ABB. Una partnership con Covariant in vista del e-commerce

Il gruppo guidato da Peter Robert Vose vuole fornire i suoi robot di una sempre più raffinata percezione dell’ambiente in cui operano. E ha scelto la pepita californiana, selezionata nel corso di una open challenge lanciata da ABB nel 2019

© ABB

Il produttore di robot industriali ABB ha annunciato il 25 febbraio 2020 di aver siglato una partnership con la start-up Covariant. La società svizzero-svedese ha selezionato la pepita californiana vinitrice di una challenge lanciata dal gruppo guidato Peter Robert Vose nel 2019 per migliorare la destrezza dei suoi robot, soprattutto verso il riconoscimento di singoli oggetti. L’operazione arriva a segnare una nuova sfida di ABB: espandere le proprie attività nel settore della logistica e del commercio elettronico.

Tutto su Covariant

Covariant – fondata nel 2017 da ricercatori ed esperti provenienti dall’Università di Berkeley e da OpenAI – ha inventato Covariant Brain: un “cervello” universale che consente ai robot di vedere, pensare e agire nell’ambiente in cui si trovano, svolgendo mansioni normalmente troppo complesse e variegate per i robot programmati in modo tradizionale. Il software di Covariant consente ai robot di focalizzarsi sull’apprendimento progressivo, adattandosi in maniera autonoma in base al processo “sbaglia e ritenta”, ampliando così costantemente la gamma di oggetti che sono in grado di maneggiare.







Una soluzione intelligente per e-commerce, imballaggio e logistica

Nell’ambito della loro partnership, ABB e Covariant offriranno una “soluzione robotica intelligente” per i magazzini che elaborano gli ordini. ABB ha preso atto della forte crescita nel settore dell’e-commerce, con previsioni di oltre il 50% entro il 2024, ovvero da 1.700 a 2.600 miliardi di euro secondo Statista.
Altri mercati potenziali per questi robot intelligenti: logistica, imballaggio, deposito o smistamento della posta. L’automazione ha un grande potenziale in processi complessi e fisicamente intensi, questa nicchia sta crescendo costantemente: circa il 5% ogni anno, e Beroe stima che potrebbe raggiungere una valutazione di 51,3 miliardi di euro entro il 2021.














Articolo precedenteNaviris corre per l’European Patrol Corvette
Articolo successivoCoronavirus, Mecspe spostata al 18-20 giugno






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui