Progettualità a livello europeo ed ecosistema di filiera: così AFIL vuole essere l’abilitatore dell’innovazione nel manifatturiero lombardo

di Chiara Volontè ♦︎ L’Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia propone la via per le politiche industriali della Regione - e i conseguenti investimenti - attraverso un lavoro di ricerca che aggrega intorno a un unico tavolo gli attori dell'industria. I fondi del Pnrr e il metodo di ascolto delle imprese. Parlano Diego Andreis, Tullio Tolio, Giacomo Copani

Diego Andreis, presidente Afil

AFIL vuole essere l’abilitatore dell’innovazione nella manifattura lombarda. Perché propone la via per le politiche industriali della Regione – e i conseguenti investimenti – attraverso un lavoro di ricerca che aggrega intorno a un unico tavolo tutti gli attori coinvolti nell’industria della regione: piccole, medie e grandi imprese, start-up, università, centri di ricerca e associazioni imprenditoriali. Riunisce soggetti con interessi simili – operanti in tutti i settori del manifatturiero regionale – e li mette in grado di cooperare tra loro per far fronte alle sfide dell’innovazione.

In che modo? Attraverso le strategic community, che aiutano le aziende che partecipano a queste attività a riunirsi in filiere di innovazione in grado di cogliere meglio le opportunità offerte dalla Regione, dal livello nazionale e dall’Europa, anche in termini di finanziamenti che vengono erogati tramite bandi.







L’Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia, guidata dal presidente Diego Andreis, è proprio il luogo nel quale le imprese possono prepararsi a sfrutture queste opportunità. Senza dimenticare che il cluster AFIL fa anche da ponte verso alcune iniziative europee alle quali partecipa su mandato di Regione Lombardia, affinchè i soci vi possano partecipare. In questo articolo, attraverso le parole di alcuni protagonisti dell’Assemblea e la radiografia di alcuni dei temi, racconteremo dove sta andando AFIL e in che modo può creare valore per le imprese.

Diego Andreis, presidente AFIL: Digital Innovation Hub Europei, Strategic Communities e la progettualità necessaria per estrarre valore dai fondi Pnrr

«Il 2020 è un anno che ci ha visti protagonisti di una grande accelerazione per quanto concerne il tema del digitale, in sfide che stavamo già vivendo come manifatturiero, costola fondamentale della Lombardia che in questo ambito è tra le quattro regioni più avanzate d’Europa» dice l’imprenditore (Fluid-o-Tech) Diego Andreis, presidente di AFIL. «Ma, diversamente dagli altri, abbiamo un’altissima concentrazione di pmi. E la digital transformation presenta challenge molto complesse che possono essere giocate solo all’interno di un ecosistema chiaro e forte. AFIL in questi ultimi anni ha lavorato moltissimo – a livello regionale, nazionale ed europeo – ma anche con gli altri attori per fare chiarezza sul “chi fa che cosa”. Tra le tante iniziative, partecipare all’European Digital Innovation Hub è stata una importante dimostrazione di lavoro comune». Andreis si riferisce al gruppo di soggetti che sta contribuendo alla proposta dell’ecosistema lombardo di un “European Digital Innovation Hub” manifatturiero: il Competence Center Industria 4.0 MADE, AFIL, il Digital Innovation Hub Lombardia di Confindustria.

L’ecosistema lombardo di un “European Digital Innovation Hub” manifatturiero

A bordo anche Finlombarda e Intesa Sanpaolo, che supporteranno e finanzieranno le iniziative di test before invest. E tutti i soggetti che, a diverso titolo, lavorano in Regione sul tema della trasformazione digitale: Confcommercio, CNA Lombardia, Confartigianato, Unioncamere, i Cluster Regionali LE2C, Aerospazio, Mobilità e Scienze della Vita, nonché EIT Digital ed EIT Manufacturing. Su questo, potete leggere un articolo ad hoc qui. «Grazie al Pnrr e al Next Generation Eu – prosegue Andreis – In Italia arriverà una cifra mai vista prima. Questi fondi verranno distribuiti solo a fronte di progetti solidi, concreti e credibili». In questo momento unico, il compito di AFIL – che è di costruire progettualità – è particolarmente delicato e rilevante. E per tale progettualità, è fondamentale il ruolo delle Strategic Communities. «È molto importante, all’interno delle Strategic Communities l’interazione dei vari attori – conclude Diego Andreis – la grande azienda come “champion”, la piccola e dinamica, il progetto di ricerca.».

Tra le tante iniziative di AFIL, partecipare all’European Digital Innovation Hub è stata una importante dimostrazione di lavoro comune

 

Fabrizio Sala, Assessore innovazione Regione Lombardia: vogliamo individuare, raggiungere e sostenere le filiere industriali lombarde nel loro processo di innovazione. Lo faremo con l’aiuto di AFIL. Anche perché, il Pnrr…

Fabrizio Sala, Assessore innovazione Regione Lombardia

«Siamo alla vigilia dell’attuazione del Pnrr, che sarà correlato da investimenti regionali che da un lato creeranno un network intorno ai temi finanziati dal Piano medesimo, dall’altro daranno vita a una forte verticalizzazione di alcuni cluster. Non sappiamo ancora quanti fondi arriveranno, ma la creazione della rete per individuare e raggiungere le filiere è di fondamentale importanza». Parola di Fabrizio Sala, assessore per l’Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione di Regione Lombardia.. «Per rendere possibile l’innovazione, ed accelerarla, bisogna agevolare la creazione di ecosistemi di filiera. Pertanto, tutto il lavoro svolto finora insieme ad AFIL sarà indispensabile per le politiche che attueremo in futuro», prosegue Sala. Sostenere le filiere manifatturiere lombarde. Una mission impensabile senza l’apporto dell’Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia, che tramite il continuo confronto e scambio con le aziende del territorio offre alla Regione gli input appropriati, indirizzandola verso i temi di maggiore rilievo, portando alla luce problematiche e punti di forza e indirizzando così gli investimenti.

«I grandi argomenti su cui ci stiamo soffermando in questo momento – prosegue Sala – sono mobilità sostenibile, verticalizzazione del manifatturiero, sanità e ricerca legata ad agritech e biopharma, con quantum computing e data analytics. Sono settori in cui abbiamo intenzione di fare ingenti investimenti, che toccheranno la parte produttiva. Per far sì che questi temi giungano davvero sul territorio il confronto è imprescindibile, e non potrebbe esserci senza i cluster, il cui ruolo troverà una naturale accelerazione perché finanziamo una filiera che funziona. La Regione ha la necessità di avere davanti la squadra e la filiera: solo così potremo capire se e come funzionano gli investimenti». Uno dei mezzi con cui la Lombardia incentiva l’innovazione è la piattaforma regionale di Open Innovation, strumento progettato a partire dal 2014 con il supporto di Finlombarda e nato per dare concretezza a un modello di imprenditorialità basato sulla collaborazione tra aziende, università e centri di ricerca, pubblica amministrazione e società civile per raggiungere obiettivi condivisi che avvantaggiano ciascun partecipante. «Ci avvarremo molto della piattaforma – conclude Sala – che serve anche per open challenge: spazi, strumenti e servizi per facilitare l’avvio e la gestione di programmi di open innovation da parte delle aziende e un punto di riferimento per i potenziali solver (start-up, spin-off, pmi, ricercatori) che vogliono mettersi in gioco rispondendo alle sfide che provengono da tutto il mondo promosse sulla piattaforma».

Come funziona la piattaforma di Open Innovation della Regione Lombardia

Tullio Tolio, presidente del comitato scientifico AFIL: la strategia S3 sul manifatturiero di Regione Lombardia, elaborata con AFIL attraverso un metodo di ascolto puntuale delle realtà produttive

Tullio Tolio, docente al Politecnico di Milano e presidente del comitato scientifico del Cfi

