Ur10e, il cobot di maggior successo di Universal Robots, è stato aggiornato ed è ora più potente, in grado di gestire un carico sino a 12,5 kg.
La nuova versione conserva lo stesso ingombro ridotto di 19 cm alla base e la stessa semplicità d’uso e programmazione. La ripetibilità (+/- 0,05 mm), così come l’affidabilità e la qualità dei materiali utilizzati, sono gli stessi, al pari del prezzo che rimane invariato. L’accresciuta capacità di carico permette ora di gestire un numero maggiore di applicazioni con maggior peso movimentato:
- può essere oggi utilizzato per movimentare fino a 12.5kg di peso totali tra pezzo da manipolare e gripper/organo di presa;
- offre una maggiore versatilità nei task di manipolazione come il carico e scarico di macchine utensili e il packaging/palletizing con componenti più pesanti;
- permette di incrementare l’ergonomia dei processi produttivi sollevando gli operatori da attività che prima gravavano sulle loro spalle (la percentuale di infortuni causate da sforzi eccessivi e ripetitivi è del 24% nei soli Stati Uniti).
«Universal Robots è impegnata nel continuo miglioramento della propria offerta tecnologica capitalizzando sulla più ampia base installata di cobot al mondo e sul feed back continuo che ci danno i nostri clienti», commenta Kim Povlsen presidente di Universal Robors. «Le aziende che hanno scelto Universal Robots hanno implementato i nostri cobot in una grande varietà di applicazioni legate al fine linea. Abbiamo perciò accolto la loro richiesta di poter automatizzare task caratterizzati da maggior peso e capacità di carico incrementando il payload di UR10e e portandolo a 12,5 kg, rendendo così possibile l’automazione di un numero maggiore di applicazioni».
«Movimentare con continuità carichi pesanti non è un compito adatto agli operatori», dichiara Alessio Cocchi, country manager Italia di Universal Robots. «La mission di UR è duplice: da un lato supportare la crescita delle imprese con una proposta tecnologica affidabile, semplice da usare, sicura e dal costo contenuto. Dall’altro migliorare costantemente le condizioni di lavoro degli esseri umani. Ottimizzare l’apporto che gli addetti possono dare in produzione significa creare maggiore ricchezza, produttività e benessere e destinare l’intelligenza umana a compiti che hanno maggior valore».