Con Weerg Cnc e stampa 3D sono as a service! Segreti e strategie

di Marco de' Francesco ♦︎ Costruire un pezzo è semplice come acquistare da un e-commerce grazie alla piattaforma dell'azienda veneta. Basta caricare il modello 3D del prodotto, scegliere la tipologia di produzione (additiva o Cnc) e il materiale. Fra i clienti: Amazon, Leonardo, Disney, Cern, Ursus, Illy. E sull'intelligenza artificiale... Ne parliamo con il ceo e fondatore Matteo Rigamonti

Come possono le aziende manifatturiere ottenere componenti in tempi strettissimi e con un doppio controllo di qualità senza dover investire in costose strumentazioni? Una strada è quella del “manufacturing on demand”, che peraltro garantisce ulteriori vantaggi: ad esempio, quello di consentire di fabbricare beni solo quando è necessario e nelle quantità richieste, limando i costi di magazzino e della logistica, e concentrando le risorse nell’ideazione e nella progettazione. Una delle aziende attive in questo campo è Weerg, azienda di Scorzè (Venezia) guidata dal fondatore e presidente Matteo Rigamonti.

Rispetto alla concorrenza (Xometry, Hubs di Protolabs) Weerg non ha dato vita ad una rete di partner che materialmente realizzano il pezzo: la produzione si svolge nello stabilimento di 6mila metri quadrati sempre a Scorzè. Il processo inizia con l’invio, da parte dell’azienda cliente, di un progetto Cad sulla piattaforma Weerg.com; questo viene valutato da ingegneri esperti in Cad-Cam. Il cliente sceglie la data della consegna, tra tre giorni e due settimane. Quando il pezzo è pronto, viene ricontrollato dai tecnici di Weerg sotto il profilo della qualità.







L’azienda cliente può scegliere tra due tecnologie diverse (Cnc e stampa 3D) e tra 35 materiali diversi. Per l’una e per l’altra, Weerg si è attrezzata con le macchine più avanzate attualmente presenti sul mercato. Tra i 20mila clienti di Weerg, Amazon, Leonardo, Disney, il Cern, Ursus, Illy. Ne abbiamo parlato con Rigamonti.

D: Voi fate servizi di stampa 3D e lavorazioni Cnc per conto terzi. Come e quando è nata l’idea?

Matteo Rigamonti, ceo e Founder Weerg

R: Nel 1994 avevo fondato un’azienda di stampa 2D, la Pixartprinting, che è divenuta presto la tipografia online più rilevante del Paese. Quando l’ho venduta, nel 2016, aveva 500 dipendenti; ora, di proprietà di una multinazionale americana, ne ha più di mille ed è la prima società in Europa del suo genere. Ovviamente, in 20 anni avevo accumulato esperienza. Avevo deciso di intraprendere una nuova sfida, quella che avrebbe portato a fondare Weerg nel novembre del 2015, e sapevo che c’erano degli ostacoli da superare con la stampa 3D e le lavorazioni Cnc: la difficoltà di realizzare rapidi preventivi e i tempi di consegna del prodotto finito. Così ho pensato di dar vita ad una azienda che fornisse un servizio come quello che avrei voluto ricevere se fossi stato un cliente. Al tempo peraltro, vivevo in Francia; ma ho deciso di fondare la Weerg in Italia perché, benché spesso si dica il contrario, il nostro è un ottimo Paese se vuoi fare l’imprenditore.

D: Come funziona il tutto? C’è una piattaforma?

R: In buona sostanza, l’azienda cliente inserisce il modello 3D del prodotto (un file Cad in vari formati) sul sito-piattaforma Weerg.com. e indica il genere di lavoro che desidera venga eseguito (Cnc o stampa 3D) nonché il tipo di materiale. Infine sceglie il giorno di consegna; sotto questo profilo, per tempi brevi il servizio costa di più.

D: Di quali materiali stiamo parlando?

Prodotto dentale Weerg

R: Per il Cnc, acciaio, alluminio, bronzo, rame, ottone e anche plastica. Quanto all’acciaio, si può scegliere tra diversi tipi di inossidabile, il C45 (contenuto medio di carbonio), il 18 (una lega con nichel, cromo e molibdeno; ha ottime qualità meccaniche) e l’EN39 (sempre una lega con nichel, cromo e molibdeno, dotata di grande tenacia). Si può scegliere anche tra diversi tipi di alluminio, in base alle proprietà meccaniche desiderate. Quanto alla stampa 3D, si può optare tra nylon, polipropilene, resina, peek (materiale plastico ad elevate prestazioni) e Abs (acrilonitrile butadiene stirene, un materiale termoplastico amorfo).

D: Perché non la stampa 3D per i metalli? Oggi ci sono diverse tecnologie, si pensi alla Power Bed Fusion per costruire manufatti (in metallo) per l’industria layer dopo layer. Ci sono aziende importanti che realizzano macchine e celle robotizzate a questo fine, come Prima Additive.

R: A mio avviso, la tecnologia della stampa 3D per metallo non è matura; ci sono sempre problemi con le tolleranze, e spesso bisogna realizzare prototipi prima di dar vita ai pezzi.

D: È l’intelligenza artificiale a valutare il progetto da realizzare? È l’AI che definisce tempi e costi?

Alluminio anodizzato nero lucido

R: C’è un intervento solo parziale dell’AI nella valutazione del progetto. Qui conta invece moltissimo l’esperienza dei nostri esperti, che vedono le criticità che l’AI non scorge. Tutti i pezzi vengono valutati da tecnici; e anche se è “colpa” del cliente, che ha sbagliato qualcosa sotto il profilo strutturale, non si procede: non si realizzano componenti che poi non possono funzionare. Si parla con l’azienda cliente e, se necessario, si corregge insieme l’errore prima di produrre. Peraltro, la facilità d’uso del nostro sistema invoglia chiunque ad utilizzarlo, anche chi non possiede le dovute competenze tecniche. Quanto alla tempistica, la decide il cliente: tra i 3 e i 15 giorni per la consegna. Nel caso del Cnc, che può comportare difficoltà di realizzazione, in qualche caso il termine può slittare; questo non accade con la stampa 3D.

D: Chi realizza il lavoro? Avete dei partner?

R: Noi, si fa “tutto in casa”.  La nostra è una filosofia molto diversa da quella della concorrenza: loro in effetti delegano le attività a partner. In certi casi questi sono in Paesi diversi da quello dell’azienda cliente. Noi vogliamo avere il pieno controllo sulla produzione, che a mio avviso è più difficile da ottenere nel caso di una fabbrica diffusa per il mondo.

D: E come vi siete strutturati?

HP MJF 5210

R: Anzitutto abbiamo dato vita ad un front-end per assistere il cliente sotto il profilo progettuale. Peraltro, con diversi accorgimenti, si possono ridurre i costi e i tempi. Il team è composto da due operatori multilingue e quattro ingegneri competenti, dal momento che sono progettisti Cad-Cam. Quanto al Cnc, disponiamo di diverse macchine Hermle (società tedesca e uno dei principali produttori di fresatrici al mondo) in un contesto completamente robotizzato: tutte le operazioni di carico e di scarico sono automatizzate; la capacità produttiva (h24) è pari a fino 1.200 utensili in linea e gli errori umani sono quasi azzerati. In quest’area lavorano solo sei persone.  Quanto alla stampa 3D, disponiamo di 16 HP Multijet Fusion 5200 (una tecnologia in grado di controllare le proprietà di ogni singolo voxel – un valore su una griglia regolare in uno spazio tridimensionale – consentendo la realizzazione di pezzi che non possono essere realizzati con altri metodi). Noi siamo i secondi consumatori al mondo di polveri per queste macchine, che sono completamente automatizzate. Praticamente vanno da sole, e sono assistite da soli cinque tecnici. Abbiamo poi altre macchine con tecnologie come la Modellazione a deposizione fusa (Fdm), e la Stereolitografia (Sla); per queste operano altre dieci persone, perché i pezzi vanno rifiniti, ad esempio togliendo i supporti.

D: Quali sono i vantaggi per l’azienda cliente?

Operatore cnc Weerg

R: Anzitutto i tempi di consegna rapidi, che comportano, per i clienti, un veloce completamento dei progetti; in secondo luogo, l’utilizzo, nel Cnc, di macchine avanzatissime, che forniscono precisione e accuratezza; e nella stampa 3D, di materiali di alta qualità. Ancora, la possibilità di scegliere tra più tecnologie e più sostanze. Poi, la presenza dell’ingegnere personale Weerg, per ottenere il massimo valore dal progetto. Infine, i tempi di produzione brevi, e un rapporto qualità-prezzo a mio avviso molto buono. Ecco, sono tutte condizioni che l’azienda cliente non ha in casa e che fatica a reperire fuori.

D: Possiamo parlare di manufacturing on demand? Che futuro ha questa pratica industriale, secondo lei?

R: Sì, possiamo parlare di questo. Quanto al futuro, occorre fare delle precisazioni. Il mercato mondiale del Cnc è pari a migliaia di miliardi, per cui non c’è dubbio che il manufacturing on demand con le macchine a controllo numerico crescerà parecchio. Quanto invece alla stampa 3D, non è mai decollata. Stiamo parlando di un mercato pari a una cinquantina di miliardi a livello globale; inoltre, chi si occupa di stampa 3D, a quanto ne so, non se la sta passando molto bene. È un mercato che soffre, e le cause si conoscono: bassa capacità produttiva, alti costi, nonché la mentalità rigida degli ingegneri industriali. Con tutto il rispetto, mi viene in mente questo paragone: l’animale tenuto in gabbia per anni non scappa se spalanchi il cancello; l’ingegnere industriale, ugualmente, preferisce rimanere in quella che interpreta come una comfort zone.

D: Può citarmi i nomi di alcune aziende clienti e alcuni casi studio?

Operatore ed Weerg

R: Devo dire che si fatica molto a citare i nomi dei nostri 20mila clienti, perché questi ultimi non concedono facilmente autorizzazioni. Fra questi, comunque, Amazon, Leonardo, Illy, il Cern, Ursus, Disney. In quest’ultimo caso, si trattava di realizzare alcuni meccanismi per gli automi che popolano i parchi di divertimento. In realtà, facciamo anche pezzi per l’F35, il noto caccia americano. L’unica case history che posso citare è quella della Ursus, un’azienda italiana con oltre 50 anni di storia nel settore della metalmeccanica e dei componenti per biciclette.  durante la progettazione di un nuovo manubrio, la sfida per i progettisti di Ursus era quella di realizzare un sistema di aggancio che potesse innestarsi perfettamente su tutti i telai presenti in commercio. Così, il team di Ursus ha deciso di testare la tecnologia HP Multi Jet Fusion del Service Online Weerg. Ursus ha potuto ricevere in una decina giorni le poche migliaia di unità che le servivano per il progetto.

D: Quali sono gli obiettivi di fatturato e quali i pillar della crescita?    

R:  Il nostro fatturato attuale è sui 13 milioni di euro. L’anno scorso siamo cresciuti di circa il 37%, e puntiamo a fare meglio di così nell’anno in corso, con un balzo del 50%. Non è certo che accadrà, perché, come si è detto, se il Cnc cresce, la stampa 3D ancora soffre. Quanto alla strategia di crescita, è molto legata alla comunicazione: a nostro avviso, i grandi vantaggi della nostra offerta non sono ancora abbastanza noti. Avere una controparte che analizza i progetti è un vantaggio in sé; ma le aziende talvolta hanno poca consapevolezza di tutti gli utilizzi che un prodotto realizzato con i nostri metodi può avere. Sta a noi spiegare tutte queste cose.

(Ripubblicazione dell’articolo pubblicato il 23 marzo 2023)














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