Anitec-Assinform: la ripresa passa dall’adozione dell’intelligenza artificiale

Insieme a blockchain, cloud, IoT e cybersecurity, l'IA è la chiave per la crescita del Made in Italy

Marco Gay, presidente di Anitec-Assinform

Pur in ritardo, l’Europa si sta muovendo per recuperare il terreno perso negli investimenti digitali, un settore dove Usa e Cina dominano. Il Vecchio Continente si sta attivando attraverso l’adozione di misure per la crescita del settore, sia in termini di competenze, sia in termini di applicazione con una specifica attenzione agli aspetti etici, sociali e regolatori. Fra i Paesi UE, l’Italia è uno di quelli che ha accumulato il maggior ritardo, sia nel settore pubblico sia in quello privato, ed è ora di correre ai ripari.

Secondo Anitec-Assinform, è ora di investire massicciamente sull’adozione dell’intelligenza artificiale, che è uno degli strumenti abilitatori della trasformazione digitale del Paese insieme a cloud, cybersecurity, blockchain e IoT. Sono queste le tecnologie che hanno trainato il mercato digitale durante la pandemia e che incideranno sull’evoluzione della società nei prossimi anni. L’associazione lo ha messo nero su bianco sul white paper Promuovere lo sviluppo e l’adozione dell’Intelligenza Artificiale a supporto della ripresa, nel quale evidenzia come lo sfruttamento della crescente mole di dati prodotti da imprese, amministrazioni e cittadini non possa prescindere dall’IA che potrà migliorare l’efficienza, la qualità delle relazioni tra imprese, cittadini/consumatori e Pa, la tipologia di servizi e prodotti in un’ottica di migliore fruibilità.







«Il White Paper richiama il grande sforzo di investimento previsto dal Pnrr che riteniamo costituisca un’opportunità unica per rilanciare, in modo efficace e coordinato, lo sviluppo della IA a livello nazionale. Perché ciò accada, la strategia post Covid-19 deve essere sorretta da una visione di investimento permanente che valorizzi il ruolo di queste tecnologie nella trasformazione dei processi e servizi delle PA, stimolando la creazione di un ecosistema virtuoso a vantaggio soprattutto delle Piccole e Medie Imprese», spiega Marco Gay, presidente di Anitec-Assinform. «È necessaria quindi una visione di politica industriale a livello di sistema paese con un chiaro sostegno all’IA che si integri nel piano transizione 4.0. Abbiamo bisogno di valorizzare la mole di dati prodotti e di sfruttare al meglio le potenzialità dell’IA, costruendo in Europa un sistema di regole che stimoli l’innovazione e che rafforzi la competitività del nostro continente. L’industria ICT può oggi abilitare una trasformazione profonda del sistema economico: dobbiamo unire le forze della conoscenza e dell’innovazione per alimentare una crescita che sia duratura e sostenibile e per trasformare la ripartenza in ripresa».














Articolo precedenteCisco, Tim e Noovle: una partnership per il cloud
Articolo successivoRollon amplia la gamma Seventh Axis con nuovi modelli per la robotica leggera e cooperativa






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui