Alstom svela Coradia Stream, il primo treno a idrogeno in Italia

il treno entrerà in servizio lungo la linea Brescia Iseo-Edolo in Valcamonica nell’ambito di H2iseO, nella prima Hydrogen Valley italiana

Alstom Coradia Stream, il primo treno a idrogeno in Italia

Fnm e Alstom hanno mostrato il primo treno a idrogeno che prenderà servizio in Italia. Si chiama Coradia Stream e, dopo aver superato la fase di test, entrerà in servizio commerciale nel 2024 lungo la linea Brescia Iseo-Edolo in Valcamonica, che non è elettrificata.

Il treno a idrogeno sarà operato da Trenord e rientra nel progetto H2iseO, che mira a realizzare la prima Hydrogen Valley italiana nel territorio bresciano. H2iseO ha l’obiettivo di sviluppare in Valcamonica una filiera economica e industriale dell’idrogeno, a partire dal settore della mobilità, avviare la conversione energetica del territorio, contribuire alla decarbonizzazione di una parte significativa del trasporto pubblico locale. Si tratta di un progetto che prevede, tra le altre cose, la realizzazione di 3 impianti di produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno rinnovabile senza emissioni di CO2 (a Brescia, Iseo e Edolo), oltre che la messa in servizio di 40 autobus ad idrogeno in sostituzione dell’intera flotta oggi utilizzata da Fnm Autoservizi.







Il Coradia Stream, alimentato a idrogeno, risponde all’obiettivo europeo di ridurre del 100% le emissioni di C02 entro il 2050 ed è il primo treno a zero emissioni dirette di CO2 per l’Italia dotato di celle a combustibile a idrogeno, con una capacità totale di 260 posti a sedere e un’autonomia superiore a 600 km.

I nuovi treni a idrogeno sono basati sul modello del treno regionale monopiano Coradia Stream di  Alstom, rivolto al mercato europeo e già prodotto da Alstom in Italia. Il Coradia Stream a idrogeno  manterrà gli elevati standard di comfort già apprezzati dai passeggeri nella sua versione elettrica e  garantirà le medesime prestazioni operative dei treni diesel, compresa l’autonomia. Il Coradia  Stream a Idrogeno può operare sulle linee non elettrificate in sostituzione dei treni che utilizzano  combustibili fossili, e offre caratteristiche di comfort e silenziosità paragonabili a quelle degli altri  modelli Coradia elettrici, con un’autonomia di oltre 600 km. 

Il treno è stato creato e prodotto negli stabilimenti Alstom in Italia, coinvolgendo il sito di Savigliano  per lo sviluppo, la certificazione, la produzione e il collaudo, il sito di Vado Ligure per l’allestimento  della “power car” in cui è installata la parte tecnologicamente innovativa legata all’idrogeno, il sito  di Sesto San Giovanni per i componenti e il sito di Bologna per lo sviluppo del sistema di  segnalazione. 

«L’evento di oggi segna una tappa fondamentale del percorso iniziato dal Gruppo Fnm a novembre 2020 con H2iseO», spiega il presidente di Fnm Andrea Gibelli. «Si tratta di un progetto con un alto contenuto di innovazione, che abbraccia le dimensioni sociale, economica, geografica,  ambientale e della mobilità e ha un grande valore in termini di sostenibilità perché ci consente di utilizzare l’infrastruttura ferroviaria già esistente mettendo in servizio i nuovi treni a idrogeno, che sono in grado di abbattere le emissioni, di contribuire alla decarbonizzazione della mobilità nella valle e di garantire maggiore comfort ai viaggiatori. Inoltre, la creazione di un distretto economico e industriale basato sull’idrogeno, a partire dalla mobilità ferroviaria ma non solo, avrà ricadute positive sull’economia e l’occupazione del territorio». 

«Ferrovienord sta lavorando con grande impegno nella realizzazione degli impianti e delle opere infrastrutturali collegate in vista dell’avvio della fase di test e del servizio commerciale del treno», commenta il presidente di Ferrovienord Fulvio Caradonna. «Il tutto si sta svolgendo con la massima attenzione al tema della sicurezza e della sostenibilità e non potrebbe essere altrimenti. L’elaborazione dei progetti e la cantierizzazione delle opere seguono procedure rigorose da questo punto di vista». 

«Siamo orgogliosi di essere qui oggi insieme a FNM per presentare il primo treno a idrogeno che  entrerà in servizio nel sistema ferroviario italiano. Un progetto che rappresenta un progresso  significativo per l’intero settore ferroviario e conferma il ruolo di Alstom nell’anticipare e plasmare il  futuro della mobilità con nuove soluzioni di trasporto altamente sostenibili»,  dichiara Michele  Viale, direttore generale di Alstom Italia e presidente e amministratore delegato di Alstom Ferroviaria. «Il treno a idrogeno sarà protagonista della prima Hydrogen Valley italiana, situata in  Valcamonica lungo la linea non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo, e sostituirà gli attuali treni a diesel». 

«La mobilità pesante è il primo settore di applicazione dell’idrogeno», commenta Marco Piuri, amministratore delegato di Trenord e direttore generale di Fnm. «Inaugurare l’uso di questa  tecnologia in un ambito che connette, per vocazione, fa sì che il suo valore non solo si realizzi nel  singolo progetto, ma si propaghi ad altri ambiti. Penso a industrie e servizi che potranno essere  raggiunti dalla rete dell’idrogeno. Questo è l’obiettivo che puntiamo a realizzare con H2iseO:  vogliamo che sia scalabile, oltre la mobilità ferroviaria e su bus. Solo questo ci consentirà di dare vita  realmente a una Hydrogen Valley. H2iseO è un passo di un percorso più ampio: in questi anni, in  Valcamonica abbiamo progressivamente rinnovato la flotta, passando da vecchie automotrici diesel  ai più moderni ATR, più performanti e meno inquinanti, fino ad arrivare all’idrogeno. Che significa questo? Che passeremo in mezzo ai piccoli paesi rilasciando vapore acqueo al posto del fumo nero  di qualche anno fa».

Federica Santini, Presidente di Trenord, commenta: «La sostenibilità è il nostro obiettivo e anche  la nostra traiettoria. Il treno alimentato a idrogeno è un tassello essenziale di questo percorso che si  costruisce nel progredire quotidiano di Trenord. Essere sostenibili per noi significa usare un processo  di co-innovazione, condiviso con varie realtà del nostro complesso ecosistema, per sviluppare  progettualità a tutto tondo che fanno crescere la cultura aziendale, caratterizzano i processi  industriali e mettono a terra soluzioni compatibili con la tutela dell’ambiente, il risparmio energetico  e l’uso della tecnologia a servizio dei cittadini. Il treno a idrogeno – insieme a oltre 200 treni nuovi e  alla digitalizzazione dei sistemi di vendita – diventa oggi protagonista di questa ideale linea di  crescita aziendale che serve, innanzitutto, alla vita sostenibile dei nostri clienti-viaggiatori». 














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