Venture capital, al via il fondo targato Azimut e Gellify per start-up software b2b

Il nuovo prodotto, pensato per contribuire alla crescita tecnologica delle aziende italiane, ha una durata di 7 anni e un obiettivo di raccolta di 50 milioni di euro

Azimut, società indipendente di gestione del risparmio in Italia, rafforza la sua presenza nel venture capital e amplia l’offerta dedicata agli investimenti alternativi lanciando il fondo Azimut Digitech Fund dedicato all’investimento in start-up software business-to-business (B2B).

Il nuovo prodotto di investimento è realizzato in partnership con Gellify Group, piattaforma di innovazione che connette le startup B2B ad alto contenuto tecnologico con le aziende tradizionali per innovare i loro processi, prodotti e modelli di business, e con cui Azimut collabora per approfondire le dinamiche di un settore in forte crescita come quello del venture capital focalizzato sulle soluzioni tecnologiche per le imprese.







«Ancora una volta siamo precursori negli investimenti in economia reale – commenta Pietro Giuliani, Presidente di Azimut Holding – e grazie alla collaborazione con Gellify Group presentiamo un prodotto assolutamente innovativo ed unico sul mercato, che rappresenta per i nostri clienti un’ulteriore opportunità di diversificazione e di rendimento del proprio portafoglio nel medio-lungo periodo con impatti diretti e tangibili sulle startup e sulle aziende in cui andrà ad investire. In linea con l’obiettivo di contribuire ad alimentare quel circolo virtuoso tra risparmio privato e imprese oggi più che mai indispensabile per il rilancio dell’economia del Paese».

Azimut Digitech Fund è un fondo alternativo di tipo chiuso che investe in una asset class non ancora presidiata, quella delle startup software B2B, contribuendo al supporto e alla crescita tecnologica dell’ecosistema aziendale italiano. Il fondo è riservato a investitori professionali e HNWI, individui con un elevato patrimonio, ha una durata di 7 anni e un obiettivo di raccolta di 50 milioni di euro. Il fondo è istituito e gestito da Azimut Libera Impresa SGR e, per l’attività di supporto nello scouting, nel monitoraggio e nelle fasi di negoziazione degli investimenti, si avvale della consulenza esclusiva dei fondatori di Gellify Group, Fabio Nalucci, Michele Giordani, Gianluigi Martina e della loro ampia conoscenza del settore di riferimento con un passato di exit di successo nell’ambito del software B2B.

«Siamo molto orgogliosi di poter supportare un partner come Azimut nella gestione e nell’advisory di Azimut Digitech Fund – dichiara Fabio Nalucci, ceo e Founder di Gellify Group – Il lancio di questo fondo avviene in un momento storico in cui le caratteristiche delle piattaforme SaaS, ovvero modelli di business a canoni ricorrenti e marginalità elevata data la loro tipica struttura di costo, le rendono target di investimento con interessanti potenzialità nel panorama attuale e futuro».

Azimut Digitech Fund investe in strumenti finanziari emessi principalmente da startup e PMI innovative italiane che sviluppano Software-as-a-Service (SaaS) spesso a canoni ricorrenti, attive prevalentemente in quattro diversi verticali tecnologici che rappresentano l’attuale frontiera tecnologica dell’innovazione e i maggiori trend di investimento futuri:

  • Intelligenza Artificiale (Machine Learning, Deep Learning, Cognitive)
  • Internet of Things e Industria 4.0 (4th Industrial Revolution, Industrial IoT, Digital Factory, Smart Manufacturing)
  • Cybersecurity
  • Blockchain (firma elettronica avanzata, Smart Contracts, Distributed Ledger)

Il capitale sarà investito equilibrando il rischio e la remunerazione ed il portafoglio verrà ripartito tra startup in diverse fasi di crescita: dalle prime fasi, al market ready e alle scale-up. Il venture capital B2B è un segmento molto resiliente grazie al fatto che la valutazione delle startup è basata sul reale valore della tecnologia e sull’effettiva efficacia del prodotto, che si riflette sulla redditività della start-up e che si basa su contratti a lungo termine con entrate ricorrenti.














Articolo precedentePfu (Fujitsu): la fabbrica del futuro è smart e al 100% digitale
Articolo successivoFactory Insights as a Service: la soluzione cloud chiavi in mano targata Ptc, Rockwell e Microsoft






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui