Macchinari: Siemens Mfl ha tracciato il percorso per la sostenibilità economica. Attraverso MindSphere

di Piero Macrì ♦︎ Attraverso la piattaforma il Gruppo ha sviluppato l’app Mfl-X per il condition monitoring. L’applicazione connette e analizza le linee di produzione, permettendo alle aziende clienti di controllare in remoto il funzionamento delle stesse. E con building blocks IIoT e competenze condivise si riducono i costi di sviluppo del 90%

Product as a service e software as a service. Per il comparto machinery adottare modelli di business digitali non è più un’opzione ma una necessità. Il fatturato generato dalla vendita di un macchinario industriale è infatti sempre più legato alla componente software e servizi. Secondo McKinsey il valore dell’hardware, oggi stimato al 61%, nel giro di dieci anni varrà il 45% mentre il valore del software aumenterà del 10% fino a rappresentare oltre il 50% del fatturato. Il passaggio dalla vendita di prodotto alla vendita di servizio rappresenta quindi l’exit strategy per la futura sostenibilità economica dei costruttori di macchine. Use case dimostrativo della transizione del machinery a un modello industry 4.0 è quello di Mfl Group, azienda storica specializzata in linee di produzione complete per la trafilatura, cordatura ed estrusione di fili, cavi e funi in alluminio, rame, acciaio e fibra ottica.

«Nel 2017 ci siamo convinti della necessità di iniziare a sviluppare una proposta software as a service complementare alla vendita di prodotto – dice Andres Cartagena, responsabile del business digitale del Gruppo – Il perché era diventato ormai evidente ed era esemplificato da un trend nel mercato machinery che non si poteva ormai ignorare: la decrescita del valore dell’hardware e il costante aumento di quello software». Per Mfl, il punto di partenza per la formulazione di una exit strategy ha coinciso con il proprio ingresso in MindSphere la community IoT globale fondata da Siemens – 170 i membri associati di cui 35 quelli italiani– che supporta le aziende nello sviluppo di soluzioni e applicazioni Industrial IoT basati sulla piattaforma MindSphere Siemens. Su questa tecnologia il Gruppo ha sviluppato l’app Mfl-X per il condition monitoring. L’applicazione connette e analizza le linee di produzione, permettendo alle aziende clienti di controllare in modo accurato e in remoto il funzionamento delle stesse. A distanza di due anni dal lancio sono 35 i clienti che oggi si relazionano con Mfl in base a contratti software as a service e per il 2022 è prevista un’accelerazione esponenziale della domanda.







«Abbiamo dato vita a un modello di business che in precedenza non esisteva e che contribuirà a diversificare il fatturato, non più esclusivamente legato alla vendita di prodotto», afferma Cartagena. L’azienda ha oggi un team dedicato esclusivamente allo sviluppo software in cui sono coinvolte risorse con un alto profilo in termini di programmazione algoritmica, interne ed esterne. Tra queste, 40Factory la software house piacentina specializzata nel machine learning e presente nell’ecosistema MindSphere. Il messaggio che porta con sé lo use case di Mfl Group? È importante che il mondo del machinery esca dalla propria comfort zone e inizi a creare nuovo business. Il modello basato unicamente sulla vendita di prodotto sta tramontando. Esiste la possibilità di definire una formula software e product as a service, un processo di innovazione distruttiva che può generare nuovo business e una componente di fatturato sempre più importante. Quali i punti di forza della piattaforma MindSphere e quale il supporto che MindSphere World può offrire alle aziende italiane che vogliono intraprendere un percorso di digitalizzazione as a service? Ecco quanto emerso dal nostro incontro con Giuliano Busetto, presidente dell’associazione.

