Siemens apre le porte del Dex agli studenti, e ci racconta le strategie di formazione

di Barbara Weisz ♦︎ Alla ricerca di nuove competenze. Il colosso dell'automazione ha organizzato insieme a Confindustria Piacenza un Open Day dedicato ai ragazzi, per spiegare loro come funziona una moderna smart factory. In questo centro tecnologico le aziende possono toccare con mano le nuove tecnologie, e i giovani avvicinarsi al mondo del machinery 4.0. L'obiettivo è colmare lo skill mismatch e anche le istituzioni stanno facendo la loro parte, con i fondi del Pnrr dedicati all'educazione. Il concetto di formazione on the job. E sul gender gap... Ne abbiamo parlato con Raffaella Menconi, Nicodemo Megna e Filippo Giannini

Attraverso i suoi centri tecnologici Dex di Piacenza e Milano, Siemens presenta lo stato dell’arte delle tecnologie presenti sul mercato e invita i visitatori ad approfondire, con un approccio olistico, le tecnologie emergenti e del futuro. Sono smart factory che offrono il meglio della tecnologia full Siemens, applicazioni che valorizzano il concetto di ecosistema mono-brand

Il Piano Industria 4.0 ha consentito alle imprese di aggiornare il parco macchine, e continua a farlo. Ma ora il Pnrr aggiunge un anello mancante, rafforzando il collegamento fra scuola e mondo dell’impresa e, soprattutto, intervenendo su una delle nuove priorità per le aziende, quella delle nuove competenze. In che modo? Con le risorse destinate alle scuole di secondo grado (le superiori) e agli Its (che sono corsi post diploma) per la digitalizzazione. Per essere più precisi, con i fondi che consentono di rinnovare i laboratori. Ma, se per la reale trasformazione digitale dell’impresa non basta comprare nuove macchine, per stimolare nuove competenze e professionalità fin dai banchi di scuola, i laboratori non sono sufficienti. «Sono strutture che vanno utilizzate in modo proficuo», sottolinea Raffaella Menconi, responsabile Siemens Sce (Siemens cooperates with education), «e un ruolo di primo piano lo svolgono i docenti”. Ecco perché Siemens, tra i leader mondiali dell’automazione industriale, ha appena lanciato nuovi programmi di certificazione delle competenze in Automazione dedicati sia agli studenti, che possono così acquisire strumenti in più spendibili nel mondo del lavoro, sia agli insegnanti.

In generale si può dire che dopo anni di focus sulla digitalizzazione delle imprese, vista soprattutto come possibilità di rinnovare il parco macchine, la formazione e le nuove competenze necessarie in azienda sono forse il tema su cui maggiormente si concentrano i vari attori del mercato: le associazioni imprenditoriali, a partire da Confindustria, i centri di trasferimento tecnologico, come i competence center, ma anche i fornitori di tecnologia. Come Siemens, appunto. In realtà, l’azienda che in Italia è guidata da Floriano Masoero in questo è stata antesignana: «facciamo attività di education da circa 15 anni, con un programma che copre il mondo della scuola dalle medie inferiori fino all’università», prosegue Menconi, che abbiamo incontrato nel corso di un Open Day per le scuole organizzato al Dex (Digital Experience Center) di Piacenza di Siemens, in collaborazione con Confindustria Piacenza. Una giornata dedicata proprio agli studenti delle scuole superiori e degli Its, che hanno potuto toccare con mano i benefici del machinery 4.0, scoprendo come funziona un’azienda digitalizzata e quali sono le opportunità che li aspettano nel mondo del lavoro. «Una bella esperienza che mette in comunicazione scuola e azienda e fa vedere che opportunità hanno i giovani in questo momento, dimostrando che il mondo del lavoro è in continuo sviluppo».







I ragazzi dimostrano curiosità, interagiscono con il personale del Dex, che a sua volta affronta il giro del centro proponendo costantemente un’interazione e coinvolgendoli con domande, esempi, informazioni. Una prima parte dell’open day, molto breve, per spiegare loro cosa fa Siemens, cos’è un digital experience center, quali sono i campi di applicazione degli studi che stanno portando avanti. Sempre in modo coinvolgente, facendoli interagire e invitandoli a fare commenti. E poi, due ore di visita del centro tecnologico, a diretto contatto con i macchinari.

Cerchiamo di capire con precisione perché un colosso internazionale della tecnologia e dell’automazione industriale dedica tempo, strutture e persone al coinvolgimento degli studenti, quali sono le iniziative che si rivolgono alle scuole, e soprattutto quali opportunità queste esperienze rappresentano per le aziende e quale ruolo continua ad avere il Piano Industria 4.0 e promette di avere il Pnrr, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Lo faremo anche attraverso le interviste a Raffaella Menconi, Nicodemo Megna, responsabile Dex di Piacenza, e Filippo Giannini, machine tool systems country director.

L’education in Siemens: non solo Open Day 

Raffaella Menconi, responsabile Siemens Sce

L’Open Day del Dex di Piacenza si inserisce nelle iniziative di orientamento che Siemens dedica al mondo education «I ragazzi capiscono che dietro la scuola c’è un mondo complesso. Per esempio, in queste occasioni scoprono che la meccanica non è solo meccanica, ma si integra con l’elettronica e il digitale», sottolinea Fabrizio Casaroli, insegnante dell’istituto tecnico Marconi di Piacenza, che partecipa nell’ambito di un’iniziativa dei Maestri del lavoro, in collaborazione con i centri di formazione. «Per gli studenti sono ore scolastiche che si vanno a sommare nel monte ore dello stage. Noi abbiamo 400 ore di stage nel triennio. Ad esempio, la mia quarta che era qui oggi, fra 15 giorni farà un mese di stage nelle aziende del piacentino».

Centinaia gli studenti che hanno partecipato, divisi in diversi gruppi. Un elemento che salta all’occhio: stragrande maggioranza di maschi. In effetti, «nelle nostre classi in genere ci sono una o due ragazze, non di più. Purtroppo, c’è ancora la mentalità che questo sia un mondo per maschi. Pensano al meccanico che si sporca al tornio manuale. In realtà questi incontri servono anche a far capire che non c’è più niente dell’officina tradizionale: con la tecnologia ai massimi livelli tutto è più accessibile, anche per le ragazze, le quali, anzi, hanno sempre una marcia in più. Le poche che ho sono sempre le migliori. Senza dubbio, ce ne vorrebbero di più».

Ma education per Siemens non è solo orientamento ma anche formazione e sperimentazione. Ogni anno formiamo diverse migliaia di persone tra studenti, docenti e dipendenti di impresa, facendo poi sperimentare loro nei laboratori quanto appreso. Ad esempio, al Dex ci sono aule attrezzate di tutte le tecnologie e i corsi servono per formare scuole e imprese ad utilizzare i macchinari dotati di tecnologie 4.0. Per le aziende alle prese con le scelte legate alla digitalizzazione, segnaliamo un’altra iniziativa con Confindustria, “Smart Factory Siemens – 100 Giornate Evolution 2023”: alle aziende viene offerta la possibilità di fare un assessment sul livello di digitalizzazione presso i Dih (Digital innovation hub) di Confindustria distribuiti su tutto il territorio nazionale, e uno di aggiornamento al digital experience hub di Piacenza.

Il Dex è una vera e propria smart factory: oltre a fare formazione, qui si sperimentano le tecnologie più innovative per la trasformazione digitale dell’industria

«Le imprese hanno continuamente bisogno di tecnici e professionisti preparati perché la tecnologia è andata avanti moltissimo» afferma Raffaella Menconi, e così l’impegno degli addetti ai lavori. Il metodo vincente consiste non solo nel mettere in contatto i ragazzi con il mondo delle imprese, ma anche nel valorizzare i territori, come ad esempio il piacentino, con la sua vocazione industriale come polo della logistica e della manifattura».
Una importante iniziativa che si inserisce nel concetto della sperimentazione sono i “Campionati di Automazione Siemens” competizione riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione nell’ambito del Programma Nazionale di Valorizzazione delle Eccellenze e che da circa 15 anni offre ogni anno alle Scuole Superiori e agli ITS l’opportunità di vivere un’esperienza di lavoro di gruppo valida non solo sotto il profilo formativo, ma anche della conoscenza e dell’approfondimento delle nuove tecnologie Industria 4.0. Anche quest’anno sono tantissimi i progetti pervenuti da tutta Italia e che si sfideranno nella finale del 6 giugno in programma al Dex di Piacenza

Un’altra iniziativa in corso è l’Hackathon con l’I.T.I. Marconi di Dalmine: 350 ragazzi degli indirizzi Elettronica-Elettrotecnica-Automazione, Meccanica-Meccatronica-Energia, Informatica-Telecomunicazioni, Chimica-Materiali-Biotecnologie si stanno sfidando dal febbraio scorso in progetti sul futuro sostenibile. “Energia rinnovabile: come sarà il nostro mondo tra 20 anni?” è il tema da declinare sotto vari aspetti: mobilità, soluzioni abitative, approvvigionamento energetico degli edifici. L’appuntamento fondamentale, ovvero la premiazione, è il prossimo 27 maggio: nella giuria saranno presenti anche gli esperti Siemens.

Infine, continua Raffaella Menconi, «ora notiamo uno sforzo notevole da parte del ministero, anche grazie ai fondi del Pnrr».

Il Pnrr per le nuove competenze

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è un’opportunità su due diversi fronti: «uno legato alle scuole superiori di secondo grado, e il secondo che riguarda invece gli Its (percorsi di formazione terziaria professionalizzante, finanziati anche dal Piano Industria 4.0, ndr). «Queste scuole hanno a disposizione fondi del Pnrr per il rinnovamento dei laboratori. A brevissimo devono consegnare i progetti». Gli istituti scolastici hanno quindi l’opportunità di rinnovare le proprie strutture, con tutti i vantaggi che questo comporta sul fronte della formazione dei ragazzi. «Questo darà nuova linfa ai laboratori».

E qui c’è un secondo aspetto, che è sostanzialmente collegato al primo: la formazione dei docenti. In Siemens è appena partito un nuovo progetto di certificazione delle competenze, dedicato a docenti e studenti di scuole superiori, Its e università, con l’obiettivo di certificare 5mila studenti e 300 docenti in tre anni nell’ambito dell’automazione industriale. Obiettivo: «creare una rete di scuole e di docenti certificati a livello nazionale, in grado poi a loro volta di valorizzare e certificare le competenze in ambito automazione non solo di altri docenti ma anche di studenti in uscita e pronti per il mondo del lavoro».

Le competenze per l’automazione industriale 

Il programma si articola in una serie di certificazioni specifiche che corrispondono alle esigenze di chi deve lavorare con le tecnologie Siemens:

  • operation & maintenance: pensata in particolare per assistenza tecnica e manutenzione, contiene moduli su diagnostica, messa in servizio e configurazioni hardware e software;
  • automazione di base con controllori Plc, software di programmazione Tia Portal e pannelli operatori Hmi
  • automazione avanzata con controllori Plc di alta gamma, azionamenti e motori;
  • automazione professional: prevede l’integrazione di software di simulazione per il digital twin e il virtual commissioning.

La formazione on the job 

Una delle aule del Dex dedicate alla formazione

Il contesto di mercato è il seguente: «in questo momento in Italia c’è una enorme richiesta di personale solo per la programmazione dell’automazione – spiega Antonio Cataldi, di Siemens Sce per il Centro Nord Italia -. Insieme a Confindustria stiamo cercando di stimolare gli investimenti delle imprese nelle scuole, per creare un serbatoio di risorse umane, e di lavorare sulla formazione continua, soprattutto nei confronti dei dipendenti che devono lavorare sui macchinari nuovi.

Al Digital experience center ci sono aule tecnologizzate dedicate alla formazione on the job. «Noi vediamo che le aziende sono molto più propense ad investire sulle proprie risorse attraverso attività formativa presso di noi», ci spiega Nicodemo Megna, Responsabile del Dex di Piacenza di Siemens. «Come lei vede, abbiamo aule dedicate ad attività formative mirate e qualificate, sia per i costruttori di macchine, sia per i venditori sia per le aziende utilizzatrici. La formazione non è solo teorica ma anche operativa sulle macchine: prevede l’utilizzo degli strumenti didattici in aula e poi la pratica direttamente sulla macchina».

