Secondo AlixPartners l’autonomia delle auto elettriche circolanti non è mai stata tanto elevata

L'e-Range totale dei veicoli elettrificati immatricolati in Europa è triplicata rispetto al 2019., toccando quota 138 milioni di chilometri. L'Italia passa dal 16° al 10° posto

Tesla Roadster

La società di consulenza AlixPartners ha pubblicato la nuova versione dell’AlixPartners Automotive Electrification Index, uno studio volto a misurare i progressi nell’ambito dell’elettrificazione del parco auto circolante. Secondo questo report, nell’ultimo trimestre del 2020 l’autonomia totale delle auto elettriche immatricolate è cresciuta di tre volte rispetto al 2019, toccando quota 386 milioni di chilometri. Parliamo di un aumento su base annua del 104% rispetto ai 190 milioni di chilometri del quarto trimestre 2019, e di un aumento del 56% rispetto ai 248 milioni di chilometri del terzo trimestre 2020.

Questo valore, l’e-Range, indica il totale della distanza che può essere coperta solo con propulsione elettrica da tutti i veicoli venduti. La sua crescita può essere spiegata in due motivi: da un lato l’aumento delle vendite dei veicoli elettrici e ibridi, dall’altro il miglioramento della tecnologia che ha permesso di estendere l’autonomia di queste vetture.







A guidare la classifica dell’e-Range è la Cina, seguita a poca distanza dall’Europa. L’autonomia totale di veicoli elettrici cinesi è aumentata del 99% su base annua, salendo da 92 milioni di chilometri nel quarto trimestre 2019 a 183 milioni di chilometri nel quarto trimestre 2020. Per quanto riguarda l’Europa, l’autonomia globale su base annua è quasi triplicata, passando dai 50 milioni di chilometri del Q4 2019 ai 138 milioni di chilometri del Q4 2020.

L’Italia, che nell’ultimo trimestre del 2019 si trovava in sedicesima posizione, sale al decimo posto con oltre 3 milioni di chilometri. Nella classifica delle case automobilistiche per il Q4 2020, Tesla mantiene la sua posizione di marchio con il più alto e-range globale (100 milioni di chilometri). A livello europeo, Volkswagen si posiziona al primo posto con un e-range di 40 milioni di chilometri, dopo essere risalita dalla terza posizione del Q4 2019. Mentre Tesla si colloca al secondo posto in Europa con un e-range totale di 19 milioni di chilometri.

Va segnalato che, nonostante l’aumento percentuale sia molto elevato, in valori assoluti le auto elettriche non sono ancora così diffuse, anche se il panorama sta rapidamente cambiando.

«Con il mercato delle auto elettrificate che ha subito un’impennata della domanda senza precedenti in tutto il mondo, è incoraggiante vedere un aumento significativo dell’autonomia totale percorribile in modalità elettrica dalle nuove vetture immatricolate. Questo contribuirà anche a sostenere lo sviluppo parallelo delle infrastrutture elettriche necessarie per la ricarica», ha dichiarato Dario Duse, managing director di AlixPartners. «L’Italia, grazie agli incentivi e al lancio di importanti nuovi modelli, ha migliorato la propria posizione in classifica per l’ultimo trimestre 2020. La sfida ora sarà mantenere e sviluppare ulteriormente questi livelli: a gennaio 2021 la quota di vetture elettriche bev è ritornata ai livelli medi 2020 a conferma di una crescita ancora non stabile. La domanda è ritornata debole nei primi mesi del 2021 (calo del 24% in Europa e del 14% in Italia), e la crisi globale di fornitura dei semiconduttori sta complicando la situazione produttiva: come prevedevamo sin dall’anno scorso il recupero sarà progressivo e non privo di “scosse di assestamento”».














Articolo precedenteDall’automotive alla meccanica: buon 2021 per la lamiera, regina dell’acciaio
Articolo successivoLa piattaforma di Sixt e Targa Telematics per il recupero dei veicoli rubati funziona alla grande: ritrovato il 90% delle vetture






1 commento

  1. La crescita dell’e-Range totale per i veicoli elettrificati immatricolati in Europa è un dato positivo per l’intera industria di questo settore. Siamo d’accordo con Dario Duse, una maggiore autonomia di queste vetture e dati migliori sulle vendite contribuiranno alla simultanea moltiplicazione del numero di colonnine per la ricarica presenti sul territorio, diminuendo così il problema di mancanza di punti di ricarica per veicoli sostenibili in Italia. Viceversa, anche un approccio a partire dall’investimento in infrastrutture per la ricarica potrebbe però generare maggiori livelli di crescita per questo mercato, creando così un ciclo. In ogni caso questi dati lasciano buon sperare per una crescita nei prossimi mesi, anche se siamo consapevoli che non sarà lineare nel tempo.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui