Abb mette“sotto tensione” gli Usa

di Marco de' Francesco ♦︎ La multinazionale svizzero-svedese ha interconesso interruttori e pannelli di controlli di Geis - recentemente acquisita - inserendo soluzioni della piattaforma Ability per l’analisi di variabili (temperatura e umidità). Ha così consentito il monitoraggio da remoto e la manutenzione preventiva. Previsti 100 nuovi prodotti nel 2020

Abb al passo serrato per la conquista del mercato americano nel segmento della media e bassa tensione. La strategia “statunitense” del colosso svizzero-svedese dell’automazione e dell’energia è legata a doppio filo all’acquisto di Ge Industrial Solutions – ex divisione del gigante Usa General Electric – avvenuto un anno fa. L’azienda americana aveva un portafoglio di prodotti molto diffusi come ad esempio gli interruttori o i pannelli di controllo; ma erano superati dal punto di vista tecnologico. Abb li ha resi interconnessi e intelligenti, inserendo soluzioni della piattaforma integrata Ability per l’analisi di variabili fondamentali come la temperatura, l’umidità o altro, consentendo il monitoraggio da remoto e la manutenzione preventiva.

Non solo una questione di co-branding, ma un vero e proprio salto qualitativo. Peraltro, associando all’ingegnerizzazione di Geis gli algoritmi di Abb, quest’ultima intende portare 100 nuovi prodotti sul mercato nel 2020. E intanto l’integrazione della società americana nel gruppo con sede a Zurigo continua senza sosta: per il 2022 sono previste sinergie per 200 milioni. Ne abbiamo parlato con il responsabile Smart Power di Abb Giampiero Frisio, che abbiamo incontrato giorni fa all’Abb Electrification Media Day di Bergamo.







  

La digitalizzazione dei prodotti GE per conquistare il mercato americano

Il responsabile Smart Power di Abb Giampiero Frisio

Nell’ambito della media tensione, i quadri di manovra dei carichi elettrici e dei motori; nel contesto della bassa tensione, invece, i quadri di tensione, i pannelli di controllo, le centraline, i contatori e gli interruttori di sicurezza. Il patrimonio industriale di Ge Industrial Solutions, ramo di attività ceduto ad Abb dal conglomerato di Boston General Electric Company (una delle società più importanti del mondo, con 121 miliardi di dollari di fatturato) è diversificato e notevole in termini di prodotto. Certo, a fine giugno del 2018 Abb aveva aperto il portafoglio per una somma davvero considerevole: 2,6 miliardi di dollari; ma ora, dopo gli approfondimenti che l’azienda ha offerto giorni fa all’evento per i mediai contorni dell’operazione sono più nitidi. «Gli obiettivi principali – ha sottolineato Frisio – sono quelli di penetrare con forza nel mercato americano e di coprire un gap di prodotti utilizzando il retaggio di GE. Già adesso la nostra market share negli Usa è in crescita». C’entra Abb Ability, piattaforma internet industriale integrata e al contempo infrastruttura su Cloud – che consente alle aziende clienti di aggregare i propri dati provenienti dallo shopfloor, per analisi dei big data, per quelle predittive sugli asset e per generare scenari e trend di performance e di produttività. Il passaggio è questo: Geis, come vedremo, disponeva di un portafoglio di prodotti di indiscutibile successo negli Usa, e non solo in ambito industriale, ma anche, ad esempio, nei centri commerciali e negli aeroporti. Si pensi ai Safety Switch, che in America Geis vendeva a colpi di mezzo milione di pezzi all’anno. «Solo che – ha spiegato Frisio – alcuni di questi prodotti erano obsoleti, da un punto di vista tecnologico. Occorreva un salto quantico, che è stato realizzato con la tecnologia Abb». All’interno di prodotti “tradizionali”, ad esempio, sono state inserite soluzioni interconnesse che consentono di valutare delle variabili importati per il loro stato di salute, come ad esempio la temperatura, la qualità della corrente e tanto altro.

 

Alcuni prodotti interconnessi e digitalizzati

Il market development manager Abb Ability Electrification – Smart Power Alessandro Iubini

Nel corso dell’evento il market development manager Abb Ability Electrification – Smart Power Alessandro Iubini ha illustrato alcuni prodotti che sono stati oggetto di profonda trasformazione. Ad esempio, gli interruttori automatici di trasferimento (ats) Zenith Ztx e Ztg, articoli di successo di Geis, sono stati integrati con la soluzione tecnologica di Abb TruOne e ora incorporano sia l’interruttore che il controller in una sola unità. Secondo Abb, ciò riduce il numero di cavi e offre fino al 25% in più di spazio per la piegatura di questi nel contenitore, riducendo al minimo il rischio di errori di connessione. Sempre per l’azienda, il design include anche componenti modulari intelligenti che aiutano a contenere i tempi di inattività e i costi di servizio, consentendo la sostituzione del controller e del meccanismo operativo in meno di 10 minuti. «TruOne– ha affermato Iubini – porta in sé la possibilità di digitalizzare il prodotto, e quindi di realizzare un gemello digitale in cloud». L’azienda cliente può, di volta in volta, implementare il software, aggiungendo funzionalità. Anche gli interruttori scatolati di bassa tensione sono stati interconnessi e digitalizzati. «Ora – ha affermato Iubini – possono comunicare con sistemi di terze parti utilizzando una decina di protocolli. Peraltro, di questi prodotti Geis disponeva di una serie di gamme diverse, dai grossi interruttori a quelli adatti ad una gelateria. Insomma, ora digitalizzazione e modularità di incremento del software hanno intrapreso strade che non riguardano solo l’industria».

 

Sen Plus, nato dall’integrazione tra le tecnologie Geis e quelle Abb

Va peraltro sottolineato che gli stessi prodotti possono assumere forme e contenuti un po’ diversi a seconda del Paese di destinazione. «Dipende dalle diverse normative – ha chiarito Iubini – vigenti in Europa, in Cina e negli Stati Uniti». Quanto ai Safety Switch, «sono prodotti diffusi in tutti gli edifici degli Stati Uniti. Sono gli interruttori per le emergenze; quando accadono, bisogna staccare la rete elettrica». Il fatto che ora ci sia il marchio Abb è, per Iubini, «un’importante operazione di co-branding, che permetterà alla nostra azienda di crescere velocemente negli Usa, e di cogliere opportunità di mercato che prima non avremmo potuto immaginare». Va detto che Iubini non ha illustrato solo safety Switch per gli States, ma anche per l’Olanda e per il Belgio. Altro esempio di integrazione tra le tecnologie Geis e quelle Abb, è Sen Plus, «un quadro di distribuzione principale e di sottodistribuzione molto, soprattutto nel settore del building, e in particolar modo nei centri commerciali, negli ospedali e in infrastrutture che richiedono energia, ma in misura minore rispetto ad una industria. È una soluzione tecnologica che però garantisce la continuità: sono presenti dei “cassetti” che possono essere estratti con un’apposita leva e rimpiazzati senza dover cablare nuovamente il quadro. Come Abb, avevamo soluzioni di questo genere dedicate alle industrie di processo o  industrie energivore, per l’industria Oil&Gas  ad esempio; ora, grazie a Sen Plus, abbiamo soluzioni dedicate anche a processi meno critici e più diffusi». Per il Sen Plus, GE si occupa del disegno, dell’infrastruttura e dell’ingegnerizzazione del quadro; Abb della digitalizzazione degli interruttori.

 

Sinergie ed economie di scala

Secondo Frisio, altro punto fondamentale dell’integrazione è «l’economia di scala». Si tratta di fare «sinergie», che sono stimate in 120 milioni di dollari nel 2020 e in 200 milioni nel 2022. Fonti delle sinergie sono, per Frisio: l’armonizzazione dei prodotti e delle tecnologie dei rispettivi portafogli; l’ottimizzazione dei processi; i risparmi di filiera; e le spese generali, amministrative e di vendita. Il colosso di Zurigo ha già annunciato l’integrazione di 13mila lavoratori Geis in Abb e nuovi investimenti per 100 milioni di euro per l’ingrandimento di quattro fabbriche. Il team dedicato all’integrazione è costituito da più di 100 persone; il processo è in corso, e per ora è completo per un terzo, ha stimato Frisio.

 

Uno sguardo all’Italia

Interruttori Abb

Geis è integrata nella divisione Abb Electrification Products (Ep), guidata dal presidente Tarak Mehta, come nuova business unit denominata Electrification Products Industrial Solutions (Epis). Secondo Frisio, la divisione è già molto importante per Abb, visto che occupa a livello globale 14mila persone, di cui 3mila in Italia. Il business Electrification dell’azienda offre un ampio portafoglio di prodotti, soluzioni e servizi digitali, dalla sottostazione di media tensione fino al punto di alimentazione delle utenze domestiche. L’offerta comprende soluzioni connesse per bassa e media tensione e quindi strutture di ricarica per veicoli elettrici, quadri elettrici intelligenti, sistemi per l’automazione degli edifici e prodotti di protezione. In Italia vale 2,7 miliardi di euro. La business unit Smart Power occupa in Italia 1.300 dipendenti. Per Frisio l’obiettivo di Smart Power è una crescita del 3%, 4% all’anno. Il Belpaese, secondo Frisio, sarà interessato solo marginalmente dall’integrazione di Geis: è, come si è detto, una questione per lo più americana. «In Italia invece – ha continuato Frisio, per la crescita puntiamo molto sulla digitalizzazione degli edifici commerciali: il 98% di questi non ha un sistema di gestione dell’energia», mentre Abb dispone delle tecnologie per ridurre i costi del 30% e conseguentemente anche il rilascio di Co2. Si tratta di sistemi che raccolgono i dati per l’analisi di performance dell’edificio. L’esigenza di fornire soluzioni complessive e non il semplice prodotto, sta peraltro incidendo sulle figure che la business unit ricerca: «Non più solo ingegneri – ha terminato Frisio – ma anche laureati in filosofia o giurisprudenza».

 














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