Università di Bologna e Atos Italia insieme per nuovi progetti su Ia, quantum computing e cybersecurity

Al centro dell'accordo ci sono la ricerca, il trasferimento tecnologico, il sostegno all’imprenditorialità e la formazione

Uno scatto della firma dell'accordo fra l'Università di Bologna e Atos Italia

L’Università di Bologna e Atos Italia hanno firmato un accordo di collaborazione quinquennale per dare il via allo sviluppo congiunto di progetti di valore strategico nell’ambito di iniziative di valenza locale (gemello digitale di Bologna), nazionale (Pnrr) ed europeo (Digital Europe).

L’obiettivo dell’intesa è promuovere l’attivazione di percorsi che coinvolgano l’azienda e tutte le strutture, i dipartimenti, le fondazioni, le società e le associazioni partecipate dall’Università di Bologna. Al centro dell’accordo ci sono la ricerca, il trasferimento tecnologico, il sostegno all’imprenditorialità e la formazione sui settori dell’Intelligenza Artificiale, dell’High Performance e del Quantum Computing, della CyberSecurity e del Cloud Europeo, con particolare attenzione all’iniziativa europea di Gaia-X: tematiche di frontiera sulle quali i due enti si propongono di intensificare le opportunità di partenariato tra esperienze aziendali e accademiche, tra cui dottorati di ricerca, borse di studio, Commissioned Research, Fellowships.







La collaborazione intende inoltre approfondire progettualità da sviluppare congiuntamente, ed eventualmente con soggetti terzi, nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e, in particolare, nel contesto del nuovo Tecnopolo di Bologna, presso la ex Manifattura Tabacchi.

La partnership prevede infine l’attivazione di sinergie tra le strutture di Job Placement dell’Ateneo e le funzioni Hr di Atos, nell’ottica di un sempre maggior interscambio di competenze e di valorizzazione dei percorsi formativi degli studenti dell’Ateneo, in Italia e all’estero.

«Lo sviluppo della ricerca nel settore dell’Intelligenza Artificiale, dell’High Performance Computing e del Quantum Computing, e tutte le tematiche relative alla CyberSecurity costituiscono un tema di grande attualità e importanza per l’Università di Bologna, ma anche per la società tutta in un momento di rilevante transizione digitale. Le soluzioni digitali infatti devono mettere le persone al primo posto e promuovere società aperte e democratiche, che consentano un’economia dinamica e sostenibile, per contribuire a combattere i cambiamenti climatici e a realizzare la transizione verde. Sono certo che questa collaborazione porterà a innumerevoli sviluppi», spiega il rettore Giovanni Molari.

«Tecnologia informatica e innovazione digitale sono pilastri nei programmi di sviluppo sostenibile dell’Europa, per questo le opportunità di incontro e contaminazione tra aziende, ricerca e accademia sono il terreno dove sperimentiamo il futuro delle nostre economie e società. Con l’accordo che annunciamo oggi siamo orgogliosi di consolidare l’impegno di Atos in un territorio che rappresenta in tutto il continente un modello di innovazione e di sperimentazione: così, tra progetti di grande ambizione, germogliano gli obiettivi della sovranità digitale e della trasformazione tecnologica italiani ed europei», commenta Giuseppe Di Franco, ceo di Atos Italia.














Articolo precedenteMarposs punta al mezzo miliardo di fatturato. Con IIoT, acquisizioni, digitale
Articolo successivoIpcei sull’idrogeno: l’Ue destina un miliardo per l’Italia. Finanziate Ansaldo, Fincantieri, Iveco Italia, Alstom Ferroviaria, Enel e De Nora/Snam






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui