Transizione green: Schneider Electric riduce del 27% le emissioni CO2 della supply chain

Il 63% del packaging dei prodotti del Gruppo non utilizza plastiche monouso e viene realizzato con cartone riciclato

In Italia Schneider Electric si è presa degli impegni sui tre assi del volontariato aziendale in ambito ambientale, in ambito sociale e nella formazione delle nuove generazioni

Le performance del programma Schneider Sustainability Impact per il 2023 hanno superato le attese, con un punteggio di 6,13 punti su 10 che è anche maggiore dell’obiettivo di 6 su 10 fissato per la fine dell’anno appena trascorso; un anno in cui Schneider Electric ha anche ottenuto posizioni di vertice anche in diversi rating indipendenti relativi a performance ambientali, sociali e di governance (Esg). Nel 2023, che è stato il terzo anno del programma Schneider Sustainability Impact – che copre l’arco di tempo 2021/2025 – le soluzioni di Schneider Electric per l’elettrificazione, la digitalizzazione e l’automazione hanno continuato a ridurre le emissioni di anidride carbonica dei clienti, contribuendo a evitare e risparmiare ben 112 milioni di tonnellate di CO2. Grandi passi avanti si sono fatti anche nella trasformazione della supply chain di Schneider Electric. Le emissioni prodotte dai 1.000 fornitori del gruppo più importanti, coinvolti in un programma dedicato, si sono ridotte del 27 %, con un significativo incremento rispetto al 10% ottenuto nel 2022; il 21% dei partner più strategici della supply chain hanno raggiunto gli standard di Schneider Electric relativi alle condizioni di lavoro. Lo sforzo di agire in modo responsabile rispetto alle risorse ha fatto sì che oggi il 63% del packaging dei prodotti Schneider Electric non utilizzi plastiche monouso e sia realizzato con cartone riciclato. Si è andati avanti in modo spedito anche con le iniziative di lunga data dedicate a chiudere il gap di accesso all’energia, che ad oggi hanno consentito a 46 milioni e mezzo di persone nel mondo di disporre di energia elettrica pulita e affidabile; inoltre, più di 578.000 persone sono state coinvolte in percorsi di formazione per rispondere ai futuri bisogni energetici delle loro comunità.

«Il nostro approccio olistico alla sostenibilità assicura che tutti gli aspetti ESG siano parte integrante di strategie e operatività. Siamo particolarmente attenti all’impatto che abbiamo su tutto il nostro ecosistema e a ciò che lasceremo: per questo siamo determinati ad accelerare il nostro programma di sostenibilità in questo suo penultimo anno, coinvolgendo tutti per avere un effetto positivo che sia duraturo» ha commentato Agustin Lopez Diaz, chief sustainability and customer satisfaction & quality officer di Schneider Electric.







Sul fronte dei rating Esg esterni, Schneider ha mantenuto per il tredicesimo anno consecutivo la sua posizione tra i leader della sostenibilità nel Dow Jones Sustainability Index e nella lista Corporate Knights Global 100 Most Sustainable Corporations in the World; inoltre ha ottenuto punteggi elevati da Moody’s Analytics, Cdp da EcoVadis con una medaglia di Platino. A sottolineare l’impegno di Schneider Electric per unire performance e sostenibilità, tutti questi risultati e riconoscimenti sono presi in considerazione nel piano di incentivi economici di breve e lungo periodo rivolti al personale.

Gli obiettivi di sostenibilità locali in Italia

All’interno del programma Schneider Sustainability Impact 2021-2025 è stato inserita per la prima volta la richiesta che tutti i paesi in cui Schneider Electric opera fissassero anche degli obiettivi di sostenibilità locale. In Italia Schneider Electric si è presa degli impegni sui tre assi del volontariato aziendale in ambito ambientale, in ambito sociale e nella formazione delle nuove generazioni. L’attività di volontariato aziendale , supportata da Schneider anche attraverso la possibilità di dedicare otto ore retribuite a questo scopo, ha coinvolto nei tre anni 2021-2023 ben 2.187 dipendenti in 72 diversi eventi organizzati dalle varie sedi di Schneider sul territorio, a favore di 17 diverse onlus. La formazione delle nuove generazioni è perseguita attraverso un’articolata attività di collaborazione con le scuole superiori ad indirizzo tecnico (Pcto, tirocini formativi) e i centri di formazione professionale, frutto di un percorso più che ventennale, oltre che di partnership e progetti con il mondo universitario e con gli Its (Istituti tecnici superiori). Nel periodo 2021 – 2023 sono stati coinvolti oltre 5.200 giovani – superando l’obiettivo che ci si era dati, fissato ad almeno 4.000 – provenienti da 80 diversi istituti tra scuole superiori, atenei e Its.














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