L’IA al centro di Sps 2024? Sì, perché «non è una tendenza a breve respiro». Parola di Donald Wich

di Barbara Weisz ♦︎ L'amministratore delegato di Messe Frankfurt Italia non ha dubbi sul successo dell'IA. Per questo l'edizione 2024 della fiera dell'automazione ruoterà attorno al tema. E non solo dal punto di vista tecnologico. Si parlerà anche degli aspetti legati al sociale e alla sostenibilità ambientale. Aumentano le adesioni alla manifestazione (+6%) e il fatturato, tornato ai livelli pre-covid

Il 2023 «è andato molto bene, abbiamo raggiunto i livelli pre Covid in termini di fatturato e li abbiamo superati in termini di utile». E per il 2024 «prevediamo un’ulteriore crescita, moderata ma sicuramente una crescita». Donald Wich, amministratore delegato di Messe Frankfurt Italia, intervistato da Industria Italiana, anticipa le aspettative della società che gestisce Sps Italia, l’appuntamento fieristico di riferimento per il settore dell’automazione industriale. Anche in vista dell’appuntamento di Parma, dal 28 al 30 maggio 2024, i numeri sono positivi: «al momento siamo a +6% in termini di adesioni», prosegue. Del resto, a livello di gruppo le attese sono per «un nuovo record di fatturato complessivo».

In generale, il settore fieristico si è lasciato alle spalle gli anni difficili della pandemia, grazie soprattutto alla forte spinta che arriva dagli Stati Uniti e al ritorno della Cina, che ha impiegato più tempo a normalizzarsi dopo il Covid. I dati macroeconomici rappresentano senz’altro un contesto sfidante, ma non necessariamente preoccupante. È vero che la Germania a livello macroeconomico è in sofferenza (ha chiuso il 2023 in recessione), ma per contro ci sono mercati altamente effervescenti, a partire dagli Stati Uniti.







Sul mercato italiano continua la partnership con Anie Automazione. I trend tecnologici e di mercato sono in linea con quelli del gruppo, che punta sulla sostenibilità (significa gestione in chiave green degli eventi), e sulle tecnologie all’avanguardia. Protagonista a Parma, come è facile immaginare, sarà l’intelligenza artificiale, sia a livello di novità di prodotto presentate dagli espositori, sia in termini di eventi: «approfondiremo anche gli aspetti legati al sociale, alla sostenibilità ambientale, parleremo di tutti i settori nei quali l’intelligenza artificiale potrà dare il suo contributo». Ci saranno nuovi appuntamenti dedicati all’education e alle scuole, una parte «sempre più importante della fiera».

Infine, al di fuori di Sps Italia ci sono iniziative in cantiere che riguardano anche gli altri business. «Può darsi che già nel 2024, o al più tardi nel 2025, vedremo la nascita di qualche altro progetto al di fuori dell’automazione industriale», sottolinea Wich. Partiamo però dall’appuntamento di Parma.

D: In vista di Sps Italia 2024, qual è il messaggio chiave che vuole dare alle imprese espositrici e ai visitatori?

Donald Wich, ad Messe Frankfurt Italia

R: Da un lato è un messaggio di continuità. Siamo alla 12esima edizione, come sottolineato anche dalle aziende l’appuntamento di Parma è diventato un elemento di stabilità della community industriale in Italia. Sps Italia è il momento il ritrovo per scambiare informazioni, aprire a contatti nuovi, aggiornarsi sulle tendenze tecnologiche del momento e anche per entrare nell’ambito sociale e di formazione. Penso per esempio all’incontro con gli studenti e le scuole, sta diventando sempre più un momento importante della fiera.

Dall’altro lato, Sps Italia è un appuntamento espositivo in continua evoluzione, il settore dell’automazione industriale è uno dei più dinamici in assoluto, questa effervescenza delle aziende si ritrova poi in fiera, sia dal punto di vista espositivo sia per quanto riguarda le iniziative e gli eventi. Quindi, diciamo che Sps continua ad essere un prodotto ad alto gradimento, sicuramente per l’edizione che verrà ma ci auguriamo anche per le prossime.

D: Quale ritiene che sia la novità di maggior rilievo di questa edizione 2024?

R: La novità tecnologica è l’intelligenza artificiale: era in realtà già presente negli anni passati, ma quest’anno verrà declinata in modo più importante, sia dalle imprese che presenteranno le proprie soluzioni basate sull’IA in ambito industriale, sia nel corso dei convegni che organizzeremo come gestori della fiera, in cui l’intelligenza artificiale avrà un ruolo determinante.

D: In questo momento tutti parlano di intelligenza artificiale. È stata anche uno dei temi centrali del vertice del World Economic Forum di Davos. Nel position paper che avete presentato lo scorso anno fra gli errori da evitare segnalavate quello di non farsi guidare dalle tendenze. Non ritiene che ci sia questo rischio con l’intelligenza artificiale?

Il metaverso non ha fatto faville e l’interesse è scemato. Secondo Wich, però, tornerà d’attualità. Sull’IA invece non ha dubbi e ritiene che non è una semplice tendenza momentanea

R: Le novità sono sempre rischiose, anche perché la loro sostenibilità nell’arco del tempo è tutta da dimostrare. Come il metaverso: l’anno scorso ha avuto un boom, ora si sta ridimensionando. Sicuramente anche il metaverso tornerà d’attualità, in maniera più pragmatica e declinato su soluzioni maggiormente pratiche rispetto al passato. Sull’IA, invece, metterei la mano sul fuoco: non è solo una tendenza a breve respiro. È una tecnologia molto trasversale, non riguarda solo il settore industriale, va ad abbracciare anche ambiti del quotidiano, con soluzioni caratterizzate da un contesto altamente evolutivo, per cui vedremo continue novità.

A Parma declineremo l’argomento non solo dal punto di vista tecnologico, approfondiremo anche gli aspetti legati al sociale, alla sostenibilità ambientale, parleremo di tutti i settori nei quali l’intelligenza artificiale potrà dare il suo contributo. Quindi, parleremo dell’IA in termini di progettazione, piuttosto che di manutenzione predittiva in ambito tecnico, ma anche in modo più trasversale.

D: Passiamo al contesto economico, il 2023 ha visto la crescita in rallentamento, la situazione geopolitica è delicata, la produzione industriale ha segnato dati negativi. Sono buoni i numeri del settore dell’automazione, ma i dati presentati da Anie indicano un sentiment delle imprese negativo per il primo trimestre dell’anno. È più ottimista o più preoccupato?

R: Siamo ottimisti per natura. In effetti i dati confermano come i paesi UE siano in una fase di stagnazione. La Germania, che è il mercato più importante dal punto di vista dimensionale in Europa, è in recessione. Ci sono invece altri mercati, come gli Usa, estremamente dinamici, anche il Middle East, l’Arabia Saudita in primis, sta tirando moltissimo. Quindi, un quadro molto differenziato, a seconda dei settori e dell’area geografica.

I dati di preconsuntivo 2023 rilevati da ANIE Automazione sono positivi (+12%) sebbene si rilevi una crescita più contenuta del fatturato rispetto al 2022.

Per quanto riguarda invece i diversi segmenti produttivi, il settore dell’automazione sembra molto resiliente e vivace. I dati 2023 sono estremamente positivi, con una crescita a doppia cifra che nessuno poteva immaginare a inizio anno. Apparentemente ci sarà un rallentamento nei primi mesi del 2024, però le prospettive per l’anno completo sono del tutto incoraggianti. Forse non ci sarà una crescita a doppia cifra, ma un incremento dovrebbe esserci sicuramente.

D: Riscontrate questa maggior prudenza da parte delle aziende nell’approcciare il 2024 anche nell’ambito delle altre fiere e iniziative di Messe Frankfurt?

R: Sicuramente il periodo del Covid ha influenzato le decisioni delle aziende a lungo termine, e in alcuni settori subiamo ancora una certa resistenza all’investimento fieristico. Lo vediamo in particolare nelle esposizioni legate a settori che hanno ancora difficoltà a recuperare le posizioni pre Covid. E’ molto meno evidente nei mercati in questo momento più forti, ovvero gli Stati Uniti, il Middle East, ma anche la stessa Cina, che sta tornando a regime per quanto riguarda il settore fieristico. C’è una stretta correlazione fra l’andamento del mercato di appartenenza e le decisioni fieristiche delle aziende.

D: Come è andato il 2023 per Messe Frankfurt Italia e quali sono le previsioni per il 2024?

Nel 2023 il fatturato di Sps Italia è tornato ai livelli pre Covid. Per l’edizione 2024 ci si aspetta una crescita, seppure modesta.

R: È andato molto bene, abbiamo raggiunto i livelli pre Covid in termini di fatturato e li abbiamo superati in termini di utile. Per il 2024 prevediamo un’ulteriore crescita, moderata ma sicuramente una crescita, quindi siamo soddisfatti di come sta andando l’Italia. Parlando del gruppo Messe Frankfurt, le filiali estere nella maggior parte dei casi hanno a loro volta superato i risultati pre Covid. A Francoforte (dove c’è la sede centrale, di proprietà dell’ente fieristico, ndr) contiamo di recuperare le posizioni al più tardi nel 2024. Anno che a livello di gruppo dovrebbe registrare un nuovo record di fatturato complessivo. Quindi, anche per il gruppo nel suo complesso, le prospettive sono molte buone.

D: Possiamo dire qualcosa sui progetti che avete, sia su Sps sia sulle altre vostre attività in Italia?

R: Sps per il settore automazione è un po’ il focus della nostra attività sul mercato italiano. Il nostro obiettivo è consolidare ed espandere ulteriormente l’attività. Stiamo guardando anche ad altri settori tradizionali, per valutare se implementarli in Italia, ci sono alcune iniziative allo studio. Può darsi che già nel 2024, o al più tardi nel 2025, vedremo la nascita di qualche altro progetto al di fuori dell’automazione industriale.

D: Avete già primi dati su Sps Italia 2024?

R: Ci aspettiamo ulteriore crescita rispetto al 2023. Anno su anno, al momento siamo a +6% in termini di adesioni. Per quanto riguarda i visitatori è ancora presto per fare ipotesi, ma siamo ottimisti su entrambi i fronti, per poter raggiungere o superare il risultato del 2023. (800 espositori, 38mila 713 visitatori, più di 130 convegni e tavole rotonde).

Qualche dato su Messe Frankfurt

Wolfgang Marzin, presidente e ceo di Messe Frankfurt

Fra le fiere più antiche del mondo (con oltre 800 anni di storia), il gruppo fieristico guidato da Wolfgang Marzin nel 2023 ha organizzato circa 340 esposizioni a livello internazionale e circa 220 eventi nella sede di Francoforte. Alle fiere hanno partecipato oltre 84mila espositori e circa 4 milioni di visitatori, con un tasso di internazionalità, rispettivamente, dell’81% e del 54%. Fatturato di gruppo stimato a oltre 600 milioni di euro, mentre per il 2024 l’obiettivo è raggiungere o superare i 736 milioni di euro del 2019, anno record. Fra gli investimenti previsti, oltre alla continua crescita dimensionale e internazionale, tecnologie e gestione sostenibile degli eventi, nuovi servizi di marketing B2B basati sui dati.

Fra le manifestazioni di maggior rilievo, oltre a Sps (l’appuntamento europeo è a Norimberga), Automechanika, Ambiente, Light+Building, Ish.
La filiale italiana è attiva in diversi settori: beni di consumo, tessile, mobilità e logistica, sicurezza, tecnologie per l’industria alimentare, l’edilizia, gli eventi e l’intrattenimento, tecnologie ambientali, elettronica e automazione. Fra gli eventi nel nostro Paese, Italian Machine Vision Forum, mostra convegno sui sistemi di visione e Forum Industria Digitale, entrambi promossi da Anie Automazione e organizzati da Messe Frankfurt Italia.














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