dove bisogna vincere». Il mercato statunitense vale 40,2 miliardi di dollari; quello cinese, 36,6 miliardi. Questi due Paesi, cioè, rappresentano quasi la metà del mercato globale dell’electrification. È normale che l’azienda concentri molte energie per penetrare questi due mondi. Come si intende fare? La strategia è strettamente legata alle partnership locali. «I partner ci permettono di entrare in mercati che altrimenti sarebbero per noi inaccessibili» – ha affermato Mustapha. La lista di aziende con le quali Abb ha stretto rapporti in giro per il mondo è impressionante: dalle canadesi Dubo électrique Limitée, Franklin Empire e Gerrie, alle statunitensi Crescent Electric, Anixter, Wesco e The Home Depot, a Esemec dell’Ecuador, ai gruppi messicani Baja Tensión de Occidente e Badesa, alla nigeriana Mikano, alla britannica Sentor Electrical, alla francese Sonepar e a tantissime altre. Scala globale e soluzioni locali, questa è la strategia di Abb in tutto il mondo. Le soluzioni complesse si studiano insieme ai partner, e più del 50% delle revenue di Abb derivano da questo meccanismo.

 

In America Abb punta sulla partnership con Geis

Maryrose Sylvester, Us Country Managing Director, Us Head of Electrification Abb

Per Maryrose Sylvester, Us Country Managing Director, Us Head of Electrification, l’acquisizione di Ge Industrial Solutions è la chiave del successo del gruppo svizzero-svedese nel mercato americano. «Best of both» – ha affermato la Sylvester per indicare l’importante integrazione di portafoglio prodotti. Della vicenda, Industria Italiana si è occupata con questo articolo specifico. A fine giugno del 2018 Abb aveva corrisposto per l’operazione una somma davvero considerevole: 2,6 miliardi di dollari, per l’ex divisione del gigante americano General Electric. Geis d’altra parte disponeva di un portafoglio di prodotti di successo e molto diffusi negli Usa come ad esempio gli interruttori di carico o i pannelli di controllo; ma erano superati dal punto di vista tecnologico. Abb li ha resi interconnessi e intelligenti, inserendo soluzioni della piattaforma integrata Ability (che consente alle aziende clienti di aggregare i propri dati provenienti dallo shopfloor, per analisi dei big data, per quelle predittive sugli asset  e per generare scenari e trend di performance e di produttività, ndr) per l’indagine di variabili fondamentali come la temperatura, l’umidità o altro, consentendo il monitoraggio da remoto e la manutenzione preventiva. Occorreva, come ha sottolineato il responsabile Smart Power di Abb Giampiero Frisio, «un salto quantico, che è stato realizzato con nostra la tecnologia».

 

In Cina Abb è già strutturata

James-Yongzhan Zhao, lead business manager, China Abb

Secondo James-Yongzhan Zhao, lead business manager, China Abb, il gruppo svizzero-svedese ha aperto il suo primo ufficio nel lontano 1974, e il primo sito produttivo nel 1992; ora si occupa di soluzioni relative al basso voltaggio, al medio voltaggio e ad altre specifiche caratterizzate da alta tecnologia e profittabilità. Abb ha realizzato una catena del valore locale, con esperti nei diversi segmenti operativi in 285 città, con quattro centri di tecnologia che si occupano di ricerca e sviluppo occupando 850 ingegneri con competenze avanzate, con 34 centri di servizi, e con una leadership consolidata e “market-driven”.  Abb, sempre secondo Zhao, si è dimostrata un partner credibile per progetti di bandiera cinesi, come ad esempio il gigantesco nuovo aeroporto di Pechino, come la linea ferroviaria ad alta velocità (350 km all’ora) tra Pechino e Shanghai, come la realizzazione della Shangai Tower, che raggiunge i 632 metri di altezza o come la raffineria di Fujian, che ha una capacità di dieci milioni di tonnellate. La Cina è un Paese in profonda trasformazione: entro il 2025, ci saranno sette miliardi di dispositivi IoT connessi, di cui un miliardo nelle utility; ogni anno vengono realizzati più di 500 ospedali digitalizzati; e sempre entro il 2025 circoleranno sulle strade cinesi più di 20 milioni di auto elettriche. Il numero dei data center è in crescita costante, e si attende l’arrivo della tecnologia 5G. Abb è in grado, secondo Zhao, di cogliere le opportunità che questa mutazione comporta. È capace di contribuire alla realizzazione di ecosistemi digitali; e di fornire soluzioni personalizzate. Ha le carte giuste, secondo Zhao, per aumentare la propria fetta di mercato.














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