Accordo tra Ericsson e IIT : con il 5G più vicino il robot in corsia

di Nicola Penna ♦ Iot e assistenza sanitaria robotica con controllo a distanza al centro della collaborazione tra l’Istituto Italiano di Tecnologia e l’azienda svedese. Le tecnologie del futuro in ambito ospedaliero e biomedicale abilitate dalla capacità di connettività avanzata delle nuove reti

La chirurgia assistita da robot, la micromanipolazione, l’interazione uomo-robot, i sistemi di assistenza per disabili, le teleoperazioni e l’automazione. Tutti questi settori si stanno affacciando a una vera e propria rivoluzione tecnologica, il cui asse portante è il 5G. In generale questo ambito di applicazione viene definito con il termine robotica teranostica e ha al centro la possibilità di effettuare diagnosi e terapia da remoto e mediate da dispositivi robotici. Ma perché funzioni l’operatività a distanza sono necessari tempi di risposta immediati, e la possibilità di fare viaggiare in modo affidabile ingenti quantità di dati.

 







 

Ericsson e  (IIT) hanno siglato a riguardo un accordo per svolgere attività di ricerca sull’utilizzo della rete mobile 5G per applicazioni di robotica. L’intesa di collaborazione scientifica, della durata di tre anni, darà il via alla sperimentazione di nuove soluzioni che spaziano dall’Internet of Things (IoT) all’applicazione di robot in ambito ospedaliero e biomedicale. La collaborazione fra IIT ed Ericsson si basa sull’utilizzo di reti 5G per l’assistenza sanitaria remota per mezzo di dispositivi robotici, come ad esempio robot chirurgici o assistenti sanitari robotici controllati a distanza.

Per il funzionamento di queste tecnologie è necessaria una connettività avanzata, come quella 5G, che garantisce tempi di risposta immediati, maggiore velocità e capacità per il trasferimento dei dati e estrema affidabilità della rete mobile. La collaborazione IIT – Ericsson si sviluppa in questo contesto, per realizzare e testare dispostivi la cui implementazione, ad esempio nella pratica ospedaliera corrente, dipende strettamente dalla tipologia di infrastruttura di rete. Secondo lo studio “From Healthcare to Homecare” dell’Ericsson ConsumerLab, la remotizzazione dell’assistenza sanitaria, l’aumento dei dati sanitari dei pazienti e l’incremento dell’uso dei dispositivi indossabili e dei trattamenti sanitari remoti renderanno il 5G essenziale per la fornitura di servizi affidabili e sicuri.

 

Braccio robotico

Iot

IIT ed Ericsson svilupperanno anche le tecnologie abilitanti per gli “smart environment”, caratterizzati dalla presenza di oggetti IoT. Il progetto prevede di spostare l’intelligenza dei dispositivi in cloud per ottimizzarne costi e consumi. Questo sarà possibile solo grazie a un’infrastruttura di rete adeguata e ad algoritmi in grado di elaborare grandi quantità di dati. «Il compito di chi produce innovazione tecnologica è migliorare la vita delle persone partendo dalle loro necessità» – afferma Roberto Cingolani, Direttore Scientifico dell’IIT – «Grazie a una connettività stabile, affidabile, sicura e veloce, molte tecnologie robotiche con applicazione in campo biomedico, per ora utilizzate solo su piccola scala o in laboratorio, potranno essere disponibili a tutti»conclude Cingolani.

«Ericsson e IIT hanno gettato le basi per la realizzazione di laboratori comuni e interconnessi sia presso la collina degli Erzelli, sia nei laboratori di Morego, dove stanno per essere sperimentate le nuove tecnologie 5G al servizio di soluzioni robotiche innovative. Ericsson promuove da sempre la realizzazione di un ecosistema integrato e all’avanguardia per favorire le eccellenze del territorio»– dichiara Alessandro Pane, Direttore Ricerca e Sviluppo di Ericsson in Italia – «Questo accordo conferma il ruolo della Ricerca e Sviluppo di Ericsson in Italia quale cerniera tra istituzioni, imprese e mondo scientifico, promuovendo la condivisione di esperienze e lo svolgimento di progetti comuni tra i vari stakeholder nazionali, con l’obiettivo di accelerare il processo di digitalizzazione del nostro Paese.»

 

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                                                Istituto Italiano di Tecnologia

L’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) è un centro di ricerca scientifica che promuove lo sviluppo tecnologico con l’obiettivo di sostenere l’eccellenza nella ricerca di base e in quella applicata e di favorire lo sviluppo del sistema economico nazionale. L’attività di ricerca di IIT è caratterizzata da una forte multidisciplinarietà e afferisce a numerose aree scientifiche. Il piano strategico dell’Istituto dal 2018 – 2023 focalizza l’attività di ricerca e trasferimento tecnologico in 4 aree principali: la robotica, i nanomateriali, le tecnologie per le scienze della vita e le scienze computazionali. Insieme al Central Lab di Genova (30 mila m2) IIT conta 11 centri di ricerca nel territorio nazionale (Torino, 2 a Milano, Trento, Roma, Pisa, Napoli, Lecce, Ferrara) e 2 negli USA (MIT e Harvard). Lo staff complessivo di IIT conta circa 1600 dipendenti, di cui il 90% di area scientifica. Il 45% dei ricercatori proviene dall’estero e di questi il 29% è costituito da stranieri provenienti da 58 Paesi e il 16% da italiani rientrati. L’età media del personale IIT è di 35 anni suddivisi approssimativamente in un 40% di donne e un 60% di uomini. Ad oggi IIT vanta oltre 10000 pubblicazioni, oltre 160 progetti Europei e 19 European Research Council (prestigiosi riconoscimenti nel campo della ricerca d’avanguardia), 600 titoli di brevetti attivi, 18 start up costituite e oltre 20 in fase di lancio.

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