Dall’energia alle smart city al datacenter: che cosa c’è nel futuro di WindTre?

di Piero Macrì ♦︎ L’obiettivo dell’azienda di telecomunicazioni guidata da Gianluca Corti è essere un player di riferimento nello sviluppo di infrastrutture ict ibride: dall’housing al cloud privato all’interconnessione con piattaforme hyperscaler. Housing e colocation: i vantaggi dell’outsourcing tecnologico e la soluzione Smart Housing. I casi Call2Net e Pastrovich. Ne parliamo con Jakub Wojtowicz

Data centr MIL01a Stack nel campus di Milano

Le risorse di computing stanno migrando al cloud. Sempre meno data center aziendali e sempre più data center gestiti da cloud e telco provider. La tendenza è chiara. Secondo gli analisti entro il 2027 la quota on premise sarà di circa il 30%, il resto sarà composto da infrastrutture hypescaler o telco-based esterne al perimetro aziendale. Il mercato italiano continua a consolidarsi. Per l’Osservatorio del Politecnico di Milano oltre la metà delle applicazioni (51%) risiede nel cloud e nel 2023 il valore complessivo della nuvola è stimato a 5,51 miliardi di euro (+19%). Nel cloud investe l’87% dalle grandi imprese, ma anche nelle pmi cresce l’adozione (+ 34% nell’ultimo anno per un totale di 478 milioni). Uno scenario che vede WindTre Business supportare le aziende e la pubblica amministrazione nel percorso di trasformazione digitale attraverso soluzioni innovative in ambito data center, cloud, cybersecurity, data analytics e servizi gestiti. Non meno importante il contributo che può offrire il 5G. Un esempio è il progetto private network per il terminal Psa Italy nel porto Genova, un’infrastruttura con connettività verso i data center aziendali che mantiene il traffico di rete confinato all’interno del terminal. In tema di connettività anche nuovi servizi che semplificano la vita degli utenti, come il Wi-Fi Calling. Seminterrati, capannoni, edifici con mura spesse, in luoghi dove è assente il segnale di rete mobile la nuova opzione Wi-Fi mantiene sempre attiva la connessione.

Windtre Business, dunque, come provider di servizi Ict on top a connettività fibra e mobile, ma anche soluzioni personalizzate per tutti i settori di industry, in primis il manifatturiero. Tra queste, quella legata all’energy saving. Prevede un cruscotto di supervisione e di analisi che evidenzia i consumi energetici, consentendo di mettere in atto tutta una serie di interventi per ridurre i costi. Non mancano sperimentazioni avanzate, di smart cities o di urban air mobility. E’ il caso di Urban V, la società italiana che ha intenzione di realizzare servizi di trasporto con veicoli a decollo e atterraggio verticale utilizzando l’analisi big data di WindTre Business per elaborare piani coerenti con la domanda di cittadini e turisti. Un’offerta che trova consenso anche tra le pmi. A bordo dei data center vi sono già realtà come Call2Net, che eroga servizi di call center, e Pastrovich, system integrator regionale. L’obiettivo di WindTre è essere un player di riferimento nello sviluppo di infrastrutture sicure, affidabili con soluzioni personalizzate “end-to-end” integrate nella rete di connettività avanzata.







Una comunicazione edge-cloud progettata per supportare l’elaborazione dei dati e la distribuzione delle risorse informatiche ai margini della rete, in prossimità degli utenti o dei dispositivi che generano e consumano dati, dove le applicazioni richiedono bassa latenza, alta velocità e una risposta in tempo reale. «Studi di fattibilità, installazione, gestione e post-vendita. Forniamo supporto in ogni fase del processo. I servizi comprendono la realizzazione e gestione dell’infrastruttura del cliente sia su nostri data center o in ecosistemi gestiti da hyperscaler», dice Jakub Wojtowicz, data center & cloud expert di WindTre. Per il telco operator la sfida è realizzare soluzioni complete, senza che la singola azienda debba fare riferimento a fornitori diversi per poterle implementare. «Il rischio per i clienti è avere un fornitore per la connettività, uno per i servizi, uno per l’hardware e uno per la system integration. Noi interpretiamo invece un ruolo da regista, coordinando e mettendo a fattor comune le quattro diverse competenze», afferma Wojtowicz.

 

L’infrastruttura WindTre per un Ict ibrido. Dall’housing al cloud privato all’interconnessione con piattaforme hyperscaler

Jakub Wojtowicz, data center & cloud expert di WindTre

Data center a Milano e Roma, più tutta una serie di nodi di prossimità distribuiti a livello regionale, in Lombardia, Veneto, Toscana e Lazio, collegati tra loro tramite una rete a fibre ottiche ad alta velocità. «Un’infrastruttura di rete efficiente e ad alta velocità è essenziale per collegare i data center e consentire la comunicazione fluida dei dati tra di essi», spiega Jakub Wojtowicz. La combinazione di più risorse di data center dà origine a un ambiente di cloud ibrido che comprende sia elementi di cloud pubblico che di cloud privato. «Le aziende possono utilizzare il cloud pubblico per carichi di lavoro meno sensibili alla sicurezza e il cloud privato per carichi di lavoro più critici, osserva Wojtowicz. Un modello che garantisce flessibilità e scalabilità e un consumo multi-cloud. «E’ possibile utilizzare simultaneamente più cloud provider. Opportunità che riduce il rischio di dipendenza da un singolo provider e mette l’utente nella condizione di scegliere la soluzione a lui più adatta, pianificando al meglio gli investimenti», commenta Wojtowicz. Infrastruttura distribuita e connettività avanzata per un Ict ibrido, dunque.

Su data center WindTre è possibile migrare capacità Ict residente on premise, con un trasferimento che conserva l’attuale assetto di risorse legacy, oppure prevedere l’implementazione di un’infrastruttura virtualizzata, di fatto un cloud privato. «La virtualizzazione di rete, come la network function virtualization (Nfv) e la software-defined networking (Sdn), è essenziale per creare un’infrastruttura più flessibile e scalabile per i servizi edge-cloud, spiega Wojtowicz. Queste tecnologie consentono di gestire in modo dinamico le risorse di rete, allocando risorse di calcolo e larghezza di banda in base alle esigenze delle applicazioni». E poi, come già accennato, servizi multicloud, con gestione della connettività verso piattaforme Google, Amazon o Microsoft. Insomma, il telco operator mette a disposizione un pool di risorse per sfruttare le opportunità che derivano dalla disponibilità di un Ict esterno al perimetro aziendale. «Un cliente ha un proprio data center on premise o in housing e vuole una connessione privata verso Aws? Nessun problema, dice Wojtowicz, possiamo soddisfare la richiesta e dare loro la capacità di accedere a quelle piattaforme attraverso nostri servizi di rete». I servizi cloud possono essere erogati in diversi modi, e la scelta della piattaforma di riferimento e dei rapporti con gli hyperscaler e altri cloud provider varia in funzione dalle esigenze specifiche dell’azienda. «Con Multi Cloud Connect offriamo servizi di collegamenti privati tra infrastrutture locali e i data center dei principali public cloud provider», dice Wojtowicz

 

Il caleidoscopio dei servizi di data center di WindTre. Gli use case di Call2Net e di Pastrovich

L’area del Data centr MIL01a Stack nel campus di Milano

Negli ultimi anni il ruolo degli operatori di telecomunicazioni si è trasformato: da semplici fornitori di traffico telefonico e internet a provider di soluzioni innovative Ict con modelli di connettività sempre più evoluti. Nel segmento business, in particolare, come nel caso di WindTre, le telco sono diventate dei consulenti nei processi di digital transformation delle aziende di qualunque dimensione. Migrare applicazioni in cloud, svilupparne di nuove, accedere a servizi di backup e disaster recovery, a piattaforme IoT, di intelligenza artificiale e di analytics. Il cloud apre le porte alle infrastrutture e tecnologie abilitanti la trasformazione digitale. Dalle pmi alle grandi multinazionali, alla pubblica amministrazione. La tendenza ad affidarsi al cloud e ai data center per operazioni di archiviazione, elaborazione e distribuzione dei dati è prassi comune.

Un esempio è quello di Call2Net, società specializzata in soluzioni di customer interaction che ha affidato a WindTre i propri sistemi informatici per supportare l’outsourcing dei call center delle sue aziende clienti. A bordo dei data center WindTre anche Pastrovich, system integrator ligure che offre servizi a oltre 300 pmi. «L’infrastruttura consente di offrire servizi private cloud con livelli qualitativi, di performance e di personalizzazione di tipo enterprise, a costi compatibili con le risorse economiche ed organizzative tipiche delle piccole aziende, afferma l’ad Giorgio Pastrovich. Grazie ai data center e alla connettività forniti da WindTre, la nostra offerta di soluzioni IaaS gestite e personalizzate è diventata disponibile a tutti, offrendo elasticità, security e continuità di servizio in precedenza inaccessibili alle pmi».

 

Housing e colocation, i vantaggi dell’outsourcing tecnologico e la soluzione Smart Housing

Data centr MIL01a Stack nel campus di Milano, settore 1, corridoio ovest

L’esternalizzazione di stack tecnologico attraverso servizi di housing e colocation permette alle imprese di ridurre i costi operativi. «Gestire e mantenere un data center interno può essere costoso, afferma Wojtowicz. Spese per l’energia, il raffreddamento, l’hardware, il personale e l’aggiornamento tecnologico. Con l’outsourcing è possibile risparmiare e pagare solo per lo spazio e le risorse di cui si ha bisogno». I data center sono inoltre progettati per garantire una maggiore affidabilità. Meno rischi di guasti dovuti a interruzioni di corrente, errori umani o problemi hardware. «Per le imprese significa maggiore continuità operativa, riduzione dei tempi di inattività e delle perdite finanziarie associate», dice Wojtowicz.

Grazie alla scalabilità possono aumentare o diminuire lo spazio, la potenza e le risorse di calcolo senza dover investire in nuove infrastrutture. Tra le proposte di housing e colocation, la soluzione denominata Smart Housing. Include l’affitto dello spazio fisico a partire da due rack unit fino a intere aree dedicate, delimitate da un cage, comprensive di sofisticati sistemi di alimentazione e condizionamento che consentono il mantenimento costante delle condizioni ambientali ottimali fino a potenze da 40KW/rack. Il servizio, inoltre, include la connettività ad altissima capacità e con protezione in caso di failure, servizi di lift&shift, di monitoraggio e gestione degli ambienti, sia fisici che virtuali, per garantire al cliente una transizione verso i nuovi data center completa e senza problemi. Il tutto con la massima attenzione alla cybersecurity, attraverso principi di security by design in grado di garantire la messa in sicurezza dell’intera infrastruttura.














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