Il 10 settembre il direttore Filippo Astone modera il webinar del Cfi su fabbrica intelligente, filiere e il lighthouse Tenova Ori-Martin di Brescia: tutti i lettori invitati!

Un'occasione da non perdere per aggiornarsi su tutti i temi importanti della manifattura avanzata. Intervengono Luca Manuelli (presidente Cluster Fabbrica Intelligente, Cdo Ansaldo Energia e ad Ansaldo Nucleare), Tullio Tolio (Politecnico di Milano, tra i massimi esperti di questi temi), Alessandro Mattinzoli (assessore allo sviluppo economico della Regione Lombardia), Maurizio Zanforlin (R&D Manager Ori Martin), Enrico Malfa (R&D Director Tenova), Stefano Moroni (Digital Software Engineer Tenova), Carlo Brondi (Ricercatore Stiima-Cnr)

Quali sono le ultimissime frontiere della manifattura? Che cosa accadrà nei prossimi cinque anni in questo mondo? Come si fa innovazione? Che cosa succederà alle fabbriche dopo il Covid? E come saranno i nuovi robot di produzione? Queste e altre domande troveranno risposta nel webinar di giovedì prossimo, 10 settembre, che il direttore di Industria Italiana Filippo Astone modererà e al quale sono invitati tutti i lettori, che con le modalità della piattaforma Cisco Webex potranno iscriversi e fare domande.

PER REGISTRARSI AL WEBINAR OCCORRE CLICCARE QUI

Si parlerà di come questi concetti vengono applicati presso il Lighthouse Plant di Brescia di Tenova (società del Gruppo Techint che opera nel settore metallurgico e minerario) e Ori-Martin (azienda siderurgica bresciana specializzata nella produzione di acciai di alta qualità), la cui partnership punta da sempre sull’innovazione e la sostenibilità, e che trova slancio nel progetto Lighthouse Plant Acciaio_4.0”. Il sito, uno dei quattro impianti faro selezionati dal Cluster Fabbrica Intelligente, prevede un investimento complessivo di 12 milioni di euro – di cui 8 finanziati per il 22% dal Ministero per lo Sviluppo Economico e da Regione Lombardia nell’ambito del Fondo per la Crescita Sostenibile. L’obiettivo è di trasformare il plant produttivo dell’acciaieria bresciana in una smart factory con il supporto di Tenova, partner tecnologico industriale, grazie all’applicazione delle tecnologie abilitanti di Industria 4.0.







Durante il webinar, che si focalizzerà in particolare sui processi produttivi innovativi, verrà approfondita la missione di dimostratore tecnologico del Lighthouse Plant per le aziende del territorio e per la propria filiera di fornitori grazie alla collaborazione con i principali stakeholders. Si parlerà di come organizzare e ottimizzare le filiere di fornitori, fornendo esempi concreti e interessanti spunti industriali. E si vedrà come tutto ciò si lega alla grande Roadmap dell’Innovazione che Cluster Fabbrica Intelligente sta approntando, per scrivere insieme a studiosi e imprenditori il futuro dei prossimi anni di industria in Italia. Partecipare all’evento sarà utile per scoprire come dovrebbe funzionare la fabbrica intelligente, resiliente e integrata e quali meccanismi esistono per valorizzare l’innovazione e far crescere le filiere di fornitori. E per capire come il 4.0 e la meccatronica possano impattare sul settore siderurgico.

 

Ori Martin e Tenova insieme per la tracciabilità dell’acciaio dal rottame al prodotto finito 

ll sito, uno dei quattro impianti faro selezionati dal Cluster Fabbrica Intelligente, prevede un investimento complessivo di 12 milioni di euro – di cui 8 finanziati per il 22% dal Ministero per lo Sviluppo Economico e da Regione Lombardia nell’ambito del Fondo per la Crescita Sostenibile

C’è un progetto che mette insieme l’utilizzatore e il fornitore di tecnologia. Il primo è la Ori Martin, azienda siderurgica bresciana che produce acciai speciali per automotive, per la meccanica, per le costruzioni e per altro. Nel 2018 ha fatto registrare 574 milioni di ricavi, con un aumento di quasi il 24% rispetto all’anno precedente; e ha continuato, anche lo scorso anno, la teoria delle acquisizioni, facendo entrare nel proprio perimetro aziende come Ferrosider e la Trafileria Lariana. Di recente, l’idea di diventare la “Cyber physical factory dell’acciaio”, e cioè una fabbrica intelligente basata su una struttura cloud ibrida, in grado di mettere in comunicazione tutti i macchinari e di sfruttare i dati grazie a sensori avanzati e a sistemi di machine learning. Occorreva, dunque, un partner tecnologico: Tenova, società con sede a Castellanza (Va) è specializzata in soluzioni per l’industria metallurgica e mineraria del Gruppo Techint.  L’accordo di programma tra il Mise e la Regione Lombardia è stato finalizzato a febbraio dello scorso anno. Prevede un investimento triennale pari a 8,2 milioni, comprensivo di un contributo da enti pubblici di 1,8 milioni, dei quali 1,6 dal Mise e 181mila dalla Regione. Gli obietti principali del piano sono quattro: riduzione dei costi di produzione, trasparenza, tracciabilità e sostenibilità del processo produttivo, maggiore flessibilità e aumento della sicurezza sul posto di lavoro. Ognuno si declina in più target intermedi. Poi c’è l’integrazione dei fornitori, che è legata alla realizzazione di una piattaforma digitale aperta. Uno dei motivi per cui si fa il Lighthouse bresciano, infatti, è il controllo della filiera, con l’acquisizione automatica di tutte le informazioni sul rottame in ingresso e sull’azienda che ce lo fornisce, per dar vita ad una vera tracciabilità di prodotto. Si tratta di un esperimento unico nel contesto dell’acciaieria europea, che definirà best practise dimostrabili e trasferibili a diverse realtà nazionali e internazionali del settore.

 

Che cosa sono i Lighthouse Plant?

Il presidente del Cluster Fabbrica Intelligente Luca Manuelli all’interno del plant Acciaio 4.0 di Tenova Ori-Martin

Nel 2017 il Ministero dello sviluppo economico, nell’ambito del “Piano Calenda“, affida al Cluster Fabbrica Intelligente il compito di supportare la selezione dei primi quattro Lighthouse italiani, fabbriche già operative e “pronte” a sviluppare un progetto articolato ed innovativo per diventare smart factory attraverso l’integrazione della filiera e l’utilizzo delle tecnologie indirizzate dal Piano Industria 4.0 tra le quali big data, Iot e intelligenza artificiale per abilitare anche nuovi modelli di business. Insomma un modello di fabbrica 4.0 che sia testimone di cosa significhi e cosa comporti la trasformazione digitale.

E che possa, con la sua forza, contagiare altre aziende. Per questa finalità sono stati previsti anche contributi economici del Ministero dello sviluppo economico e delle regioni di appartenenza. Nella filosofia del “Pacchetto Calenda” c’è la neutralità tecnologica sia delle misure fiscali (iper-ammortamento e super-ammortamento) sia delle istituzioni che vengono create (Competence Center e Digital Innovation Hub).

Al Cluster Fabbrica Intelligente e ai Lighthouse, invece, viene in qualche modo dato il compito di indirizzare e dimostrare in maniera più mirata la convergenza tra nuove tecnologie digitali e i processi produttivi. I Lighthouse Plant finora approvati dal Ministero dello Sviluppo Economico sono quattro: Ansaldo EnergiaAbbHitachi Rail Ori Martin-Tenova. Nel piano strategico per i prossimi anni del Cluster Fabbrica Intelligente c’è l’obiettivo di arrivare a dieci.

Ogni Lighthouse si basa su un progetto, che si declina in specifici obiettivi di sviluppo di tecnologie “pratiche”, quelle che abilitano il progresso della manifattura. La prospettiva è includere nel perimetro dello sviluppo ed applicazione delle nuove tecnologie circa 300 fornitori, per il 75% piccole e medie imprese. E pure i finanziamenti sono stati definiti: valgono, complessivamente, 113 milioni di euro di cui 63 per le attività di R&S: per il 69% sono soldi a carico delle aziende coinvolte, ma per il 31% si tratta di contributi pubblici.

 

Il webinar è gratuito e dedicato alle imprese, ai professionisti e agli studiosi che vogliono approfondire i contenuti tecnologici di Industria 4.0 e conoscere i protagonisti dell’innovazione.

REGISTRATI














Articolo precedente«A noi interessa cablare, tutto il resto un po’ meno». Parola di Starace (Enel e Open Fiber)
Articolo successivoLeonardo: consegnato alla Raf il primo sistema anti-drone






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui