Le prossime mosse di Amazon Web Services nella guerra commerciale del web

di Marco Scotti ♦︎ Aws è la divisione a più alto valore aggiunto e ha chiuso il primo trimestre con 13,5 miliardi di fatturato. In Italia è presente con tre edge location (Milano, Roma e Palermo), due endpoint (entrambi nel capoluogo lombardo) e due uffici. Offre i suoi servizi ad aziende del manifatturiero come AvioAero ed Enel, del mondo bancario come Nexi e con startup innovative come Satispay o Cortilia. Ma è anche molto attiva nella digitalizzazione della pubblica amministrazione. Ne parliamo con il managing director Carlo Giorgi

I data center di Amazon

Vale circa un settimo del fatturato complessivo di Amazon, eppure la divisione relativa ai server (Aws) è quella che da più tempo garantisce utili all’azienda di Jeff Bezos. In 15 anni, infatti, questa business unit è arrivata a un fatturato annuo di 54 miliardi di dollari, con un incremento del 32% anno su anno. Nel primo trimestre del 2021, sui 108,5 miliardi di ricavi complessivi di Amazon, Aws “cuba” 13,5 miliardi. La performance particolarmente efficace ha permesso di triplicare l’utile netto che è arrivato a 8,1 miliardi di dollari, con un utile per azione di 15,79 dollari. Ma qual è il segreto di Aws e perché è ormai in grado di competere in maniera efficace con qualsiasi player tecnologico? Ne abbiamo parlato con Carlo Giorgi, managing director di Aws Italia. «Dal 2012 ad oggi – ci spiega – Aws ha lanciato tre Edge location: Milano, Palermo e Roma (garantendo una consegna più rapida dei contenuti e una maggiore protezione della sicurezza informatica nel Paese), due endpoint Aws DirectConnect a Milano (questo permette di aiutare i clienti a stabilire una connessione di rete dedicata tra le proprie sedi e Aws), due uffici (Milano e Roma) e ha anche acquisito Nice Software, un fornitore di software e servizi per Hpc (High Performance Computing) con sede ad Asti (Piemonte). Infine, il 28 aprile 2020, abbiamo aperto i nostri data center in Italia con il lancio della Region Aws Europe (Milano), che rappresenta uno dei maggiori investimenti a lungo termine in Italia».

Il cloud, tra l’altro, è sempre più al centro della digitalizzazione, è un fattore di molte attività economiche e oggi è impiegato in Italia da aziende di diverse dimensioni e settori. Dal settore bancario e assicurativo (come Banca Progetto, Sara Assicurazioni, ConTe.it e Nexi) a quelle del settore sanitario (per esempio Dante Labs e Centro Medico Santagostino), a quelle del comparto manifatturiero (AvioAero, Arneg e Unox) dell’energia (Enel), startup (Satispay, Cortilia) e anche tante piccole e medie imprese del settore privato e pubblico, comprese le università, società senza scopo di lucro e organizzazioni di ricerca come Inaf.







 

Come funziona la tecnologia del cloud di Aws

Carlo Giorgi, managing director di Aws Italia

Aws utilizza il concetto di regione, che rappresenta una posizione fisica in tutto il mondo in cui vengono raggruppati i data center. Ogni gruppo di data center viene chiamato Availability Zone. In Italia, la regione Aws Europa (Milano) ha tre Availability Zone, ciascuna composta da uno o più data center, e si trovano in posizioni geografiche separate e distinte con una distanza sufficiente per ridurre significativamente il rischio che un singolo evento influisca sulla continuità aziendale, ma abbastanza vicine da fornire bassa latenza per applicazioni ad alta disponibilità. Ciascuna Availability Zone dispone di sistemi di alimentazione, raffreddamento e sicurezza indipendenti ed è collegata tramite una rete ridondante a latenza estremamente bassa. I clienti Aws focalizzati sull’elevata disponibilità possono progettare le proprie applicazioni per l’esecuzione in più Availability Zone per ottenere una tolleranza agli errori ancora maggiore.

«Amazon Web Services – ci spiega Giorgi – è la piattaforma cloud più completa e utilizzata al mondo. Offre oltre 200 data center a livello globale con un numero di servizi notevole. Milioni di clienti, comprese startup in più rapida crescita, le più grandi aziende e le principali agenzie governative, utilizzano le nostre soluzioni per ridurre i costi, diventare più agili e innovare più rapidamente. Garantiamo dalle tecnologie di infrastruttura come elaborazione, archiviazione e database, alle tecnologie emergenti, come il machine learning e l’intelligenza artificiale, i datalakes, l’analisi e l’Internet of Things (IoT). Questo rende più veloce, più facile e più conveniente spostare le applicazioni esistenti sul cloud e creare quasi tutto ciò che un’organizzazione possa immaginare».

 

Le soluzioni complementari ad Aws

Jeff Bezos, il patron di Amazon

Amazon Web Services cerca di venire incontro anche a ulteriori esigenze della clientela oltre a quelle più ovvie di storage e gestione dei dati. C’è, ad esempio, Amazon Lookout for Vision, un servizio su misura per il settore manifatturiero e le industry verticali, che analizza immagini utilizzando la computer vision e la capacità di machine learning per individuare difetti di prodotto o di processo, e anomalie nei prodotti fabbricati. I clienti inviano le immagini della telecamera ad Amazon Lookout for Vision, che identifica anomalie, come danni alla superficie di un prodotto, componenti mancanti e altre irregolarità nelle linee di produzione, in tempo reale. Nell’industria manufatturiera odierna, gli arresti della linea di produzione dovuti a difetti non visti o un controllo qualità incoerente possono comportare sforamenti di budget di milioni di dollari, causando così perdite ogni anno. Per evitare questi costosi problemi, le aziende devono mantenere un controllo di qualità costante. 

«Un altro servizio che abbiamo lanciato grazie ai feedback di molti clienti – aggiunge Giorgi – è Amazon Redshift, nel febbraio del 2013. Si tratta di un servizio di data warehouse veloce, completamente gestito e petabyte-scale, che rende semplice ed economico analizzare dati in modo efficiente e che utilizza gli strumenti di business intelligence già esistenti. È ottimizzato per data set che vanno da poche centinaia di gigabyte fino a più di un petabyte, ma con un costo fino a un decimo inferiore rispetto alla maggior parte delle soluzioni di data warehousing più tradizionali. Nel suo primo anno, Redshift è diventato rapidamente il servizio più in crescita nella storia di Aws, mantenendo questo titolo fino a quando non abbiamo annunciato Amazon Aurora un anno dopo». 

Amazon Aurora è un database compatibile con MySql che fornisce le prestazioni e la disponibilità dei database commerciali di alta fascia a un decimo del costo. Anche in questo caso, l’esigenza di partenza era rappresentata dagli alti costi di gestione, dai termini di licenza vincolanti e punitivi e dalla complessità dei database della vecchia guardia.

 

Il cloud nel rilancio dell’economia

La Missione 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si pone l’obiettivo
di dare un impulso decisivo al rilancio della competitività e della produttività del
Sistema Paese

Tra le pieghe del Pnrr si trova anche una precisa riflessione sul cloud, cui viene destinato oltre un miliardo di euro per incentivare l’abilitazione e la facilitazione della migrazione nell’ambito della Componente 1 della Missione 1 del Piano di Ripresa e Resilienza

«Questa tecnologia – chiosa Giorgi – è fondamentale: è il fattore abilitante della ripresa economica perché consente di risparmiare sui costi IT, permette alle aziende di concentrarsi sul proprio know-how e su ciò che le rende uniche invece di gestire l’infrastruttura IT, che a sua volta può aumentare la competitività delle imprese e, quindi, dell’intera nazione. Il contributo del cloud e di AWS è fondamentale per aiutare i clienti ad accelerare la digitalizzazione, la trasformazione e la modernizzazione. Dal punto di vista tecnologico, Aws ha già una lunga storia di investimenti in Italia e una crescita esponenziale con clienti appartenenti a settori e segmenti di tutti i tipi, che stanno accelerando l’adozione delle soluzioni cloud di Aws per la modernizzazione delle applicazioni, l’IoT, l’analisi dati, l’intelligenza artificiale e il machine learning, attraverso un’infrastruttura che offra massima sicurezza e privacy riguardo i dati di proprietà delle aziende».

 

Ma il cloud è una tecnologia matura?

I data center di Amazon

Come accennato, il cloud è la nuova normalità e sebbene la sua adozione sia capillare in tutti i segmenti e tra le aziende di tutte le dimensioni, ci sono tecnologie emergenti che i clienti stanno adottando, come nel caso del machine learning e dell’intelligenza artificiale. «Con il passare del tempo – aggiunge il managing director di Aws Italia -, praticamente ogni applicazione sarà in parte gestita da ML e AI. La maggior parte dei clienti con cui lavoriamo è molto interessata al machine learning. Decine di migliaia di clienti lo eseguono su Aws, spinti dall’ampia adozione di Amazon SageMaker. Sebbene si stiano compiendo progressi incredibili nelle organizzazioni che utilizzano ML e AI, siamo ancora all’inizio di questo percorso. Rispetto ai concorrenti, eseguiamo il doppio dei calcoli con il ML, ciò nonostante per molte aziende è ancora una novità. Un altro ambito di utilizzo è IoT e Edge. Nei prossimi 10 o 20 anni è probabile che la maggior parte delle aziende non avrà bisogno di server – quelli saranno praticamente tutti nel cloud – la loro impronta on premise sarà costituita da dispositivi connessi. Miliardi di questi saranno a casa, in ufficio, nelle fabbriche, su navi e aerei, in auto e nei campi agricoli. Questi sensori sono già ovunque e sono tipicamente piccoli. Questo è il motivo per cui il cloud è straordinariamente importante per integrare questi dispositivi. La maggior parte delle grandi applicazioni IoT create negli ultimi anni sono state realizzate utilizzando i nostri server. Oggi, grazie alla combinazione di Aws, Aws IoT e Aws Greengrass, gli sviluppatori dispongono di un unico pannello di controllo che consente loro di decidere quale elaborazione e analisi desiderano eseguire nel cloud e cosa vogliono fare sul dispositivo stesso, eliminando la latenza. Inoltre, hanno la stessa interfaccia di programmazione, che rende molto più facile raccogliere dati da questi dispositivi, eseguire analisi su larga scala, scegliere algoritmi ML predittivi che possono eseguire sui dispositivi per fare previsioni. Questo cambia totalmente ciò che è fattibile».

 

L’importanza dei contenuti on demand

Reed Hastings, ceo di Netflix

Il cloud è la spina dorsale della diffusione e dello streaming di contenuti on demand. Non stupisce quindi che Aws offra i servizi per il direct-to-consumer e lo streaming, a player come Netflix, Disney +, Hbo Max, Peacock, Discovery +, Hulu, oltre ovviamente a Prime Video

«I clienti dei media e dell’intrattenimento – chiosa Giorgi – affrontano una trasformazione a livello di settore, con le aziende che reinventano il modo in cui creano contenuti, ottimizzano le catene di fornitura dei media e competono per l’attenzione del pubblico attraverso lo streaming e la trasmissione dei contenuti e utilizzano il cloud per sperimentare nuovi modi di intrattenimento, lanciando nuovi servizi di streaming, espandendo i loro cataloghi di contenuti. Dazn e clienti in Italia come Sky Italia, Mediaset si avvalgono anche di Aws per fornire ai clienti migliore user experience. Per fare ciò abbiamo lanciato “Aws for Media & Entertainment“, un’iniziativa che include servizi e soluzioni nuovi ed esistenti, realizzati appositamente per creatori di contenuti, titolari di diritti, produttori, emittenti e distributori». 

 

Il cliente tipo di Aws

Vita aerea della sede di Amazon a Seattle

È bene precisare, prima di tutto, che non esiste un cliente “tipo” di Aws. Il cloud, infatti, è diventato un fattore abilitante per molte attività d’azienda e per la nuova normalità poiché le organizzazioni di ogni dimensione stanno ora implementando nuove funzioni su cloud come prima scelta, cercando di migrare il maggior numero possibile di applicazioni esistenti il più velocemente possibile. Ci sono dunque clienti in ogni settore: aziende verticali, dalle più grandi imprese alle startup, dalle pmi al settore pubblico.

«Quasi sempre – ci racconta Giorgi – l’inizio della conversazione riguarda il costo, per cercare di trasformare le spese fisse in spese variabili. La maggior parte delle aziende cerca di avere costi variabili inferiori sfruttando il cloud: questa tecnologia, infatti, garantisce spese più basse rispetto a soluzioni sviluppate internamente. Inoltre, il cloud permette di essere più elastici grazie alla capacità di modificare l’investimento in base alle fluttuazioni della loro domanda. Tuttavia, il motivo principale per cui i clienti scelgono di passare al cloud è l’agilità e la velocità che possono ottenere. Questa agilità non si riferisce solo alla capacità di avviare migliaia di server in pochi minuti, pochissimo rispetto alle 10-18 settimane necessarie alla maggior parte delle aziende locali, ma riguarda anche i servizi di infrastruttura offerti, che sono sempre a portata di mano e pronti per essere implementati, in diversi ordini di grandezza, molto più velocemente di prima. Oggi, ogni settore verticale si sta evolvendo grazie al contributo di aziende che stanno approfittando dell’evoluzione tecnologica e dei cambiamenti come il cloud. Le startup stanno rivoluzionando i settori tradizionali e ne stanno inventando di nuovi, e le imprese già avviate hanno iniziato a capire la stessa cosa da sole. Molti clienti stanno accettando il cambiamento e stanno utilizzando il cloud per trasformare le proprie attività».

 

Il rapporto con la pubblica amministrazione

Mai come in questo momento le organizzazioni del settore pubblico devono affrontare sfide uniche per portare a termine missioni complesse con risorse limitate. La pandemia infatti ha costretto la pubblica amministrazione a dotarsi di nuove soluzioni tecnologiche. Per farlo, ha scelto di rivolgersi anche ad Aws.

«Ora – ci racconta Carlo Giorgi –  il cloud rappresenta una grande opportunità per rivitalizzare la PA e l’intera economia dopo un periodo difficile. In questo senso, il nostro contributo è fornire le migliori risorse e infrastrutture cloud in Italia in modo che tutti i clienti possano sfruttarne appieno le potenzialità per innovare, migliorare l’esperienza dei propri clienti e di tutti noi cittadini. In Italia, vediamo moltissimi enti della PA scegliere Aws come il Comune di Brindisi, di Mentana, di Gallarate, oppure il Consorzio Comuni Trentini o la Società Italiana degli Autori ed Editori (Siae), Inaf, Crui e altre ancora, per lo stesso motivo».

 

L’importanza della sicurezza delle infrastrutture

Vittorio Colao, ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale

L’infrastruttura principale di Aws è costruita per soddisfare i requisiti di sicurezza per militari, banche internazionali e altre organizzazioni che trattano informazioni altamente sensibili. Utilizza lo stesso livello di sicurezza hardware e software in tutte le Region. «Tutti i nostri clienti – ci spiega Giorgi – traggono vantaggio dall’unico cloud commerciale sufficientemente sicuro per carichi di lavoro top secret. Ciò è supportato da una vasta gamma di strumenti di sicurezza cloud, con oltre 230 servizi, conformità e governance e funzionalità progettati per garantire massima sicurezza. Con il lancio della nostra nuova infrastruttura cloud italiana, la Region Aws Europe (Milano), nell’aprile 2020, i clienti italiani con o senza requisiti di residenza dei dati, possono archiviare contenuti mantenendone la proprietà e con la certezza che non verranno spostati a meno che non scelgano di farlo loro stessi. I dati di proprietà dei nostri clienti rimarranno sempre sotto il loro controllo. Per questo, i nostri clienti possono crittografarli, sia quando sono in transito che quando non vengono utilizzati. Una volta che i dati sono stati crittografati, l’unico modo per vederli è disporre delle chiavi di crittografia. Tuttavia, questi sono solo nelle mani dei nostri clienti».

Aws mette a disposizione 230 servizi e funzionalità di sicurezza, conformità e governance, supporta 90 standard di sicurezza e certificazioni di conformità e tutti i 117 servizi che archiviano i dati dei clienti offrono la possibilità di crittografarli.

 

Riflettori accesi sulla formazione

Aws continua a investire sulle competenze di sviluppatori locali, di studenti e sulla prossima generazione di leader IT italiani con una serie di programmi, come Aws Academy e Aws Educate, in corso in oltre 30 università e istituti di istruzione superiore. «Inoltre – conclude Giorgi – , il 26 aprile 2021, abbiamo lanciato Aws re/Start, un programma di formazione di 12 settimane basato sulle competenze che riguarda le abilità fondamentali di Aws Cloud così come le abilità pratiche di carriera come la comunicazione efficace, la gestione del tempo, la collaborazione, il colloquio e la scrittura del cv. Il programma copre tutti i costi e prepara i partecipanti a sostenere l’esame Aws Certified Cloud Practitioner, una certificazione che convalida le loro competenze nel cloud con una credenziale riconosciuta dal settore. Il programma è gratuito per gli studenti disoccupati, sottoccupati o provenienti da comunità sotto-rappresentate».

 

Qualche numero su Amazon

L’undicesima città degli Stati Uniti per numero di abitanti è… Amazon. La creatura di Jeff Bezos ha raggiunto l’incredibile cifra di 950.000 addetti soltanto negli Usa, e ha già annunciato di essere pronta per un nuovo piano di assunzioni in tutto il mondo. A livello globale, Amazon è il terzo datore di lavoro con 1,2 milioni di assunti. Negli Stati Uniti e in Canada sono aperte oltre 75.000 posizioni per addetti alla logistica con stipendio medio orario superiore ai 17 dollari. Nel solo Regno Unito sono previsti ulteriori 10mila ingressi. Facile capire che Amazon ha individuato nel post-pandemia il mondo ideale per spiccare il definitivo volo. Lo dicono i numeri, che hanno registrato un incremento del fatturato del 44% con revenues a 108,52 miliardi e un utile a 8,1 miliardi nel primo trimestre del 2021, più del triplo rispetto al 2020. Mica male per un’azienda che fino al 2013 era in rosso. 














Articolo precedenteUr10e: il cobot di Universal Robots aggiornato per sopportare un payload superiore del 25%
Articolo successivoDriveRadar per Industrial Gear, la manutenzione predittiva secondo Sew-Eurodrive






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui