Vecchio (Anie): “Il mercato dei visori sta al cuore di fabbriche 4.0 e intelligenza artificiale

 di Luigi dell’ Olio ♦ “L’ Italia è un Paese all’avanguardia non solo sul fronte dei produttori, ma anche dei system integrator e della distribuzione “.  A SPS IPC Drives annunciata la costituzione di un nuovo gruppo di lavoro tra AIdAM e ANIE: obiettivo rafforzare l’azione della filiera nazionale dei sistemi di visione. Per il settore crescita a due cifre nel primo trimestre 2018. Tutte le altre iniziative delle associazioni in fiera.

Il mercato dei sistemi e dei sensori di visione sta vivendo una nuova primavera grazie allo sviluppo dell’industria 4.0, nella quale svolge un ruolo decisivo per i numerosi benefici che garantisce soprattutto nel contesto del manufacturing. Basti pensare alle combinazioni di hardware e software per fornire una guida operativa ai dispositivi nell’esecuzione delle loro funzioni, attraverso la cattura e la successiva elaborazione delle immagini. È in questo contesto che AIdAM (Associazione italiana di automazione meccatronica) e Anie Automazione (associazione che, all’interno della Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche di Confindustria, rappresenta le aziende attive in settori che vanno dall’automazione di processo agli azionamenti elettrici, dalle componenti e tecnologie per la misura e il controllo alla meccatronica, al software industriale) hanno deciso di creare un gruppo di lavoro per mettere a confronto tutti gli attori di una filiera in cui l’Italia esprime livelli di eccellenza a livello mondiale.







«L’Italia è un Paese all’avanguardia non solo sul fronte dei produttori, ma anche dei system integrator e della distribuzione. Così abbiamo deciso di far parlare le varie categorie del settore affinché possano svilupparsi forme crescenti di interazione e il settore possa parlare con una voce sola con le istituzioni», racconta Marco Vecchio, segretario generale di Anie Automazione, Anie Energia. La nuova realtà viene annunciata ufficialmente a SPS IPC Drives Italia, fiera in corso di svolgimento a Parma (22-24 maggio 2018), con circa 800 espositori presenti (il 10% in più dello scorso anno). «Un’occasione per ampliare gli spazi dell’attività di divulgazione di questa importante tecnologia che è tra quelle ritenute abilitanti per lo smart manufacturing», aggiunge Vecchio. Con lui abbiamo parlato sia della nuova realtà, che del mercato relativo ai sistemi di visione e del posizionamento italiano all’interno del mercato mondiale.

 

Marco Vecchio
Marco Vecchio, segretario generale di Anie Automazione, Anie Energia

 

D. La domanda che viene spontanea è: c’era proprio bisogno di un’altra associazione di rappresentanza del mondo imprenditoriale?

R.«Sono convinto che lei non sia l’unico a essersi posto questo quesito. Le rispondo che non siamo una nuova associazione. Semplicemente abbiamo avvertito la necessità di costituire un gruppo che tenga assieme produttori, distributori e integratori che operano sulla filiera dei sistemi di visione. Si tratta di uno strumento di confronto per creare nuove opportunità di crescita per tutti. Consideri che i sistemi di visione sono da sempre in orbita associativa. Distributori, system integrator e produttori insistono sul medesimo mercato, ma è sempre stato difficile farli parlare tra loro: da qui l’idea di creare un gruppo che si pone come un ponte per il dialogo».

D. Allora le chiedo perché non si è creato prima questo ponte? A cosa è dovuta la svolta?

R.«Il vero stimolo è arrivato dal piano Industria 4.0. I sistemi di visione esistono da tanti anni, ma oggi sono tornati al centro della scena perché si tratta di tecnologie abilitanti per il passaggio verso l’impresa in ottica 4.0. Si tratta infatti di sensori evoluti che forniscono immagini, quindi dati. Il mercato è sempre più vorace di dati, quindi i sistemi visione sono tornati alla ribalta. Anche al di fuori del sistema manifatturiero, i visori forniscono applicazioni di grandissima attualità: basti pensare all’ambito dell’auto che si guida da sola, al deep learning e al machine learning. Ci tengo a precisare una cosa: non si tratta di un gruppo che nasce per studiare il mercato, ma per favorire il confronto tra operatori e la divulgazione al mercato. Il 19 luglio del 2019 terremo un forum di settore a Bologna, nel quale metteremo in mostra a livello mondiale l’evoluzione di questo segmento di mercato.»

D.Quali sono i numeri di questa filiera?

R. «In Italia ci sono una quarantina di aziende strutturate che hanno soluzioni per la manifattura, poi il settore si frammenta se si considerano tutte le micro imprese che operano anche al di fuori dell’industria per esempio nell’ambito della sicurezza».

D.In cosa consiste la collaborazione tra Anie automazione e Sps, Ic Drives Italia, manifestazione fieristica che si svolgerà a Parma dal 22 al 24 maggio prossimi?

R.«Siamo founding partner dell’evento. Già otto anni fa, preso atto del fallimento di manifestazioni italiane di settore, abbiamo iniziato a dialogare con Messe Frankfurt, trovando da subito un soggetto molto attento alle esigenze del mercato. Quindi collaboriamo con loro dalla prima edizione di Sps: siamo cresciuti assieme. Si tratta di un partner importante che ha aiutato il settore – non dimentichiamo che l’Italia è il secondo mercato manifatturiero europeo – a mantenersi competitivo».

 

Copertina Osservatorio 2018
La copertina del rapporto pesentato a SPS

 

D.Cosa presentate a Sps?

R. «Operiamo lungo tre direttrici. Nel padiglione 5 abbiamo lo stand generale di tutta la federazione: quindi non solo automazione, ma anche settori come cavi e connettori di elettronica, così come la parte di microelettronica come i semiconduttori. Al padiglione 7 proponiamo lo sportello informativo sul Piano Impresa 4.0. Infatti già da diversi mesi Anie Automazione fa consulenza non tanto agli associati, ma ai loro clienti. Fin qui abbiamo fornito 250 consulenze. Grazie a un accordo con Imq, inoltre, possiamo rilasciare un attestato di conformità come richiesto dal Piano quando si ricorre allo strumento dell’iperammortamento per investimenti superiori ai 500mila euro.

 

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Le aree tematiche di SPS IPC Drives Italia 2018

Nella parte della fiera denominata Digital District (novità di questa edizione con un padiglione interamente dedicato all’avvicinamento tra i mondi It e Ot, con le installazioni di casi reali presenti sul mercato, demo realizzate tra la collaborazione di player digital e dell’automazione focalizzate su digital, cyber security, software e cloud, ndr) c’è uno stand curato dal gruppo del software industriale che è stato costituito circa un anno fa. Lì presenteremo il nostro libro bianco: tre interventi, uno al giorno per spiegare gruppo. Poi è prevista un’iniziativa ludica: una passeggiata tra stand del nostro gruppo per ricevere un gadget alla fine.

Inoltre il gruppo propone un ricco programma di workshop nell’arena dedicata a dibattiti sulle nuove tecnologie. In fiera vengono inoltre presentati i dati del settore e il nuovo Osservatorio 2018 dell’Automazione. Il documento, in formato digitale, contiene le testimonianze dei principali attori del mondo dell’automazione, un corposo inserto con i dati del settore e un focus dedicato quest’anno alla Formazione 4.0.»

 

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D. Come sta andando il settore?

R.«Nel 2016 abbiamo ritrovato i livelli del precrisi a livello di giro d’affari e nel 2017 vi è stato un balzo del 13,5%, a raggiungere livelli di mercato nazionale che non si erano mai visti in precedenza. Il piano Calenda ha sicuramente dato un contributo in tal senso, ma da solo non spiega il buon andamento del settore. Anche il 2018 è iniziato bene, con il primo trimestre che evidenzia una crescita in doppia cifra percentuale».

D. Quali sono invece i numeri di Anie Automazione?

R.«All’associazione aderiscono 110 aziende, che rappresentano circa il 90% del mercato dell’automazione in Italia. Il settore vale circa 5 miliardi di fatturato tra factory e parte di processo».

D.Su che cosa sta lavorando Anie automazione in questo momento?

R.«Uno dei focus è sul software industriale legato soprattutto al processo di digitalizzazione che sta coinvolgendo le aziende italiane. Poi abbiamo un gruppo molto attivo che si occupa di un settore tradizionale, ma sempre attuale come la meccatronica. A questo le segnalo che il 26 settembre prossimo, al Cnh Village di Torino, ci sarà il Forum della meccatronica. Poi abbiamo il gruppo telecontrollo, ma in questo caso usciamo da manifatturiera e parliamo di automazione delle reti. Stiamo lavorando molto sul tema dell’acqua, avendo avviato un dialogo proficuo con l’authority sull’importanza dell’automazione».

D. Chiudiamo con una domanda sulla politica: cosa vi aspettate dal prossimo Governo?

R.«Siamo contenti di quello che è successo ultimi anni. Col Piano Calenda si è tornato a parlare di manifattura, siamo un Paese con un settore industriale importante. Vorremmo che si continuasse su questa linea. Lo strumento ha funzionato, può anche essere cambiato, ma è importante che rimanga acceso il focus sul settore manifatturiero.»














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