Sviluppo sostenibile ed eco-progettazione al centro di NuovamacutLive 2020

di Marco de' Francesco ♦︎ L’evento (5 novembre, Palazzo dei Congressi di Bologna) si rivolge agli attori dell’industria manifatturiera. Protagonisti software di simulazione, digital twins e stampa 3D. Tra i partner, Hp e Dassault Systèmes. Parla l’ad di Nuovamacut Sauro Lamberti

«Mi sono simpatici gli ecologisti. Ma hanno programmi costosi: non si può essere più verdi delle proprie tasche» – diceva l’ex presidente della Fiat Gianni Agnelli. E, per i tempi, aveva ragione: non era immaginabile una dimensione green per la manifattura del XX° Secolo. Ma i tempi cambiano. Oggi le imprese vogliono far parte dello sviluppo sostenibile, e cioè vogliono fare industria senza compromettere le risorse delle generazioni che verranno. A cambiare le carte in tavola ci hanno pensato le nuove tecnologie, che per la prima volta hanno reso non solo praticabile il nuovo paradigma, ma anche conveniente: direttamente, con il taglio dei costi e il contenimento degli spazi operativi; e indirettamente, dal momento che gli analisti di mercato valutano in modo più favorevole le aziende eco-friendly. Una selezione di queste tecnologie sarà protagonista a NuovamacutLive 2020, che si terrà, con il motto “Guarda oltre. Crea sostenibile”, il 5 novembre al Palazzo dei Congressi di Bologna. Ad organizzare l’evento, Nuovamacut, l’azienda emiliana del gruppo TeamSystem che è partner e system integrator per i colossi Dassault Systèmes e Hp e che quindi è al vertice di una vasta comunità di 23mila operatori di aziende che utilizzano i prodotti di questi ultimi. Al centro dell’evento, fra le tante, la possibilità di  sostituire più test fisici con i gemelli digitali; quella di realizzare con la stampante 3D pezzi unici, che prima erano costruiti associando, saldando e incollando decine di elementi meccanici; ma anche SolidWorks Sustainability di Dassault Systèmes, strumento che, considerando materie prime e spostamenti, fa una valutazione di impatto ambientale. Ne abbiamo parlato con Sauro Lamberti, amministratore delegato di Nuovamacut.

 







Il ruolo di Nuovamacut nella promozione della sostenibilità

«Abbiamo preso coscienza della nostra sfera di influenza» – afferma Lamberti. Perché ci sono cose che non possiamo cambiare, in quanto «fanno parte del “panorama” del pianeta – e cioè si tratta di questioni che non possono essere sfiorate dal singolo o dalla singola azienda. Si pensi alla fame del mondo». Su altre vicende, invece, si può incidere, quando si è parte attiva di un ecosistema. «Noi – continua Lamberti – e con noi intendo tutte le aziende presso le quali abbiamo implementato soluzioni di Dassault Systémes o di Hp, siamo una comunità di persone che fanno cose, e che quindi sono abituate a lasciare una traccia nel presente. E siamo parte della prima generazione che si è resa conto che le nostre azioni producono delle conseguenze sull’ambiente». E dunque? «Anzitutto – continua Lamberti – Nuovamacut intende rivestire il ruolo di facilitatore». Per esempio, a NuovamacutLive 25 aziende saranno riunite in uno speed date per discutere di economia circolare. Un modo per fare emergere idee, e per capire quali azioni si possano intraprendere per abbracciare questo modello economico. Ma poi, Nuovamacut ha altro da offrire: dispone degli strumenti e del know how che consentono ad una azienda di iniziare un percorso di sostenibilità. Non a caso, all’evento bolognese si parlerà di questi strumenti, e di come possono essere utilizzati per contenere l’impatto ambientale della manifattura.     

Sauro Lamberti, ad di Nuovamacut

 

La sostenibilità declinata in eco-progettazione

In termini di eco-progettazione, ci sono sistemi sicuri per avanzare sulla strada della sostenibilità. Per esempio, una piattaforma software come 3dExperience di Dassault Systèmes consente di simulare tutto il ciclo di progettazione, sviluppo, produzione, vita e smaltimento del prodotto. In questo modo, è possibile realizzare test non “fisici”, ma su gemelli digitali; eventuali errori vengono compiuti virtualmente, senza dover approntare nuovi prototipi. Tutto ciò significa risparmi di tempo, di energia, di soldi e di consumi. E poi c’è la stampa 3D. La tecnologia Multi Jet Fusion di Hp (di cui Nuovamacut è partner) consente di creare con un solo pezzo componenti che prima erano costruiti associando, saldando e incollando decine di elementi meccanici. Ciò comporta la diminuzione degli spazi in magazzino, del numero dei fornitori altrimenti necessari, dei costi dovuti ai tempi di montaggio e a quelli legati agli errori umani.  Significa abbattere le spese e i tempi di trasporto. Gemelli digitali e stampa 3D possono peraltro lavorare assieme. Si pensi ad una multinazionale tedesca che, ad esempio, produca negli Stati Uniti ugelli per vettori spaziali. La progettazione può essere svolta a Francoforte; il disegno può essere trasmesso via cloud a Miami, ed essere tradotto in un prototipo o in un prodotto da una stampante in Florida. Senza alcun trasporto, senza alcun consumo di gasolio.  

Dassault
Un esempio delle virtualizzazioni di 3DEXPERIENCE

 

La sostenibilità declinata in eco-innovazione

In termini di eco-innovazione, la piattaforma 3dExperience può aiutare. Secondo Lamberti, se l’azienda dispone di strumenti in grado di valutare l’impatto ambientale, può tenerne conto. Se si conoscono le proprietà di materie prime e componenti, e se si è in grado di valutare gli spostamenti di queste nella catena di approvvigionamento, si può stimare il footprint e considerare delle alternative per attenuarlo. Ma quale strumento esegue valutazioni ambientali in tempo reale? Si chiama SolidWorks Sustainability: misura parti e assiemi, utilizza parametri come le modalità di trasporto, la distanza, l’energia richiesta per l’assemblaggio e il consumo energetico nella fase d’uso. Input flessibili, quali livello di contenuto riciclato e scenari di fine vita, consentono di eseguire valutazioni ancora più dettagliate. Ma all’azienda conviene lavorare in modo eco-friendly? «Dipende – continua Lamberti -: ci sono aziende che producono un numero relativamente basso di macchine personalizzate: l’utilizzo della stampa additiva per realizzare componenti produce un abbattimento sicuro dei costi. In altre circostanze, il vantaggio non è evidente, ma c’è comunque: gli analisti di mercato valutano in modo più favorevole le aziende eco-friendly. È uno dei motivi per cui i grandi gruppi stanno intraprendendo la strada della sostenibilità». 

Nel 2018 Dassault Systèmes è arrivata prima nella classifica delle corporation più sostenibili al mondo, compilata dall’istituto di ricerca Corporate Knights

 

Un’occasione per conoscere le nuove funzionalità di SolidWorks

Com’è noto Nuovamacut è un importante system integrato per SolidWorks, software di disegno tridimensionale nonché brand più noto e redditizio della multinazionale francese Dassault Systèmes. SolidWorks è considerato, da molti, uno “standard”. Il 3D per tutti, quello democratico, diffuso tra aziende piccole, medie e molecolari (ma anche tra qualche big corporation) per via della semplicità di utilizzo. È uno dei 12 brand della piattaforma 3dExperience. Questi sono specializzati per funzioni: Simulia, ad esempio, fa calcolo dinamico e cose simili. A febbraio è stato annunciata la creazione del portfolio 3dExperience.works, con il quale viene data la possibilità agli utenti SolidWorks di accedere ad altre funzioni della piattaforma. Il fatto è che il software non era veramente integrato nella platform, e si poneva un problema di continuità digitale. A febbraio il cerchio si è chiuso: ora le aziende che lo utilizzano potranno, partendo dalla progettazione, controllare tutti gli sviluppi produttivi, passando per la collaborazione tra team, per la simulazione, per la gestione del magazzino e per tanto altro. Tutte le fasi del processo, dall’idea alla consegna del prodotto, sono state collegate. Per questa operazione sono stati coinvolti il citato Simulia, Enovia e Delmia Works. Enovia è lo strumento della piattaforma 3dExperience che consente a tutte le parti interessate di una azienda di confrontarsi nel momento della realizzazione di un disegno: in contesti industriali, l’innovazione è sostenuta dal lavoro di più team interdisciplinari che operano da tutto il mondo.

PartSupply in Solidworks. Copyright Dassault Systemes

NuovamacutLive 2020 saranno illustrati in dettaglio (da Roberto Casanova, SolidWorks Product Manager – Ts Nuovamacut) gli sviluppi di SolidWorks da febbraio in avanti. In via generale, ciò che si sa è che la nuova release  promette l’accelerazione grafica dei disegni: consente di aprire disegni di grandi dimensioni in pochi secondi mantenendo la possibilità di aggiungere e modificare le annotazioni. Sempre secondo l’azienda, lo strumento Publisher Inviluppi permette di includere componenti di un assieme di primo livello come inviluppi in un sottoassieme e riduce nettamente la quantità di dati del modello che devono essere caricati quando si lavora su assiemi di grandi dimensioni. È stata studiata inoltre una nuova funzionalità che consente di visualizzare la stessa parte in condizioni diverse nello stesso assieme; ad esempio, una molla presente due volte nello stesso assieme, ma in due condizioni diverse: compressa e non compressa. Ancora, sono state introdotte nuove forme di integrazione con la piattaforma 3dExperience, presenti sul desktop SolidWorks: ad esempio, 3D Sculptor, che permette una modellazione più rapida di forme stilizzate e organiche. Infine, sono stati migliorati SolidWorks Pdm, SolidWorks Electrical e SolidWorks Pcb, gli strumenti che consentono la progettazione elettronica completa nonché la gestione e l’archiviazione sicura dei dati. «È importante notare – afferma Lamberti – che serviamo una comunità di 25mila persone. È un grande numero. E che da una parte dobbiamo continuare a fornire strumenti singoli, come SolidWorks, dall’altra la piattaforma che li unisce tutti funzionalmente». Perché non dedicarsi solamente a 3DExperience, che comunque ha in sé SolidWorks? «Altri brand di Dassault Systèmes sono ancora supportati a prescindere dalla platform: si pensi a Catia. Il fatto è che in alcuni settori, come l’automotive e l’aerospace – che per noi sono importantissimi – il cambiamento non è mai rapido. Con Solidworks, quello che Dassault Systèmes ha fatto è creare dei ponti verso la piattaforma; ma ciò non significa che sia terminato il nostro commitment verso chi dispone di un solo brand. Quanto a noi, 3DExperience produce dal 65 al 75 del fatturato, ma è strategicamente molto importante: ci consente di prendere in gestione più processi aziendali, e questo ci rende più resilienti agli attacchi della concorrenza». All’evento di Bologna sarà presente Gian Paolo Bassi, Ceo di SolidWorks.

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Gian Paolo Bassi, Ceo di SolidWorks

 

Nuovamacut nel prossimo futuro

L’anno in corso non è tra i più semplici per i system integrator. «In particolare, il rallentamento della filiera dell’automotive ha prodotto una frenata negli acquisti di software; è così in tutta Europa. Tuttavia, per Nuovamacut l’outlook per il 2020 segna una modesta crescita». Quanto all’obiettivo di fatturato per il 2019, resta quello dichiarato qualche mese fa: 45 milioni di euro; anche se il suo conseguimento non è scontato. Intanto l’azienda sperimenta nuove modalità di business: in collaborazione con la Gi.Esse di Assago (Milano) rivende macchine utensili con mandato di rappresentanza, ad esempio per i seguenti marchi: Nomura, Famar, Fauso Marinello, Concept Laser, Comini, Promac e altri. «Investiamo in più direzioni, e con Gi.Esse commercializziamo macchine tradizionali e stampanti 3D. Mettiamo insieme le forze per offrire una gamma più estesa di prodotto».














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