«La Lombardia è la seconda regione manifatturiera d’Europa (classificazione NUTS2) e, su input della UE, deve darsi una strategia di politica industriale basata sulle specificità regionali. Ed è proprio AFIL che supporta l’ente regionale in questo processo. Anche in base a tale strategia, potrebbero venire elaborati bandi di finanziamento». È Tullio Tolio, docente al Politecnico di Milano, fra i più noti esperti italiani in ambito manifatturiero, presidente del Comitato Tecnico Scientifico di AFIL, a spiegare il contributo dato dall’Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia alla Regione: tramite un intenso e strutturato processo di interazione, è stato possibile elaborare i contenuti per la definizione della strategia di specializzazione S3 di Regione Lombardia per il manifatturiero. Come? «Lo studio di roadmap e documenti di policy esistenti, discussi durante le sessioni di lavoro del Comitato Tecnico Scientifico, ha portato alla definizione di proposte che sono state oggetto di condivisione con il Consiglio Direttivo – chiosa Tolio – e successivamente con gli stakeholder dell’ecosistema (tra cui Cluster e Confindustria), fino ad arrivare alla consultazione con tutti i soci. Infatti, sono gli associati a dare alla Regione gli input di cosa sarebbe importante sviluppare sul territorio. Si tratta di un procedimento molto articolato, e tale da individuare con esattezza le necessità espresse dal tessuto produttivo del territorio».

Sono proprio le attività svolte dal CTS e dal Consiglio Direttivo che portano alla definizione di tematiche poi condivise con le altre associazioni, fino ad arrivare alla consultazione con i soci artefici dell’input iniziale, che consegneranno gli ultimi feedback sull’output. «Il risultato di tutto questo processo si traduce in una serie di sfide – commenta Tolio – manifattura circolare; Zero Defect manufacturing; produzione di prodotti altamente personalizzati; manifattura resiliente, adattiva e dinamica; responsabilità sociale della produzione. Per vincere queste challenge, è necessario servirsi di approcci basati su tecnologie innovative, dati, intelligenza artificiale». In particolare, le priorità della S3 di Regione Lombardia per il manifatturiero sono: integrazione e sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale; flusso integrato di dati da sensori di macchine e processi, big data management e sicurezza; processi di produzione ibridi, robotica, robotica collaborativa, meccatronica, tecnologie di controllo e automazione di macchine, sistemi e processi produttivi; gestione dinamica di prodotto, processo, sistemi da design a end of life; sistemi e soluzioni industriali per l’economia circolare; produzione e validazione di materiali avanzati; tecnologie e metodi per supply chain e sistemi flessibili, proattivi, resilienti e robusti; tecnologie innovative per l’inclusione e la valorizzazione dell’uomo nella fabbrica; piattaforme digitali per il manifatturiero avanzato; metodi, strumenti e tecnologie per il design industriale, co-design e l’interazione con il cliente. «Per ciascuna di queste priorità – continua Tolio – la Regione ha chiesto ad AFIL di elencare le motivazioni per le quali si collegano a quelle delineate da Destination Horizon Europe, dalle roadmap del Cluster Fabbrica Intelligente e dal Pnr».

la strategia S3 sul manifatturiero di Regione Lombardia, elaborata con AFIL attraverso un metodo di ascolto puntuale delle realtà produttive

Arrivati a questo punto, è fondamentale capire le peculiarità della Regione, quelle che le permetterebbero di diventare il riferimento in Europa: «Si tratta dell’economia circolare e della fabbrica digitale – spiega Tolio – La Lombardia è il territorio ideale per adottare la Circular Economy, in quanto non ha materie prime e abbonda di settori energivori. E tra i punti di forza ospita molti comparti industriali e la manifattura dei prodotti. Inoltre, grazie alla leadership nelle tecnologie di produzione e alla capacità di R&I, può essere davvero al centro dei diversi network europei». I possibili strumenti attuativi? Infrastrutture di ricerca e trasferimento dedicate all’economia circolare, e public procurement e azioni istituzionali.

La Lombardia è il territorio ideale per adottare la Circular Economy, in quanto non ha materie prime e abbonda di settori energivori

Per quanto riguarda la fabbrica digitale, la Lombardia vuole indirizzare lo sviluppo di soluzioni, diventare il produttore di dati per l’Europa e migliorare la competitività delle sue filiere. «Nella nostra Regione le aziende puntano su customizzazione e flessibilità, ma a molte pmi manca la cultura del dato e l’infrastruttura – commenta Tolio –. Tramite i nostri punti di forza, come il problem setting e la possibilità di generare una moltitudine di dati manifatturieri come asset, vogliamo dare alle piccole e medie imprese l’opportunità di integrarsi in filiere di massa critica efficienti, dinamiche, sostenibili e resilienti. Offrendo al contempo servizi ad alto valore aggiunto e valorizzando il patrimonio della conoscenza». Ma in che modo? Attraverso l’esplicitazione di sfide industriali risolvibili tramite l’intelligenza artificiale e l’integrazione e applicazione di soluzioni di Ai per risolvere le challenge in ottica di specializzazione regionale. E anche creando piattaforme e infrastrutture digitali in grado di gestire il flusso dei dati in condizioni di sicurezza.

Per quanto riguarda la fabbrica digitale, la Lombardia vuole indirizzare lo sviluppo di soluzioni, diventare il produttore di dati per l’Europa e migliorare la competitività delle sue filiere

Giacomo Copani, cluster manager AFIL: Associazione fabbrica intelligente e Regione Lombardia, i fronti di collaborazione per il manifatturiero avanzato

Giacomo Copani, cluster manager di Afil

La strategia S3 sul manifatturiero, gli European Digital Innovation Hub, la Roadmap Lombarda per la R&I sull’ Intelligenza Artificiale e quella sull’Economia Circolare. Sono alcuni fronti nei quali Afil e Regione Lombardia collaborano per abilitare il manifatturiero avanzato nella regione. Ce li racconta Giacomo Copani, cluster manager di AFIL. Per cominciare, «AFIL è il soggetto delegato dalla Regione per rappresentarla in seno al Cluster Nazionale Fabbrica Intelligente (CFI). Ogni socio di AFIL lo è automaticamente anche dell’Associazione guidata da Luca Manuelli – chiosa Giacomo Copani, cluster manager di AFIL –. Abbiamo dunque partecipato anche al comitato delle Regioni che è stato lanciato all’interno del CFI, per raccogliere la sintesi delle priorità regionali e portarle a livello nazionale». Non solo: con la Lombardia AFIL lavora in alcune reti internazionali, che emergono politicamente dalla Regione e che hanno un impatto industriale molto forte: la Vanguard Initiative, la Smart Specialitation Platform S3 della Commissione Europea, i Quattro Motori d’Europa. All’interno di queste reti – in cui l’Associazione guidata da Diego Andreis agisce su mandato della Regione in qualità di partner tecnico – vengono istituiti partenariati che hanno un endorsment politico da parte dei governi regionali dei membri che vi operano.

«L’obiettivo principale è concepire progetti di innovazione e trasferimento in industria (alto TRL) di soluzioni innovative per impatto manifatturiero – commenta Copani – poi lavorando all’interno di questa rete i Partneriati ricevono supporto per la definizione di questi progetti, che vengono automaticamente proposti alle istituzioni – Regioni, Governi nazionali, Commissione Europea – È così che poi possono arrivare i bandi e si può essere meglio preparati a vincerli». Non si partecipa individualmente a queste iniziative: bisogna appartenere a un ecosistema regionale che passa attraverso i cluster. Manifatturiero efficiente e sostenibile e 3d printing sono alcuni dei temi delle rete Vanguard e della piattaforma S3, a cui si può aderire, ma se ne possono proporre anche altri attraverso un meccanismo organizzato e strutturato.

La strategia S3 sul manifatturiero, gli European Digital Innovation Hub, la Roadmap Lombarda per la R&I sull’ Intelligenza Artificiale e quella sull’Economia Circolare. Sono alcuni fronti nei quali Afil e Regione Lombardia collaborano per abilitare il manifatturiero avanzato nella regione

«Un altro ambito internazionale in cui lavoriamo è quello del World Economic Forum (Wef) – spiega Copani – e dei suoi hub manifatturieri avanzati. Lo scopo di questo network è scambiare best practice, stabilire collaborazioni a livello globale, influenzare le agende e studiare iniziative per avviare nuovi progetti. Si tratta di una grande iniziativa per fare network internazionale di altissimo livello, e il cluster AFIL è coordinatore del nodo lombardo. Nel 2020 abbiamo direttamente supportato la stesura di alcuni white paper del Wef rappresentando il sistema lombardo, e stiamo coordinando il working group sulla sostenibilità industriale. Infine, tra le attività internazionali di AFIL figura anche il matchmaking con altre realtà Europee e non solo».














Articolo precedenteDalla fusione fra Synnex e Tech Data nasce Td Synnex
Articolo successivoInfrastructure Solutions Group di Lenovo: i piani per la conquista del mercato dei Big Data






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui