Siemens punta su Iot e industria e dà forte autonomia alle divisioni operative

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di Filippo Astone ♦ Il colosso tedesco guidato da Joe Kaeser lancia la nuova strategia Vision 2020+. Prende corpo una organizzazione sempre più da holding. Le Divisioni Building Technologies (BT), Energy Management (EM), Power and Gas (PG), Digital Factory (DF) e grande parte di Process Industries and Drives (PD) saranno combinate per formare tre nuove operating companies

Mancano pochi giorni al 1 ottobre 2018, data del varo ufficiale della nuova strategia Vision 2020+. In pratica la storica società tedesca (83 miliardi di ricavi, 377 mila dipendenti a livello mondo, due miliardi di ricavi e 3200 dipendenti in Italia) si articola come una holding di partecipazioni, decide di investire il più possibile su Iot e tutte le attività di software e supporto all’industria, e si pone obiettivi economici assai sfidanti: sia il tasso di crescita del fatturato annuo sia il margine di profitto del business industriale sono previsti aumentare nel medio termine di due punti percentuali. Si valta , inoltre, che l’utile base per azione cresca più velocemente del fatturato nel medio termine. Tutto ciò, dopo che il programma strategico Vision 2020, che Siemens ha lanciato nel 2014, è stato ampiamente completato; più velocemente e con maggiore successo di quanto pianificato. «Abbiamo lavorato molto duramente nei quattro anni passati. Oggi, quasi tutti i nostri business sono molto più profittevoli, la soddisfazione del cliente è a livelli record e Digital Factory è leader di mercato nella digitalizzazione industriale» ha dichiarato Joe Kaeser, presidente e ceo di Siemens ag.







 

Siemens 2020+, il nuovo programma strategico della multinazionale tedesca

I piani puntano anche a rafforzare il portfolio per la crescita dell’azienda attraverso investimenti in alcuni settori, quali i già nominati servizi IoT, la gestione dell’energia distribuita e le soluzioni per le infrastrutture della mobilità elettrica. L’espansione focalizzata sulla digitalizzazione in ambito industriale, nella quale Siemens è già leader globale, apporterà un ulteriore contributo. Di conseguenza, «Il consiglio di sorveglianza appoggia quest’ulteriore sviluppo strategico aziendale e crede fermamente che la Vision 2020+ sia un piano eccezionale per accelerare la trasformazione e rafforzare ulteriormente Siemens nel prossimo decennio, a partire da una posizione di forza,» ha detto il presidente del Consiglio di Sorveglianza di Siemens, Jim Hagemann Snabe.

 

Joe Kaeser, presidente e Ceo di Siemens AG
Joe Kaeser, presidente e Ceo di Siemens AG

 

Secondo Kaeser, le aziende spesso evitano di attuare i cambiamenti necessari fino a quando non incorrono in evidenti difficoltà. «Sarebbe da irresponsabili riposare sugli allori proprio ora,» ha dichiarato. «La velocità e la forza dei cambiamenti globali aumenteranno ed è nostro compito essere in grado di anticiparli. Siamo convinti che questo sia il momento giusto per definire in modo sostenibile il nostro futuro». Per il presidente e ceo di Siemens, la digitalizzazione, spesso chiamata quarta rivoluzione industriale, è la più grande trasformazione nella storia dell’industria. «Non saranno le imprese più grandi a sopravvivere ma quelle più capaci ad adattarsi al cambiamento. È per questo che daremo ai nostri business maggiore responsabilità imprenditoriale rispetto al passato. Ciò include anche l’assegnazione diretta delle funzioni collegate al business,» ha proseguito Kaeser. I mercati di riferimento stanno facendo esperienza dei più grandi cambi di paradigma causati dai megatrend quali la mobilità elettrica e i sistemi di energia distribuita.

Kaeser è convinto che la Vision 2020+ unirà gli interessi di tutti gli stakeholder: «Saremo più veloci e più bravi a supportare i nostri clienti nel raggiungimento dei loro obiettivi – e non solo in tema di digitalizzazione. Per i nostri collaboratori, la Siemens della prossima generazione significherà più libertà personale e creativa e maggiori opportunità di assumersi responsabilità. I nostri investitori potranno trarre profitto perché daremo ai nostri business tutti gli strumenti di cui avranno bisogno per essere i migliori nei propri specifici mercati di riferimento. E una Siemens più forte si troverà in una posizione migliore per far fronte alle proprie responsabilità sociali,» ha aggiunto.

 

La nuova sede Siemens Italia a Milano ( credits Alice Mantovani)

Nuova struttura: più libertà di manovra e meno governance centralizzata. Previste tre operating companies e tre strategic companies.

L’obiettivo della nuova struttura organizzativa sarà quello di fornire ai singoli business di Siemens una maggiore libertà imprenditoriale. Pertanto, il livello organizzativo delle attuali divisioni sarà eliminato, l’organizzazione regionale riallineata per aumentare ulteriormente l’orientamento al cliente, l’headquarter razionalizzato. «Sviluppando ulteriormente la nostra strategia, stiamo costruendo la prossima generazione di Siemens. Meno gestione da parte del quartier generale e più libertà per i nostri business ci renderà più forti e flessibili,» ha dichiarato Kaeser.

Al di sotto del livello Gruppo, ci saranno tre Operating Companies e tre Strategic Companies. Questo riallineamento consentirà a Siemens di focalizzarsi ancor di più sui clienti e di orientare le proprie attività sui requisiti specifici dei comparti industriali nei quali opera. «I giorni in cui i progetti, prodotti, software e società di servizi – ognuno con le proprie specifiche esigenze – potevano essere gestiti centralmente ed efficientemente sono finiti,» ha dichiarato il Presidentee CEO di Siemens.

La nuova struttura avrà effetto all’inizio del nuovo anno fiscale il 1° ottobre 2018. L’implementazione procederà passo dopo passo e sarà completata il 31 marzo 2019. Le Divisioni Building Technologies (BT), Energy Management (EM), Power and Gas (PG), Digital Factory (DF) e grand parte di Process Industries and Drives (PD) saranno combinate per formare tre nuove Operating Companies. Le Business Unit dell’azienda saranno definite nuovamente in modo più focalizzato e integrato all’interno delle tre Operating Companies.

Operating Companies:

Gas and Power (GP)
• Quartier generale: Houston, Texas
• CEO: Lisa Davis
• COO: Tim Holt
• CFO: Michael Becker
• Con circa 71.000 collaboratori nel mondo, i business di GP hanno generato un fatturato di circa 21 miliardi di euro e un margine di profitto di circa il 9% nel FY2017.

Smart Infrastructure (SI)
• Quartier generale: Zug, Svizzera
• CEO: Cedrik Neike
• COO: Matthias Rebellius
• CFO: Axel Meier
• Con circa 71.000 collaboratori nel mondo, i business di SI hanno generato un fatturato di circa 14 miliardi di euro e un margine di circa l’11% nel FY2017.

Digital Industries (DI)
• Quartier generale: Norimberga, Germania
• CEO: Klaus Helmrich
• COO: Jan Mrosik
• CFO: Maria Ferraro
• Con circa 78.000 collaboratori nel mondo, i business di DI hanno generato un fatturato di circa 14 miliardi di euro e un margine di profitto di circa il 16% nel FY2017.

I CEO delle nuove costituite Operating Companies continueranno a essere membri del Managing Board di Siemens AG. Le Strategic Companies includeranno Siemens Healthineers e Siemens Gamesa Renewable Energy, due aziende di cui Siemens detiene la quota di maggioranza e, fino al completamento dell’operazione pianificata con Alstom, comprenderanno anche il business mobility. L’attuale Divisione Financial Services sarà integrata con i Global Business Services e ai Real Estate Services per costituire le cosiddette Service Companies. L’ottimizzazione del portfolio service di Siemens si prevede che aumenti considerevolmente i livelli di efficienza.

Siemens Corporate Technology e, tra le altre, le piccole e medie imprese (Pmi) saranno gestite centralmente dal Corporate Development

Da una parte, le piccole e medie imprese (Pmi) comprendono le quote di partecipazione che sono attualmente detenute nelle attività di portfolio gestite centralmente (CMPA). Da un’altra parte, includono anche i business operativi. Questi derivano principalmente dall’attuale Divisione PD. Comunque, le piccole e medie imprese includeranno anche Siemens Postal Parcel & Airport Logistics, che attualmente è già parte di CMPA, e i business sottomarini della Divisione EM. Attualmente le piccole e medie imprese contano complessivamente circa 21.000 persone e generano un totale di circa 5 miliardi di fatturato. Nel FY2017, hanno registrato una perdita netta di più di 300 milioni di euro. Entro il 2023, si prevede che raggiungano un margine del 5%. Jochen Eickolt è a capo dell’unità Pmi. In futuro, il Quartier Generale sarà considerevolmente più snello, e alcuni dei compiti e dei collaboratori saranno trasferiti in altre unità. L’Headquarter si focalizzerà sui compiti strategici (Finance, Governance & Markets, Legal and Compliance, Human Resources e Communications).

 

Ampliamento del business della digitalizzazione

L’acquisizione di Mendix e l’ingresso nel business dell’ IoT Integration Services consentirà a Siemens di ampliare in modo rigoroso la propria leadership di mercato nell’ambito della digitalizzazione industriale. Mendix è leader e pioniere nelle cosiddette piattaforme di sviluppo delle applicazioni low-code. La tecnologia Mendix può essere utilizzata per programmare e distribuire applicazioni fino a dieci volte più velocemente. Grazie alla propria velocità, questa tecnologia permetterà ai clienti MindSphere di sviluppare le proprie app in modo più veloce e a costi significativamente più bassi. Il prezzo d’acquisto è di 0,6 miliardi di euro. L’operazione, che è soggetta alle approvazioni normative, è prevista chiudersi nel primo trimestre dell’anno fiscale 2019.

Con IoT Integration Services, la nuova Business Unit, Siemens amplierà la propria offerta IoT per fornire un supporto completo ai clienti nel loro percorso di trasformazione digitale. Facendo leva su anni di esperienza in numerosi settori industriali e su tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale e la cyber security, Siemens intende offrire consulenza, progettazione, prototipazione e implementazione dei servizi. Per il 2025, si prevede che il mercato dei servizi Internet of Things raggiunga tassi di crescita annui dai 10 ai 15 punti percentuali. Siemens pianifica di assumere circa 10.000 collaboratori in questa area entro il 2025.














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