Ucimu Academy migliora la sua struttura e si dota di un comitato di indirizzo

È costituito da imprenditori del settore, fra cui Patrizia Ghiringhelli (Ghiringhelli), Riccardo Rosa (Rosa Ermando) e Giuseppe Sceusi (Marposs Italia)

Barbara Colombo, presidente di Ucimu-Sistemi per produrre

A un anno dalla sua nascita, Ucimu Academy potenzia la sua struttura e si dota di un comitato di indirizzo, costituito da imprenditori del settore, composto da Patrizia Ghiringhelli (Ghiringhelli), Riccardo Rosa (Rosa Ermando) e Giuseppe Sceusi (Marposs Italia).

Questi imprenditori saranno impegnati nella definizione di un quadro chiaro delle esigenze delle imprese del settore in merito alle figure professionali più ricercate e alle competenze che i giovani devono possedere per poter operare nelle aziende del comparto.







L’attività di raccolta e organizzazione delle informazioni permetterà a Ucimu Academy di meglio rappresentare le esigenze delle imprese della macchina utensile, e più in generale della meccanica, presso gli interlocutori del mondo dell’istruzione e della formazione con cui il dialogo ed il confronto è attivo già da tempo secondo differenti modalità tra cui la partecipazione diretta di Fondazione Ucimu negli istituti tecnici e Its.

In particolare Fondazione Ucimu è presente nei Consigli di indirizzo e nei Comitati tecnico scientifici di numerosi istituti tecnici e Its, distribuiti nelle aree del paese a maggior concentrazione di imprese meccaniche.

Il Comitato di Ucimu Academy appena costituito opererà come un vero e proprio gruppo di lavoro impegnato sul campo per permettere alla Fondazione Ucimu – sulla base della conoscenza acquisita – di dare suggerimenti e indicazioni precise e orientare in modo più puntuale il percorso formativo degli istituti nei quali è presente.

«La carenza di personale preparato capace di operare su macchine di ultima generazione, digitali e interconnesse, e in contesti altamente complessi come sono le aziende di oggi, è un problema sempre più diffuso tra le imprese del settore», commenta Barbara Colombo, presidente di Ucimu e di Fondazione Ucimu. «Sebbene Industria 4.0 e la transizione digitale abbiano acceso un faro sul nostro settore incrementando il suo appeal presso i giovani e le famiglie, che sempre più spesso considerano il nostro comparto come interessante prospettiva di occupazione, il mismatch tra domanda e offerta di lavoro resta ancora molto, troppo, ampio. Abbiamo grande difficoltà nel trovare collaboratori preparati da inserire sia tra le fila dei blue collars che dei white collars. E la transizione in chiave 4.0 complica le cose perché impone standard di conoscenza e competenze sempre più articolate e trasversali. L’attivazione di questo Comitato di imprenditori risponde all’esigenza di raccogliere indicazioni molto operative che possono contribuire a rendere sempre più aderenti alla realtà del mondo del lavoro i contenuti oggetto di studio degli istituti superiori e post diploma ove si formano oggi i giovani che saranno poi i dipendenti di domani delle nostre aziende».














Articolo precedenteLu-Ve salva Acc ma… Oggi finisce la filiera italiana del compressore per frigoriferi!
Articolo successivoScapigliato sceglie l’IoT di Zerynth per ottimizzare il trattamento dei rifiuti






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui