Stellantis, il fatturato decolla, ma Tavares teme un 2022 in chiaroscuro e vuole difendersi dal “gorilla”

di Marco Scotti ♦︎ L'azienda industriale, frutto dell'unione tra Psa e Fca, chiude il primo bilancio annuale con ricavi in crescita a 152 miliardi e utile di oltre 13. Entro il 2023 un terzo dei veicoli sarà elettrificato, ma per tutto quest'anno peseranno ancora la scarsità di semiconduttori, i prezzi delle materie prime e le tensioni geopolitiche. Per il ceo il "gorilla nella stanza" è rappresentato dal prezzo delle auto elettriche, del 50% più alto di quelle termiche. Come abbassare i costi e aumentare la marginalità?

«È stato un anno difficile e impegnativo, in cui abbiamo affrontato diverse sfide». Non usa giri di parole Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, nel presentare i risultati del gruppo, il primo bilancio annuale a poco più di 13 mesi dalla data di nascita della nuova creatura, frutto dell’unione tra Psa e Fca. L’azienda chiude il 2021 con un utile netto pari a 13,4 miliardi di euro, quasi triplicato anno su anno, con ricavi netti pari a 152 miliardi, in aumento del 14%. Il risultato operativo rettificato (Aoi) è quasi raddoppiato a 18 miliardi di euro, con margine dell’11,8% e tutti i segmenti positivi. «Abbiamo dovuto confrontarci con diverse difficoltà – chiosa Tavares – a partire dalla creazione di Stellantis, e poi la carenza di chip, l’aumento dei prezzi delle materie prime e le strette regolatorie. Ma siamo riusciti a raggiungere un break even point inferiore al 50%, triplicare l’utile netto, raddoppiare l’operating income e a raggiungere un free cash flow di 6,1 miliardi. Anche le sinergie di gruppo pari a 3,2 miliardi sono in linea con quanto annunciato al mercato». La “forte esecuzione” del piano di sinergie porta benefici di cassa netti di circa 3,2 miliardi di euro. La liquidità industriale disponibile è di 62,7 miliardi di euro, con 3,3 miliardi di risorse destinate al dividendo ordinario da pagare agli azionisti. «La cassa di Stellantis è degli azionisti e non vedo perché non restituirla» ha aggiunto Tavares, confortato dal Cfo Richard Palmer che ha dichiarato che «un pay out del 25% per il primo anno di Stellantis mi sempre molto rispettabile». I risultati dell’intero anno 2021 di Stellantis consentono una ridistribuzione ai dipendenti,di 1,9 miliardi di euro, 770 milioni di euro in più rispetto all’importo cumulativo ridistribuito l’anno scorso da ciascuna delle precedenti società, pari al 70% di aumento.

Il titolo Stellantis in Borsa, che pure a Milano guadagna oltre il 6% dopo la pubblicazione dei risultati, per Tavares «è sottovalutato, forse perché non sono stato abbastanza bravo a comunicare i nostri piani. Stiamo cercando di migliorare nella comunicazione, come dimostrano le giornate dedicate ai software e all’elettrificazione, ma Stellantis si meriterebbe una capitalizzazione maggiore, è una buona opportunità per gli investitori. Il mio compito è creare valore e garantire la sostenibilità del business. Sono convinto che abbiamo tutto quello che serve e, grazie a una governance rigorosa, il management ha tutta la tranquillità per implementare il piano che presenteremo la prossima settimana. I risultati arriveranno».







La spinta sui nuovi modelli e l’elettrificazione della gamma

Carlos Tavares, ceo di Stellantis

Nel 2021 Stellantis ha lanciato più di dieci nuovi modelli, tra cui Citroën C4, Fiat Pulse, DS 4, Jeep Grand Cherokee, Wagoneer, Maserati MC20, Opel Mokka, Opel Rocks-e e Peugeot 308. Il gruppo ha accelerato il suo slancio commerciale nei veicoli a basse emissioni (LEV) facendo leva sul portafoglio di 34 modelli LEV attualmente sul mercato, compresi i furgoni medi a celle a combustibile a idrogeno. Le vendite globali di LEV hanno raggiunto 388.000 unità, in aumento del 160% anno su anno, con la prima posizione nelle vendite di furgoni elettrici a batteria nell’Europa a 30. E il peso complessivo sulle vendite è passato dal 9 al 18% in un anno.

«Stiamo accelerando con l’elettrificazione della flotta – aggiunge Tavares – ed entro il 2027 saremo totalmente elettrici per molti brand. Abbiamo iniziato, tra l’altro, a produrre veicoli commerciali a idrogeno dal dicembre dello scorso anno. Già oggi abbiamo in portafoglio 34 Lev, di cui 19 Bev (a batteria) e 15 Phev (plug-in hybrid). Entro la fine del prossimo anno ne lanceremo altri 17, di cui 13 Bev e 4 Phev, in modo che un terzo della nostra offerta sarà composta da veicoli Lev».

La crisi del comparto e il 2022 che non sarà migliore

L’anno appena iniziato non sarà quello del ritorno alla normalità. Oltre alla crisi dei semiconduttori, che andrà avanti per tutto il 2022, c’è l’aumento dei costi delle materie prime e dei materiali per la realizzazione dei componenti. E ci sono, soprattutto, crescenti tensioni geopolitiche che erano già sorte nel 2021 e che ora stanno raggiungendo apici inesplorati. «Abbiamo margini per aumentare l’efficienza del gruppo, il piano che presenteremo la prossima settimana ci ha aiutato a capire dove possiamo migliorare – ha detto Tavares – Se siamo stati prudenti sull’outlook di crescita è per la crisi dei chip di cui iniziamo a vedere un miglioramento, ma è molto lento e ci vorrà del tempo per tornare alla normalità». Per il 2022 dalle slides emerge che Stellantis stima una crescita a doppia cifra dell’Adjusted operating margin e un Industrial Free Cash Flow positivo.

Un altro problema significativo è il costo delle auto elettriche. Un tema che Tavares chiama “il gorilla nella stanza”: secondo il ceo di Stellantis, che aveva già espresso questi concetti in una intervista al Corriere della Sera di qualche settimana fa, «un veicolo elettrico costa il 50% in più rispetto a uno tradizionale. Una differenza di prezzo che non possiamo trasferire ai clienti. E non possiamo tenere gli stessi prezzi dei veicoli tradizionali, altrimenti finiremmo in rosso. Dobbiamo assorbire l’extra costo del 50% con l’aumento della produttività del 10% l’anno per i prossimi 5 anni, riducendo i costi di distribuzione, aumentando la qualità dei prodotti e la customer journey. Oggi produciamo circa 6 milioni di veicoli, ma possiamo arrivare a otto», ricordando che l’obiettivo di medio termine è un Aoi a doppia cifra anche per l’elettrico.

I brand del gruppo e i vari mercati

I cinque capisaldi su cui si fonda la nuova strategia di Stellantis

Stellantis ha confermato la sua posizione nel mercato globale dei veicoli commerciali con la leadership sia nel mercato europeo (33,7% del mercato) che in Sud America, e ha raggiunto il suo record storico nelle vendite mondiali di pickup con circa un milione di veicoli venduti. In Nord America, la Jeep Wrangler 4xe è stata il veicolo elettrico ibrido plug-in più venduto sul mercato retail statunitense nel 2021. In Sud America, Stellantis è stata leader di mercato nel 2021 con una quota del 22,9%; è stata inoltre leader nei veicoli commerciali con una quota di mercato del 30,9%.

In Medio Oriente e Africa, le consegne consolidate sono aumentate del 6%, mentre la quota di mercato è cresciuta anno-su-anno nella maggior parte dei mercati principali. In India e Asia Pacifico, la Società si sta preparando a lanciare la nuova Citroën C3, sviluppata e prodotta in India. In Cina, Dongfeng Peugeot Citroën Automobile Co. Ltd (DPCA) ha più che raddoppiato il volume di vendite annuali del 2020 con 100.000 unità vendute e Stellantis è diventata il quarto maggiore distributore di ricambi nell`aftermarket indipendente (IAM) cinese, con un incremento delle vendite di circa il 30% anno- su-anno. Maserati ha riportato un aumento della sua quota di mercato globale al 2,4%, con quote rispettivamente del 2,9% e del 2,7% in Nord America e Cina per il 2021. Quest’anno sarà lanciato un nuovo modello, Grecale, in «ritardo perché vogliamo che sia perfetto» ha aggiunto Tavares. E, nel 2023, l’azienda del Tridente prenderà parte ufficialmente al campionato di Formula E. Il prossimo anno, inoltre, arriverà anche il nuovo Gran Turismo.

Stellantis ha inoltre compiuto passi importanti per rafforzare le sue operazioni finanziarie globali sia negli Stati Uniti, con la creazione di Stellantis Financial Services US Corp., sia in Europa attraverso il rafforzamento delle partnership finanziarie con BNP Paribas Personal Finance, Crédit Agricole Consumer Finance e Santander Consumer Finance. Guardando ai mercati, Tavares ha spiegato che gli Stati Uniti sono il mercato più profittevole con un Aoi del 16,3%. In Europa invece l’Aoi è pari al 9,1%.

Fra i brand italiani di Stellantis, «Fiat è market leader in Italia, Brasile e Turchia ed è il primo brand in Sud America» ha spiegato Tavares. Guardando agli altri brand, Tavares ha sottolineato il ritorno in positivo di Alfa Romeo «che potrà solo crescere ora che il brand è stato ristrutturato e grazie alla spinta di modelli come Tonale». Anche Lancia, leader nel segmento B in Italia con la Ypsilon, ha ampi margini di miglioramento, considerando un pricing power inferiore del 19,6% rispetto al benchmark. I modelli Lancia saranno 100% elettrificati nel 2024, mentre dal 2026 saranno lanciati solo modelli 100% Bev. «Investimenti tra l’8 e il 9% in R&D» ha annunciato Tavares, sottolineando come l’azienda riceva moltissimi curriculum di persone che lavorano nelle tech company.

L’accordo con Amazon

«Siamo molto focalizzati nel migliorare il mondo della mobilità – ha concluso Tavares -. Ad esempio con Amazon abbiamo annunciato una serie di accordi globali e pluriennali che trasformeranno l’esperienza di guida per milioni di clienti Stellantis. La nuova intesa favorirà la transizione del settore della mobilità verso un futuro sostenibile e reso più efficiente dall’impiego di software».

L’accordo, che coinvolge Amazon Devices, Amazon Web Services (AWS) e Amazon Last Mile, consentirà a Stellantis di accelerare la sua trasformazione in azienda tecnologica di mobilità sostenibile. Le società collaboreranno per implementare la tecnologia e l’esperienza software di Amazon in tutta l’organizzazione di Stellantis. Il processo coinvolgerà le fasi di sviluppo del veicolo, la costruzione di esperienze connesse a bordo delle auto e la formazione della prossima generazione di ingegneri del software automobilistico. Insieme, le due società daranno vita a una suite di prodotti e servizi che si integrerà con la vita digitale dei clienti, aggiungendo valore nel tempo attraverso aggiornamenti periodici software over-the-air (Ota).

Jeff Bezos, il patron di Amazon

Amazon e Stellantis collaboreranno allo sviluppo del software per Stla SmartCockpit, che sarà operativo su milioni di veicoli a livello globale a partire dal 2024. La piattaforma si integrerà con la vita digitale dei clienti per creare un’esperienza personalizzata e intuitiva a bordo dei veicoli. Questo obiettivo verrà centrato grazie ad applicazioni potenziate dall’intelligenza artificiale che miglioreranno intrattenimento, navigazione, manutenzione del veicolo, assistenza vocale fornita da Alexa, utilizzo di piattaforme di e-commerce e servizi di pagamento.

La piattaforma Stla SmartCockpit utilizzerà prodotti e servizi Amazon appositamente sviluppati per i veicoli di Stellantis, che potrà contare così sulla flessibilità necessaria per creare funzionalità personalizzate, specifiche per marchio e modello. Il software offrirà soluzioni ed esperienze su misura attraverso un app store caratterizzato da design intelligente e interfaccia utente responsiva. Verranno presentate informazioni pertinenti e tempestive, oltre a opzioni adatte alle esigenze e alle preferenze individuali dei clienti.














Articolo precedenteCnh Industrial scommette sull’innovazione: nasce il ramo dedicato agli investimenti
Articolo successivoSace Fct potenzia la sua piattaforma di Digital Factoring per consentire lo smobilizzo di crediti






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui