Boston Consulting Group: in Italia le transazioni con carta su del 6% nei prossimi 5 anni

Il Covid ha dato un'accelerata ai pagamenti cashless, ma siamo ancora lontani dalla media europea. Si attendono gli esiti del Bonus cashback, che partirà a dicembre

I tre scenari di crescita previsti da Bcg per il 2024.

Boston Consulting Group ha pubblicato il report Global Payments 2020: Fast Forward into the Future nel quale analizza lo stato dei pagamenti a livello globale. Il dato che emerge è che l’emergenza sanitaria ha dato uno scossone al settore, accelerando di fatto l’utilizzo dei pagamenti cashless, che si stima porteranno a ricavi di 1,8 trilioni di dollari entro il 2024, a livello globale.

Restringendo l’analisi all’Italia, nel 2019 sono state effettuate in media 57 transazioni con carta per cittadino, 92 se si considerano tutti i pagamenti cashless. Valori simili a paesi come Spagna (103), Malta (96) e Grecia (72) e non troppo distanti da quanto rilevato in Germania (65) e Austria (105), tutti paesi che hanno dimostrato uno stretto legame col contante e che sono sotto la media europea, che vede 172 transazioni con carta e 264 cashless pro capite. I “campioni” sotto questo profilo risultano essere i paesi Nord Europei, con una media di 389 transazioni pro capite.







Le prospettive sono incerte a causa della pandemia in corso, e di conseguenza Bcg ha elaborato tre differenti scenari di crescita del fatturato: in uno scenario di quick rebound, le prospettive di Bcg suggeriscono che il pool di entrate dei pagamenti a livello globale si espanderà da 1,5 trilioni di dollari del 2019 a 1,8 trilioni di dollari nel 2024, con un Cagr del 4,4%. Sebbene solido, è molto inferiore alla crescita annua del 7,3% di cui il settore ha beneficiato dal 2014 al 2019. In uno scenario di lenta ripresa, invece, il pool di entrate globali raggiungerebbe 1,7 trilioni di dollari entro il 2024, con un Cagr del 2,7%. In uno scenario più pessimistico, il pool di ricavi crescerebbe solo di un Cagr dell’1,1%.

«L’Italia è rimasta indietro sui pagamenti digitali, ma è riuscita a reagire come gli altri», commenta Carlo Bravin, partner di Bcg. «Con il bonus si risponde al problema del Paese: non la diffusione delle carte, ma il loro uso. Ci attendiamo una spinta dalla Bce sul cashless, in continuità con gli ultimi anni. E che cambino le abitudini di consumatori, aziende, negozianti».














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