A&T: serve un un nuovo modello di mobilità, più sostenibile

Durante primo incontro di avvicinamento alla fiera dell'automazione (23-25 febbraio) Cim4.0, Italdesign, Concept reply, Adler group, Cnh industrial – Fpt, Punch Torino, Eldor, Tim e Politecnico di Torino hanno fatto il punto sulla transizione ecologica con un focus sulle sfide della mobility

La filiera produttiva automotive in Italia può contare su 5.546 imprese e 2.203 che si occupano di componentistica.

Il comparto automotive è uno dei principali asset nell’economia industriale italiana ed è uno dei rami più colpiti dalla pandemia. Una crisi iniziata ben prima dell’emergenza sanitaria per un settore composto da grandi imprese e da una solida filiera che si trova a vivere oggi un periodo di profonda trasformazione tecnologica ed ecologica. E proprio il settore dell’automotive (e la sua evoluzione tra nuove tecnologie e mobilità sostenibile) è stato oggetto di discussione nel primo evento di avvicinamento alla prossima edizione della Fiera Internazionale A&T di Torino, manifestazione dedicata a innovazione, tecnologie, affidabilità e competenze 4.0 che si svolgerà dal 23 al 25 febbraio 2022 all’Oval Lingotto nel capoluogo piemontese.

 







Enrico Pisino, ceo di Cim4.0, è stato il moderatore del tavolo di confronto coordinato da A&T e organizzato insieme a Camera di commercio di Torino, Api, Unione industriali Torino, Comitato distretto aerospaziale Piemonte e Politecnico di Torino negli spazi del Politecnico Mirafiori (sede anche del nuovo Polo nazionale della mobilità sostenibile) a cui hanno partecipato diversi rappresentanti del mondo dell’impresa, della ricerca e dell’università. 

Durante il dibattito è stato presentato il position paper sviluppato dal gruppo di lavoro, il Centro nazionale per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico nel campo della mobilità e dell’automotive. Questo osservatorio centrale (di cui fanno parte di diverse imprese e capofiliera, il Politecnico di Torino e alcune associazioni datoriali) ha definito le sfide tecnologiche necessarie per il raggiungimento dei target in termini di sicurezza (zero incidenti), emissioni (zero emissioni) e servizi (minimizzazione dei tempi di percorrenza e multimodalità senza soluzione di continuità). 

Come hanno ribadito più volte i relatori presenti (tra cui i rappresentanti di Italdesign, Concept reply, Adler group, Cnh industrial – Fpt, Punch Torino, Eldor, Tim e Politecnico di Torino), la sfida deve essere quella di concepire un nuovo modello di industria e società, un rapporto diverso tra impresa e territori, attraverso l’applicazione reale di soluzioni e tecnologie capaci di dare un unico senso al termine transizione, elettrica, ecologica e digitale. L’obiettivo è quello di puntare alla mobilità del domani pensando a nuovi mezzi di trasporto per le persone e per le merci, ma anche a infrastrutture per la multimodalità. 

Per aumentare la competitività a livello globale delle imprese che operano nella mobilità sostenibile servono idee chiare, progetti realizzabili e facilmente rendicontabili e una visione di lavoro dal carattere cooperativo. Grazie alle risorse messe a disposizione da Next Generation Eu e dal Pnrr, è possibile gettare le basi per una nuova industrializzazione, e l’automotive rappresenta un tra i più importanti asset di competitività su scala mondiale. 

Il tavolo di confronto voluto da A&T ha avuto come obiettivo proprio quello di mettere insieme stakeholder pubblici e privati e promuovere riflessioni e percorsi comuni da sviluppare in modo più allargato in occasione dei tre giorni di manifestazione, in programma in presenza all’Oval Lingotto di Torino nel 2022. 

«L’incontro odierno ha rimarcato quanto i temi legati alla mobilità sostenibile siano centrali nello sviluppo economico, sociale e territoriale del nostro paese. Non si può più ragionare a compartimenti stagni e soprattutto l’affermazione di una reale economia circolare si concretizzerà quando si riuscirà a mettere sullo stesso piano tecnologie, competenze e comportamenti e a considerare le opportunità del riciclo e del riutilizzo dei beni», ha commentato Enrico Pisino, ceo di Cim4.0.

Luciano Malgaroli, ceo della Fiera A&T, ha dichiarato: «Il successo di questa mattinata, densa di idee e riflessioni molto lucide, ha dimostrato quanto sia necessario, per puntare a un reale e sostenibile sviluppo industriale, tradurre le parole in azioni concrete. Non è un caso infatti che per la prossima edizione della manifestazione ci siamo fatti ispirare dalla frase – dall’ideale al fattibile – come a dire che il nostro obiettivo come fiera, ma soprattutto come importante stakeholder di territorio, sia quello di accompagnare le piccole e medie imprese a comprendere come trasformarsi tecnologicamente, come formare le proprie persone e su quali contenuti puntare, come essere attori protagonisti nel processo di transizione digitale che necessariamente deve fare coppia con il processo di transizione ecologica. E la mobilità sostenibile, oggetto di questo primo incontro di avvicinamento alla fiera, rappresenta una delle sfide più importanti nel processo di ammodernamento del nostro paese». 














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