Whirlpool punta tutto sull’Italia. Sarà vero?

Headquarters di Whirlpool a Benton Harbor, Michigan
Headquarters di Whirlpool a Benton Harbor, Michigan

di Claudio Barnini ♦ Whirlpool, colosso americano degli elettrodomestici che nel 2014 ha comprato la Indesit, sposta il quartier generale Europa nell’area ex Expo e fa annunci in favore del Belpaese. Vedremo i fatti.

Ripartire dall’Italia. Anzi, meglio dall’Expo. Whirlpool, primo produttore mondiale di elettrodomestici e da due anni azionista di controllo della Indesit dei Merloni, ha deciso di trasferire il proprio quartier generale dell’azienda per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa (Emea) da Comerio (Varese) al comune di Pero, nel distretto Expo a Milano. Una scelta imprenditoriale all’insegna della funzionalità, visto che la struttura sarà il nuovo headquarters che ospiterà le funzioni di core business di questo colosso leader di mercato, che nel mondo fattura 21 miliardi di dollari, con oltre 97mila dipendenti e 70 centri di produzione e di ricerca tecnologica sparsi un po’ ovunque. E la parte italiana non sarà poca cosa, visto che la sede milanese è destinata a gestire più di 30 Paesi, 15 siti industriali e oltre 24mila dipendenti, per un totale di 5 miliardi di euro di fatturato nel 2015. Ulteriore dettaglio: la nuova sede accoglierà circa 500 persone provenienti da 28 Paesi diversi e che parlano 21 lingue, arricchendo ulteriormente la comunità locale. Tutto questo secondo Whirlpool sarà effettivo tra poco meno di un anno, a inizio 2017.







Lavatrice Whirlpool
Lavatrice Whirlpool

Nuove strade

Ma è tutt’oro quel che luccica? Secondo Esther Berrozpe Galindo, presidente di Whirlpool Emea e vice presidente esecutivo di Whirlpool Corporation, «questa decisione conferma il ruolo centrale che Whirlpool riconosce all’Italia, dove possiamo già contare su talenti eccezionali, competenze in tutte le funzioni aziendali, nonché sul grande know-how e sulle capacità che il Paese sa offrire al settore degli elettrodomestici». Annunci roboanti cui troppo spesso siamo abituati a clamorose disattese realtà. E per questo siamo andati a verificare, nei limiti di ciò che a oggi è dato sapere, se questo ambizioso ruolo del nostro Paese è confortato dai dati, dai comportamenti.

Per esempio, abbiamo verificato che nello stabilimento fabrianese di Melano si stanno allestendo le nuove linee per la produzione di piani cottura per tutta la Regione Emea. Al momento sono attive sette linee produttive di piani cottura, destinate a diventare 14 a regime. Un sito molto attivo quello di Melano, che produce 1,3 milioni di piani cottura. Diventeranno 2,3 milioni entro il 2017, proprio quando sarà inaugurata la sede milanese. Certo, c’è il problema del vicino stabilimento di Albacina, che produce i forni Indesit, destinato alla chiusura entro fine giugno. Dopo quella data resteranno in servizio nella storica fabbrica albacinese soltanto poche decine di dipendenti operativi nello stampaggio destinato a essere dismesso nella seconda metà del 2017, mentre oltre 300 operai andrà ad ingrossare il sito di Melano. Insomma, nessun licenziamento, come detto da Massimo Bellucci della Fim-Cisl «è probabile che la Whirlpool continui a non ricorrere alla cassa integrazione straordinaria come già avvenuto in questo inizio 2106. Poi si dovrebbe marciare al ritmo di una settimana di stop al mese a rotazione per ogni lavoratore». Insomma, cassa a rotazione.

Esther Berrozpe Galindo
Esther Berrozpe Galindo

Novità al Sud

Un altro punto nevralgico della presenza Whirpool nel nostro Paese è quello di Carinaro (Caserta), ma anche qui non mancano le novità. Qui, infatti, sono partiti i  lavori di trasformazione per farne il sito centrale per le parti di ricambio, con l’obiettivo dichiarato di consolidare tutte le attività Emea relative a ricambi e accessori in un unico sito. A Carinaro, dicono i vertici aziendali, confluiranno le parti di ricambio e i prodotti accessori provenienti dalle fabbriche europee e dai fornitori. Le attività all’interno del sito si focalizzeranno su magazzino, assemblaggio, confezionamento e spedizione ai clienti in tutta Europa, Medio Oriente e Africa.

Lasciando Comerio per il polo milanese, inoltre, c’era il dubbio che Whirlpool di fatto volesse abbandonare il Varesotto, che continuerà invece, per ora, ad attrarre investimenti strategici, in particolare a Cassinetta di Biandronno, dove si trova il polo regionale per i prodotti a incasso, con circa 2mila dipendenti, oltre alle funzioni di approvvigionamento e ricerca e sviluppo Emea. Questa la radiografia dell’oggi. Che cosa succederà domani o dopodomani, al momento attuale, non è dato sapere. E forse non è stato nemmeno deciso.

Il bianco tricolore

I numeri infine: il contributo di Whirlpool all’economia italiana è estremamente significativo e si estende a tutto il Paese. Impiega oltre 6mila persone in otto località, con stabilimenti, centri di ricerca e sviluppo, uffici amministrativi, centri logistici e di parti di ricambio e accessori. Le attività del Gruppo nel Paese generano un indotto di circa 1,2 miliardi di Euro all’anno, pari a oltre il 35% del valore totale annuale degli acquisti in Emea. Senza dimenticare che il consolidamento in una nuova sede regionale è un altro importante passo nella realizzazione del piano industriale, insieme agli investimenti già annunciati di oltre 500 milioni di euro in ricerca e sviluppo, in nuovi prodotti e processi in quattro anni; al rafforzamento del manifatturiero italiano e alla creazione di un polo strategico per la ricerca e sviluppo che attira oltre il 75% della spesa R&D per la regione Emea.

Headquarters di Whirlpool a Benton Harbor, Michigan
Headquarters di Whirlpool a Benton Harbor, Michigan













Articolo precedenteA Verbania The Best… for us, contest per le start-up innovative
Articolo successivoI limiti dell’Aim: c’è, ma si vede troppo poco






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui