Biocomp, il bio-compound biodegradabile e compostabile al 100% di Sirmax Group

Sirmax Group ha messo a punto Biocomp, un’innovativa famiglia di bioplastiche ottenute da  materie prime sia di origine rinnovabile che fossile. Biocomp viene prodotto da Microtec – azienda veneziana acquisita da Sirmax nel 2019 – in forma granulare tramite tecnologie di trasformazione  delle materie plastiche già note ma adattate secondo un know-how specifico per trattare polimeri  biodegradabili e compostabili. Questi granuli possono essere utilizzati per realizzare prodotti con  caratteristiche simili o addirittura migliorate rispetto alle plastiche tradizionali, sebbene  completamente biodegradabili e compostabili. 

Biocomp ha molte applicazioni e aree di consumo nell’ambito dell’imballaggio flessibile e rigido: dalla gdo al settore agro-alimentare, dalla ristorazione all’imballaggio a perdere. Non solo  sacchetti da asporto, quindi, ma anche imballaggi compostabili per mozzarelle e gelati e per alimenti  solidi e liquidi in genere, sacchetti frigorifero, imballaggi accoppiati carta per l’industria degli  insaccati, imballaggi e accessori per confezionamento di abiti e articoli di moda, produzione di piatti,  bicchieri, vassoi e posaterie per il catering, sacchetti freezer e cubetti ghiaccio.







Per il settore dell’agricoltura, sono in fase di sperimentazione sul campo i teli per la pacciamatura,  sempre a marchio Biocomp, realizzati con un materiale completamente biodegradabile e  compostabile, che Sirmax Group propone in sostituzione dei tradizionali teli in polietilene. Questo  prodotto, oggi in fase di omologazione, a fine ciclo colturale può essere fresato assieme ai residui di  coltivazione, contribuendo alla fertilizzazione del terreno.  

«Stiamo lavorando anche su altri progetti», commenta Massimo  Pavin, presidente e ad di Sirmax Group. «Oltre alla frontiera della pacciamatura, su cui la nuova generazione di imprenditori agricoli  è particolarmente sensibile, c’è anche il settore delle capsule da caffè. Il consumo di capsule si è  affermato in modo importante; durante il periodo della pandemia si è registrato un notevole  aumento di acquisti di macchine da caffè casalinghe. Oggi le capsule sono fatte di alluminio o di  plastica tradizionale; Sirmax sta mettendo a punto una bioplastica compostabile che trasformi la  capsula in fertilizzante. Un fertilizzante del tutto particolare perché arricchito di residui di caffè,  ottimo concime per le piante. Il gruppo può contare sulla partecipazione in una cartiera di famiglia, che vanta già importanti accordi per forniture di packaging alimentare e non. In questi mesi stiamo valutando l’ipotesi di aggiungere la carta all’interno dell’offerta di plastica tradizionale, plastica  riciclata e biopolimeri. Il mondo degli accoppiati, oggi impopolari per la difficoltà di separare i  materiali a fine vita, possono in realtà rappresentare, impermeabilizzando la carta con biopolimero  compostabile, una soluzione ideale per prodotti come bicchieri monouso, carte da salumeria e  pescheria». 














Articolo precedenteLa tecnologia Sap rende più smart ed efficiente la Torre PwC progettata da Daniel Libeskind
Articolo successivoL’ecosistema IoT di Samsung aggiunge il supporto a Matter






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui