Start-up e pmi innovative: ecco gli incentivi

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Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto attuativo riguardante le agevolazioni fiscali. Per le persone fisiche detrazione del 30% sull’Irpef, per le società di capitali la deduzione del 30% si applica sull’Ires

Il Decreto attuativo – del 7 maggio scorso – che disciplina le modalità di accesso agli incentivi fiscali per gli investimenti in start-up e pmi innovative, effettuati sia da persone fisiche che da società, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento non solo ha potenziato le agevolazioni per gli investimenti in capitale di rischio nelle start-up innovative – si passa ad una aliquota unica del 30%, eliminando quelle precedentemente in vigore, che variavano da un minimo del 19 al 27% -, ma le ha estese a tutte le pmi innovative, aumentando così la platea di aziende aventi diritto agli incentivi.

Con piccole e medie imprese innovative si intendono le società di capitali con meno di 250 addetti e un fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro – così come stabilito della definizione europea. Inoltre, queste aziende devono rispettare due tra i seguenti requisiti: devono aver sostenuto spese in ricerca e sviluppo per una quota pari ad almeno il 3% del maggiore valore tra costo e valore della produzione; la loro forza lavoro deve essere costituita per almeno un terzo da titolari di laurea magistrale o per almeno un quinto da dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori; devono essere titolari di una privativa industriale o di un software registrato.







In che cosa consistono gli incentivi fiscali agli investimenti in start-up e pmi innovative?

Per le persone fisiche, le nuove forme di tax credit prevedono una detrazione dall’imposta sul reddito (Irpef) pari al 30% dell’ammontare investito, per un conferimento massimo di 1 milione di euro. Mentre per le società di capitali gli incentivi fiscali agli investimenti constano di una deduzione dall’ammontare imponibile a fini Ires pari al 30% dell’investimento, con soglia fissata a 1,8 milioni di euro. Sono pertanto agevolabili gli investimenti effettuati a partire dal 1° gennaio 2017 diretti verso start-up e pmi innovative, regolarmente iscritte nella relativa sezione speciale del Registro delle imprese.

Per garantire piena conformità con la legislazione europea in materia di aiuti di Stato, le modalità di fruizione dell’incentivo per le piccole e medie imprese innovative prevedono alcune differenze rispetto a quanto previsto per le start-up, in particolare per le imprese attive sul mercato da più di sette e dieci anni. Di fatto, gli incentivi fiscali all’investimento nel capitale di rischio delle pmi innovative ampliano la platea delle possibili quotazioni sul segmento Aim di Borsa Italiana.

 














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