Gruppo Volkswagen preme l’acceleratore sull’elettrico con i robot Fanuc e Abb

di Chiara Volontè ♦︎ Il costruttore automobilistico ha ordinato più di 2.200 automi per la conversione degli impianti di Emden, Hannover e Chattanooga

Produzione Volkswagen Passat robots in azione presso Emden

«A Emden e Chattanooga stiamo costruendo due dei siti produttivi più moderni nell’intera industria automobilistica per passare alla e-mobility. A tal fine stiamo investendo nelle tecnologie più all’avanguardia, come digitalizzazione e automazione, anche nella situazione attuale».

Commenta così Christian Vollmer, Membro del Consiglio di Amministrazione della marca Volkswagen con responsabilità per Produzione e Logistica, l’ordine di oltre 2.200 robot fatto dal Gruppo automobilistico per innovare le linee degli impianti dei due siti tedeschi di Emden e Hannover, e di quello statunitense di Chattanooga. Obiettivo dell’operazione: convertire i plant per la produzione di veicoli elettrici.







In particolare, Volkswagen ha ordinato al costruttore giapponese Fanuc oltre 1.400 robot, destinati agli stabilimenti produttivi di Chattanooga ed Emden; mentre Volkswagen Veicoli Commerciali ne ha ordinati altri 800 agli svizzero svedesi di Abb per la fabbrica di Hannover. I robot saranno utilizzati principalmente per la produzione della carrozzeria e l’assemblaggio delle batterie.

Al momento è in corso l’approntamento dei tre impianti per la produzione di veicoli elettrici in strutture all’avanguardia: dal 2022 la ID.4 sarà prodotta a Chattanooga ed Emden, mentre il modello anticipato dalla show car ID.Buzz uscirà dalle linee di Hannover.

«I lavori di conversione procedono secondo i piani – dichiara Josef Baumert, Membro del Consiglio di Amministrazione di Volkswagen Veicoli Commerciali con responsabilità per Produzione e Logistica – Con il lancio della ID.Buzz avremo completato l’ammodernamento dello stabilimento di Hannover, che porterà beneficio anche agli altri modelli prodotti qui».

Il Gruppo Volkswagen intende investire in totale 33 miliardi di euro entro il 2024, con l’obiettivo di diventare un riferimento a livello globale per la mobilità elettrica. Diversi miliardi di euro saranno destinati a questi tre impianti.














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