Secondo McKinsey il valore dell’hardware, oggi stimato al 61%, nel giro di dieci anni varrà il 45% mentre il valore del software aumenterà del 10% fino a rappresentare oltre il 50% del fatturato

MindSphere World, una community e un ecosistema per accelerare la trasformazione digitale delle imprese

Giuliano Busetto, Head of Digital Industries di Siemens

«Per realizzare una transizione 4.0 del settore manifatturiero, le competenze core di meccanica, automazione e ingegneria delle aziende machinery devono essere traslate nel mondo digitale il cui fondamento è la connettività, la raccolta e l’analisi dei dati – afferma Busetto – Serve sviluppare un mindset digitale basato sull’open innovation: confrontarsi, condividere nuovi modelli di business per rispondere ai cambiamenti di mercato. Esiste un gap digitale che non può essere risolto attraverso la sola crescita organica. L’innovazione si gioca all’interno e all’esterno del perimetro aziendale. MindSphere World è nata con la precisa intenzione di accelerare e semplificare la trasformazione digitale del mondo industriale, favorendo il confronto tra costruttori di macchine, end user e software house». Fulcro delle attività dell’associazione è MindSphere, piattaforma e sistema operativo cloud che coordina lo stack tecnologico di tutta la catena del valore dell’Industrial IoT: dal front end di macchina all’infrastruttura edge, dalla connettività con software enterprise e industriale all’interazione machine-to-machine e human-to-machine.

In altre parole, la piattaforma IIoT è l’ingrediente essenziale di un qualsiasi menù di fabbrica digitale. Su questa tecnologia si gioca l’egemonia di Siemens per la digitalizzazione del mondo manifatturiero e industriale. Uno scenario in cui la macchina non è più soltanto il mezzo per fare un buon prodotto ma diventa il digital twin che risolve i problemi quotidiani dell’industria manifatturiera: produrre più velocemente, garantire una più elevata disponibilità della macchina e una produzione zero difetti. È in questa prospettiva, as a service, che i costruttori di macchine dovranno relazionarsi con i clienti finali. Ed è questo il contributo che può offrire una piattaforma come MindSphere. Tecnologia che svolge la funzione di orchestratore di tutti gli elementi della factory 4.0. «MindSphere è un acceleratore di progetti innovativi poiché fornisce tutti i building block dello sviluppo applicativo, la cui evoluzione è fortemente legata al passaggio dalla vendita di prodotto alla vendita di servizio. Una tendenza in continua espansione, dettata dalla profonda variazione del valore di business del comparto machinery», spiega Busetto.

 

MindSphere World, open innovation per l’Industrial IoT

Quale il fattore differenziante e competitivo di una piattaforma come MindSphere? La flessibilità in termini di protocolli supportati e la possibilità di risiedere su infrastrutture cloud diversificate, private e pubbliche. E ancora, la scalabilità ossia la capacità di assecondare un’espansione della soluzione al crescere del numero di dispositivi connessi e potenze di calcolo on demand. Altrettanto importante la disponibilità di un numero elevato di api (application programming interface) in grado di integrare e rendere interoperabile le applicazioni con il software presente nelle aziende, in primis Plm, Mes, Crm ed Erp. E poi la garanzia di continuità di innovazione e, quindi, un’adeguata sostenibilità economica.

MindSphere è la community IoT globale fondata da Siemens – 170 i membri associati di cui 35 quelli italiani– che supporta le aziende nello sviluppo di soluzioni e applicazioni Industrial IoT basati sulla piattaforma MindSphere Siemen

«Ma altrettanto importante è il modello di business, che deve essere impostato su una logica di ecosistema e di open innovation – afferma Busetto – Fare in modo che l’evoluzione della piattaforma derivi dalle esigenze che nascono sul campo sponsorizzando un metodo partecipativo e collaborativo per condividere tutte le istanze che nascono da tutti i soggetti che utilizzano la piattaforma; in particolare software house, oem, utenti finali e startup». Una componente sempre più importante, quest’ultima, perché è quella che può contribuire a integrare elementi d’innovazione. Le modalità attraverso le quali realizzare un framework IIoT sostenibile nascono, quindi, da un costante confronto con i diversi interlocutori. MindSphere rende di fatto possibile uno sviluppo personalizzato, libero da qualunque rigidità. La piattaforma non è predefinita, ma nasce, si sviluppa e si evolve in funzione delle singole esigenze che vengono espresse dagli associati. Obiettivo di MindSphere è la creazione di un ecosistema aperto, un vero layer di competenze e conoscenze condiviso, dedicato all’implementazione di regole, modelli, metodologie operative allineate al go to market dell’innovazione digitale. Un ecosistema che abilita processi di conoscenza circolare, dove ogni idea trova un suo spazio applicativo nella prospettiva di nuovi modelli e paradigmi di business digitali innovativi.

MindSphere World, open innovation per l’Industrial IoT

Per dare vita alla fabbrica digitale servono competenze stra-ordinarie

Emp S Series Sensor Arm Wire dry drawing line Mfl Gorup. Mfl Group, azienda storica specializzata in linee di produzione complete per la trafilatura, cordatura ed estrusione di fili, cavi e funi in alluminio, rame, acciaio e fibra ottica

Le competenze richieste ai costruttori di macchine per intraprendere il digital journey non sono ordinarie ma stra-ordinarie e travalicano le singole componenti di ricerca e sviluppo che sono spesso annidate e frammentate all’interno di una pluralità di soggetti, dentro e fuori l’organizzazione d’impresa. «MindSphere si propone come comunità aperta per sviluppare una competitività strategica di lungo termine, in grado di operare con agilità e velocità», dice Andrea Gozzi, segretario generale dell’associazione. D’altra parte, occorre farsene una ragione. L’evoluzione necessita di risorse e investimenti di un ordine di grandezza difficilmente sostenibile da una singola organizzazione. Il presente e il futuro dev’essere interpretato attraverso una logica di sviluppo condivisa, aperta e collaborativa, l’unica in grado di condizionare i fondamentali dell’evoluzione tecnologica a supporto della trasformazione digitale. Difficilmente esistono all’interno delle aziende le risorse adeguate per avviare un radicale percorso di cambiamento.

 

Building blocks e competenze condivise riducono i costi di sviluppo del 90%

Secondo Busetto, MindSphere è il punto di partenza per sviluppare soluzioni rapidamente, acquisendo vantaggi in termini di time to market. «Esistono i building block IIoT, non si deve creare tutto dal nulla. È finita l’era dei sistemi proprietari, non ha più senso sviluppare tutto in casa. Sarebbe oltremodo dispendioso e, soprattutto, poco realistico poiché all’interno di un’azienda non esistono le competenze per mettere a fattor comune tutti gli elementi che concorrono all’erogazione di un servizio digitale». MindSphere può quindi essere visto come un grande cantiere dove poter assemblare tutti gli elementi fondanti l’architettura abilitante la logica applicativa della nuova manifattura 4.0. Una sorta di cubo di rubrik configurabile a seconda delle esigenze e necessità dell’innovazione digitale. Un abilitatore del trasferimento tecnologico che mette le imprese nella condizione di scaricare a terra, nel più breve tempo possibile, soluzioni collaudate e future proof. Sono i dati a dimostrarlo. I progetti che sono stati avviati da parte delle aziende associate a MindSphere World hanno evidenziato un tasso di successo pari al 60% molto più alto della media di mercato e una riduzione del 90% dei costi di sviluppo.

Mfl digital journey

Pieno controllo dei dati per sviluppare servizi di condition monitoring e manutenzione predittiva

Emp S Series Sensor Arm Wire dry drawing line Mfl Group. Per Mfl, il punto di partenza per la formulazione di una exit strategy ha coinciso con il proprio ingresso in MindSphere. Su questa tecnologia il Gruppo ha sviluppato l’app Mfl-X per il condition monitoring. L’applicazione connette e analizza le linee di produzione, permettendo alle aziende clienti di controllare in modo accurato e in remoto il funzionamento delle stesse

Applicazioni IIoT software as a service consentono agli end user di prendere decisioni operative data driven. Permettono di scegliere dove e quando fare un certo prodotto individuando le condizioni ottimali, di macchina o di sito produttivo. Significa avere le informazioni per ridurre i costi energetici, tema che in questo momento è in cima alle priorità di tutte le aziende manifatturiere. Avere pieno accesso e controllo sui dati macchina è la condizione in base alla quale poter fornire servizi di condition monitoring e di manutenzione predittiva basata sulla gestione remota. Monitorare l’utilizzo degli asset, verificare che i nodi critici della macchina siano sempre performanti e prevedere la loro sostituzione molto prima che si possa verificare un guasto o che un pezzo si usuri irrimediabilmente. Ma non solo. Grazie all’analisi dei dati di funzionamento si possono acquisire tutte quelle informazioni che permettono di fornire aggiornamenti per raggiungere una migliore esecuzione del processo, così come, conoscendo nel tempo tutti i possibili difetti, avviare la progettazione di una nuova macchina più performante. Tutto questo grazie ai dati che vengono raccolti con le tecnologie abilitanti l’industrial IoT coordinate da una piattaforma come MindSphere.

 

Product as a service” e “software as a service”. Due modelli, una stessa finalità: creare valore per il cliente

Passare a un modello product as a service non è da tutti. Lo si deve valutare attentamente in funzione del tipo di macchina, di impianto o di linee di produzione, che possono essere più o meno complesse. Comporta un calo di fatturato nel breve termine e per poter essere compensato deve prevedere modelli finanziari sostenibili. Il modello software as service, basato su subscription, affianca invece la vendita di prodotto e costituisce, come nel caso di Mfl, un complemento al core business tradizionale. Che sia product o software as a service la strada appare comunque segnata. Impegnarsi e investire in un percorso as a service abilitante la servitizzazione non è più un’opzione ma una necessità.

Asm/Adm Series. Multi-Position coil pay-offs & take-ups Mfl Group. La visione che Mfl condivide con i clienti è che questi ultimi devono focalizzarsi a sviluppare le applicazioni per poter controllare a un livello alto tutti gli asset di stabilimento, lasciando ai produttori di macchina o di linee il controllo operativo e di dettaglio

La sostenibilità economica e competitiva del machinery dipende dalla capacità di predisporre un’offerta integrata fatta di servizi a valore aggiunto per rispondere alle nuove emergenti richieste degli utenti finali, che vogliono avere un pieno controllo – in real time e da remoto – della produttività, delle performance e dei processi manifatturieri-industriali. In assenza di una strategia digitale, per molte imprese il rischio è rimanere focalizzati sulla tecnologia di prodotto. Come continuare a essere competitivi? Serve adottare un approccio olistico che attiene al funzionamento della macchina, dell’impianto e delle linee automatiche, nella consapevolezza che le opportunità di profitto possono essere estese dal prodotto a tutto il ciclo di vita della macchina. Sviluppo software nelle mani dell’oem o dell’end user? «La visione che condividiamo con i clienti – dice Cartagena – è che loro devono focalizzarsi a sviluppare le applicazioni per poter controllare a un livello alto tutti gli asset di stabilimento, lasciando a noi produttori di macchina o di linee il controllo operativo e di dettaglio. Il nostro punto di forza è la performance di macchina, il loro è quello di processo».

 

I soci di MindSphere Italia

40Factory, Analytics Network, Breton, Bsim, Buffoli Transfer, Camozzi Digital, Crippa, Engineering, Fondazione Politecnico di Milano, Fondazione Ucimu, Ims Technologies, Itcore, Jobs, Mandelli, Mce-Mcm Group, Miraitek, Mfl Group, Pama, Pietro Carnaghi, Praber, Prima Industrie, Ps mobile, Rettificatrici Ghiringhelli, Retuner, Rittal, Salmoiraghi, Sampsistemi, Scm Group, Softeam, Stilmas, Zani, Mollebalestra, Sens-In Poggipolini.














Articolo precedenteMade: bando da 1,17 milioni per finanziare progetti di industry 4.0 per le pmi
Articolo successivoLe soluzioni IIoT di Moxa in mostra a Sps 2021






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui