Semaforo verde definitivo per lo Sblocca Cantieri

di Chiara Volontè ♦︎ Dalla revisione del Codice Appalti ai fondi per il Ponte Morandi: tutte le novità (e le preoccupazioni)

Finalmente operativo il Decreto Sblocca Cantieri, il testo del governo che, nelle intenzioni dell’esecutivo, promette di essere «un provvedimento importante che farà ripartire innumerevoli opere piccole e grandi in giro per il Paese» (parola del ministro Toninelli). Il Decreto, dopo aver ricevuto il via libera dal Consiglio dei ministri, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale ed è a tutti gli effetti operativo. L’iter è stato più complicato del previsto: una prima approvazione più di un mese fa e poi un secondo, definitivo via libera.







Sicuramente di grande importanza è il capitolo relativo alla riedificazione delle zone terremotate, con 300 milioni di stanziamenti per Molise, Catania e L’Aquila, e il potenziamento del Sistema Nazionale della Protezione Civile; inoltre, nelle aree colpite da eventi sismici verrà introdotto un regime autorizzatorio differenziato a seconda della rilevanza dei singoli progetti, in modo da snellire le procedure burocratiche e la possibilità di approvazione.

Norme specifiche riguarderanno anche i risarcimenti per coloro che subiranno disagi dalla ricostruzione del ponte Morandi «Come promesso – twitta Toninelli – nel decreto sblocca cantieri ci occupiamo ancora di Genova e consentiamo al commissario Bucci di indennizzare chi sta subendo disagi per il grande cantiere del nuovo ponte».

 

ll Ponte Morandi dopo il crollo, visto da Est, panoramica ( foto di Michele Ferraris)

 

Particolarmente rivisto e semplificato (o almeno questa è la speranza…) nelle procedure di gare il codice degli appalti 2016 – sono state infatti inserite ben 81 correzioni – con diverse novità introdotte tra cui l’esclusione dalle gare per gli evasori fiscali e la possibilità di fare subappalti fino al 50% della commessa (prima il limite era fissato al 30%), nonché la scelta di forme negoziali per importi fino a 200 mila euro (mentre l’affidamento resta diretto entro i 400.000). Ampio spazio dedicato anche alla riqualificazione urbana: via libera a un iter semplificato per la realizzazione degli interventi edilizi, al fine di valorizzare le zone più degradate.

Ma c’è anche chi usa toni meno positivi ed encomiastici di Toninelli, dimostrando anzi grande preoccupazione: infatti, la Filca Cisl definisce il decreto «uno sblocca illegalità», e invita il Governo a «rimediare a questo enorme sbaglio». «Il nostro giudizio sullo sblocca cantieri resta immutato, nel metodo e nel merito – puntualizza Franco Turri, segretario generale Filca-Cisl – siamo delusi e preoccupati da un testo che non solo non sbloccherà alcuna opera, ma che bloccherà invece quel percorso di legalità avviato faticosamente nel settore delle costruzioni, notoriamente terra di conquista della criminalità. Il governo ne prenda atto e cambi subito il provvedimento sblocca-illegalità».

 














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