Stmicroelectronics: non c’è solo Spacex di Elon Musk a sostenere il balzo Industriale

Di Marco Scotti ♦︎ La multinazionale italo-francese negli ultimi esercizi ha raggiunto risultati sopra le attese e ora otterrà 2,4 miliardi dall’azienda guidata da Elon Musk per connettere anche le zone più impervie. Un milione di dispositivi e la possibilità di aumentare ulteriormente la leadership, con investimenti di 1,6 miliardi in R&D su nuovi materiali

Elon Musk, ceo di Tesla

Le notizie sono molto buone per StMicroelectronics: nella giornata di venerdì è stato anticipato dai media un accordo con SpaceX – l’azienda guidata da Elon Musk che si occupa di lanci commerciali di satelliti – per un controvalore di 2,4 miliardi di euro. Si tratta di una partnership per il progetto Starlink, i dispositivi a bassa quota che verranno lanciati nei prossimi mesi per migliorare la connessione a internet senza dover ricorrere a fibra e Adsl. La multinazionale italo-francese, leader nei semiconduttori e guidata da Jean-Marc Chery, si dovrà occupare della realizzazione dei ricevitori, mentre i trasmettitori che verranno posizionati sui satelliti (si parla di oltre 12mila nel prossimo futuro) saranno di produzione di SpaceX. Il titolo è schizzato a oltre 32 euro per azione, ai massimi dal 2002.

In realtà questa notizia non è nuova, ma solo ora è diventata “matura” visto che l’azienda di Musk ha completato diversi esperimenti e può ora concentrarsi sulla natura commerciale del progetto. Dall’industria italofrancese non smentiscono, il che – per policy – è già una conferma dato che ad Agrate Brianza sono abituati a non dare indicazioni precise sui clienti con cui si intrattengono relazioni. Rimane un piccolo mistero sulla quotazione del contratto. In fase preliminare, in Usa e Canada, l’hardware del sistema Starlink necessario per connettersi ai satelliti di SpaceX viene venduto a circa 499 dollari, cui si aggiunge un canone mensile di 99 dollari. Perché la parte realizzata da StMicroelectronics dovrebbe essere “appaltata” dall’azienda di Elon Musk a 2.400 dollari per dispositivo? Equita Sim ha notato che c’è sicuramente qualcosa da “limare” sui numeri ma la partnership potrebbe avere un impatto sugli utili di Stm tra il 2 e il 12% nel periodo tra il 2021 e il 2023. Per il terzo trimestre di quest’anno l’industria italo-francese ha anticipato che i suoi ricavi netti preliminari sono sopra le aspettative formulate a luglio. Nello specifico, ammontano a 2,67 miliardi di dollari, in aumento del 27,8% su base sequenziale. La previsione precedente per i ricavi netti del terzo trimestre era di 2,45 miliardi di dollari, pari a un incremento del 17,4%.







La sede di Agrate Brianza di Stmicroelectronics

Nell’intero 2019 Stm ha realizzato ricavi netti per 9,56 miliardi di dollari, in flessione dell’1,1% rispetto ai 9,66 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente. L’utile lordo si è attestato a 3,7 miliardi di dollari; di conseguenza la marginalità è scesa dal 40% al 38,7%. L’utile netto si è ridotto a 1,03 miliardi, in calo rispetto agli 1,29 miliardi dell’anno precedente, con un utile per azione di 1,14 dollari.

Per migliorare ulteriormente dei conti che sono comunque positivi visto l’annus horribilis dell’economia mondiale, Stm ha deciso di puntare sulla ricerca di nuovi materiali. Il gruppo dei semiconduttori nel 2020 prevede 1,5-1,6 miliardi di dollari d’investimenti nella ricerca e sviluppo. Inoltre, con l’elezione di Biden e l’auspicabile ritorno a una condizione di maggiore “cordialità” nei rapporti tra Usa e Cina, è convinzione generale che l’azienda possa trarre ulteriori benefici anche se, alla vigilia del voto americano, si era detta sicura di poter gestire anche un ritorno della tensione in quanto realtà europea indipendente.














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