Sinumerik One arriva in Ghiringhelli, Breton, CB Ferrari e Pama

di Chiara Volontè ♦︎ Lo strumento di Siemens - un Cnc digital native - serve come controllore della macchina utensile e gemello digitale della stessa. Promette di abbattere i costi di progettazione e prototipazione con incremento di efficienza del 25%

|Please clarify any copyright issues regarding further use of the asset with Claudia Dürr (duerr.claudia@siemens.com).|Paolo Trezzi

Breton, Ghiringhelli, CB Ferrari e Pama: sono già quattro le aziende manifatturiere italiane che usano Sinumeric One, la soluzione per macchine utensili che Siemens ha appena lanciato sul mercato e che è contemporaneamente controllore della macchina e gemello digitale della stessa. Sinumeric One sarà al centro dello stand della multinazionale tedesca all’Emo di Hannover, la colossale fiera della lavorazione dei metalli che si tiene dal 16 al 21 settembre e di cui Industria Italiana ha ampiamente parlato qui.

«L’Italia è il terzo mercato per Siemens dopo Germania e Cina per quanto concerne i costruttori di macchine utensili. Per questo, per renderli ancora più competitivi, si parte dal loro know-how, cui noi affianchiamo le nostre competenze e le nostre persone. Sinumerik One rappresenta il nuovo capitolo per le macchine utensili e garantisce un incremento della produttività fino al 25%». Filippo Giannini, Head of Machine Tool System di Siemens Italia, ci spiega come la multinazionale tedesca abbia scelto di affiancare le imprese nostrane. In particolare, le quattro aziende che più di altre hanno implementato la collaborazione con Siemens.







«L’industria italiana – aggiunge Paolo Trezzi, head of business development Oem Machine tool Systems di Siemens Italia – si è dimostrata ancora una volta pronta al cambiamento e desiderosa di rimanere nell’eccellenza della produzione mondiale, sfruttando completamente le innovazioni tecnologiche in ambiente macchina utensile. Siamo certi che a seguito di queste prime quattro aziende visionarie, molte altre coglieranno l’opportunità di apprezzare i vantaggi competitivi del nuovo Sinumerik One».

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Paolo Trezzi, head of business development Oem Machine tool Systems di Siemens Italia

 

Che cos’è Sinumerik One

Sinumerik One, il nuovo nato in casa Siemens, è un controller Cnc (computer numerical control) digital native con software in grado di creare un gemello digitale.

«Sinumerik One – ci spiega Filippo Giannini – rappresenta il nuovo capitolo delle macchine utensili, offrendo benefici per tutto il ciclo di vita del macchinario, grazie al digital twin che consente la riduzione del time to market, della messa in servizio. Inoltre offre un incremento della produttività anche del 25%. È un driver per lo sviluppo di un’azienda, uno strumento per i costruttori di macchine che consente loro di innovare il portfolio lavorando direttamente sul gemello digitale senza avere a disposizione la macchina. È nativo digitale anche perché, grazie alle sue piattaforme, si possono avere a disposizione fino a otto gemelli digitali, in base ai bisogni di progettazione e simulazione. Infine, Sinumerik One è nato per avere una comunicabilità diretta con Mindsphere e Sinumerik Edge per il cloud computing. In questo modo si possono avere applicativi che possono essere aggiornati senza dover toccare il software delle macchine».

Claudio Picech, ceo Siemens Italia

 

Ghiringhelli

L’azienda di Luino, in provincia di Varese, dal 1921 progetta e produce strumenti per la tornitura e la rettificatura. «Il virtuale – ci spiega Patrizia Ghiringhelli, joint managing director dell’azienda omonima, commentando la partnership con il colosso tedesco – migliora e ottimizza la qualità dei prodotti. In questo modo possiamo ottenere sensibili incrementi sia per quanto concerne gli oggetti che forniamo, sia per quanto concerne la loro risoluzione. Con Sinumerik One i tempi di realizzo e di implementazione sono molto brevi. Per questo abbiamo aderito alla proposta di Siemens: perché ci sono dei vantaggi per l’intero sistema produttivo». Inoltre, con il nuovo nato in casa Siemens si dispone di un gemello digitale che consente di provare soluzioni ancora prima di produrle realmente, di correggere le modifiche che eventualmente emergono in fase di test e di apportare tutte le migliorie del caso prima ancora di aver realizzato la macchina utensile. Inoltre, viene garantita la possibilità di ridurre i tempi di messa in servizio e di time to market. «È anche un ottimo strumento per la rete di vendita – aggiunge la Ghiringhelli – perché, grazie al sistema di digitalizzazione, consente di visualizzare in maniera tridimensionale la macchina utensile e intervenire sulla piattaforma integrativa, cominciando a lanciare una serie di offerte concrete per il cliente».

Patrizia Ghiringhelli, joint managing director dell’azienda Ghiringhelli

Breton

L’azienda veneta è leader nella produzione di macchine per la lavorazione della pietra naturale, dei metalli e impianti per la pietra composita. Con sede principale a Castello di Godego, in Veneto, ma attiva in tutto il mondo, Breton conta più di 900 dipendenti, 7 filiali estere e 200 milioni di euro di fatturato annuo. Breton ha sviluppato una gamma completa di centri di lavoro per diversi settori industriali: aerospaziale, automobilistico, energia e prototipazione automobilistica e navale, oltre all’industria manifatturiera in genere. «Simulazione reale del comportamento macchina, performance progettuali garantite, sistema di feedback predittivo, time to market dimezzato: questi i benefici di Sinumerik One» ci spiega Gabriele Corletto, business development manager di Breton. Che poi aggiunge: «Questo nuovo strumento è sicuramente “la cosa più 4.0” che si sia vista negli ultimi anni. Con i tecnici di Siemens abbiamo simulato, tramite gemello digitale, varie situazioni in cui i nostri macchinari operano, ottenendo fin da subito una over performance. Abbiamo portato all’ultima edizione di Emo delle macchine autofilettanti per fresatura e tornitura equipaggiate con Sinumerik One. In questo modo abbiamo un prodotto sempre più orientato al mercato e ai reali bisogni della clientela, con un time to market impensabile fino a poco tempo fa e con un consumatore finale sempre più performante sui suoi mercati di riferimento».

Gabriele Corletto, business development manager di Breton

CB Ferrari

CB Ferrari, dal 1966, produce macchine, impianti automatizzati e soluzioni chiavi in mano di fresatura e laser, a 3 e 5 assi, impiegati dalle più importanti aziende mondiali per le lavorazioni a più alto contenuto tecnologico. Tutti i prodotti sono costruiti in Italia nelle due sedi di Mornago (VA) e Modena. L’azienda impiega circa 170 dipendenti. «Uno dei nostri prodotti di punta – ci racconta Vittorio Bersi, General manager di CB Ferrari – è l’A236, uno strumento per le lavorazioni meccaniche a cinque assi. Il connubio con Sinumerik One ha garantito alla nostra lavorazione di guadagnare due nuove dimensioni: flessibilità e multiprocesso dal virtuale alla realtà. Grazie al gemello digitale possiamo dimostrare al cliente le prestazioni effettive della nostra macchina senza averla fisicamente davanti. In questo modo possiamo simulare le attività di A236. Inoltre, l’analisi del processo e la sua ottimizzazione possono essere eseguite più velocemente in un ambiente virtuale creato interamente dal costruttore della macchina».

Vittorio Bersi, General manager di CB Ferrari

Pama

Fondata nel 1926, Pama sviluppa e costruisce alesatrici, fresatrici e centri di lavoro ed oggi è leader mondiale nella realizzazione di grandi macchine utensili. Oltre l’80% della produzione viene esportata principalmente in Cina, India, Russia, Germania e Stati Uniti dove opera con proprie strutture dirette di vendita ed assistenza tecnica. «Siamo impegnati nel segmento di alta sartoria italiana delle macchine utensili – ci racconta Ivan Roncalli, technical director di Pama – vogliamo consegnare al cliente finale il processo produttivo completo. Il connubio con Siemens dura ormai da anni e, insieme, andremo a sviluppare la tecnologia e la raccolta dei dati per sviluppare nuovi modelli di business utilizzando Mindsphere. Questo consente di procedere sicuro con la produzione, sfruttando il gemello digitale, migliorando la produttività e creando una simulazione virtuale più vicina che mai alla realtà. Grazie al modello digitale possiamo istruire i nostri tecnici e, con Pama Academy, utilizzeremo questo strumento per istruire il nostro staff e supportare al meglio il nostro cliente finale».

Ivan Roncalli, technical director di Pama

Siemens a Emo   

In uno spazio espositivo di circa 1.700 metri quadrati, nel padiglione 9, stand H50, e con lo slogan “Digitalization in Machine Tool Manufacturing – Thinking further!”, Siemens presenta alla Emo Hannover 2019 (16-21 settembre), numerose novità del proprio portfolio di Digital Enterprise, in particolare per l’industria delle macchine utensili. Un ventaglio di soluzioni che conta già su numerose tecnologie innovative, come il nuovo Cnc per macchine utensili nativo digitale, soluzioni di Edge e cloud computing, intelligenza artificiale e produzione additiva.

«Con la nostra gamma di soluzioni per la digitalizzazione, guidiamo la trasformazione digitale dell’industria delle macchine utensili, supportando i nostri clienti, costruttori e utilizzatori di macchine, ad usufruire di modalità nuove e più complete per la raccolta e la gestione dei dati il cui volume è in rapida crescita; modalità che garantiscono allo stesso tempo produttività, qualità e vantaggio competitivo», spiega Piero Millevoi, Head of Motion Control Business Unit di Siemens Italia. Base per l’introduzione di tecnologie innovative è la disponibilità e la trasparenza dei dati che possono essere utilizzati per creare gemelli digitali – del prodotto, della produzione e delle prestazioni – e che mappano e collegano tutte le fasi dei processi di produzione industriale in un ambiente virtuale. «La chiave – prosegue – è utilizzare questi dati in maniera innovativa e convertirli in conoscenze preziose per migliorare le prestazioni e la flessibilità e ridurre il time to market».

Emo di quest’anno sarà di nuovo sotto il segno della digitalizzazione: trasformerà la produzione industriale di macchine utensili fornendo risposte specifiche alle sfide affrontate dai costruttori di macchine e dagli utenti. Time-to-market sempre più breve, cambi di prodotto più rapidi, maggiore qualità, maggiore efficienza e maggiore sicurezza: l’approccio olistico digitalizza l’intera catena del valore e apre la strada al raggiungimento di una competitività sostenibile.














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