Nell’aula ci sono postazioni tecnologiche nelle quali i corsisti lavorano a coppie. «Ogni coppia ha a disposizione tutti gli accessori: simulatori di Cnc, drive, Plc, monitor, pc». Nel momento in cui visitiamo l’aula, si svolge un corso sul controllo numerico, specifico per le tematiche di safety. «La sicurezza sulle macchine è un tema molto sentito. In aula, oggi, si tiene il training per costruttori di macchine in modo che possano produrre macchine in linea con tutte le esigenze di sicurezza». Ma questo è solo un esempio, perchè si tengono, al Dex, corsi su macchinari con diverse tecnologie e su prodotti, servizi e soluzioni dell’ampio portfolio Siemens. Possono durare da un giorno fino a due settimane, sono organizzati a moduli e sviluppati  in base alle esigenze specifiche anche dei singoli clienti».

Le postazioni sono «trasportabili, removibili e componibili in base alla tecnologia, utilizzando i prodotti appropriati all’esigenza formativa; quindi l’aula viene di volta in volta attrezzata con i simulatori o componenti di automazione e software specifici».

Le tecnologie del Dex di Piacenza

Filippo Giannini, machine tool systems country director

Le aule disponibili sono dedicate alla formazione on the job, ma oggi i ragazzi dell’Open Day sono stati coinvolti in un tour guidato alla scoperta di macchine, robot e impianti reali presenti al Dex, che può essere considerato una vera smart factory, costantemente aggiornata con le tecnologie Siemens. E’ possibile apprezzare, inoltre, Il magazzino automatico, macchine a controllo numerico di diverse tecnologie(fra le altre, l’italiana Breton, uno dei casi pilota del Sinumerik One, controllo numerico nativo digitale di Siemens), celle con macchine e robot integrati, robot con intelligenza artificiale, una linea di produzione digitalizzata e simulata (cioè un digital twin dell’intera linea composta da cinque gemelli digitali di singole macchine interconnesse che riproducono una linea di produzione di Plc Siemens).

«Per noi questo centro rappresenta l’impegno di Siemens nel dare il proprio contributo allo sviluppo del manifatturiero italiano ma anche del territorio locale», ci spiega Filippo Giannini, Machine Tool Systems Business Segment country director di Siemens. Solo per fare un esempio, al Dex è possibile apprezzare i vantaggi dell’utilizzo del gemello digitale che è uno dei fiori all’occhiello per la versatilità e completezza con cui viene declinato. «Esistono diversi livelli di gemello digitale. Il fruitore deve sapere cosa vuole simulare e che livello di dettaglio di simulazione è necessario». E’ possibile utilizzarlo in tutto il ciclo di vita del prodotto, «a partire dalla fase di concept, design, progettazione al commissioning, dalla vendita, al post vendita e service anche agevolando sinergie tra diverse discipline (meccanica, elettronica, informatica, elettrica)».

Floriano Masoero
Presidente e ceo di Siemens Italia e Head of Smart Infrastructure Italia

Al Dex sono fruibili «sistemi di gemello digitale che vanno dalla simulazione della lavorazione del singolo pezzo a quella della macchina, della cella in cui si integrano robot, alla simulazione di una intera linea di produzione. Questo ci fa capire come, a seconda del progetto che si vuole studiare o ottimizzare, si può scegliere la soluzione di gemello digitale più adeguata». È anche possibile «partire dal gemello digitale senza avere nemmeno prodotto alcun componente reale», per effettuare le scelte progettuali più adeguate nel design di una macchina o di un impianto. Questa approccio può rappresentare una interessante opportunità metodologica «per chi vuole affrontare nuove sfide tecnologiche creando una macchina più competitiva e produttiva, con un time to market ridotto, flessibile, ottimizzata anche per produrre singoli pezzi diversi e  che possa essere efficientemente manutenuta ». In sintesi, il gemello digitale può essere applicato a un progetto esistente, per ottimizzare le prestazioni di macchine o impianti, oppure per affrontare nuovi progetti innovativi partendo da zero e sfruttando il massimo potenziale offerto dalla digitalizzazione. Sono approcci diversi, che vanno calibrati a seconda delle esigenze del cliente. «Il gemello digitale è solo un tassello di una più ampia “value proposition” apprezzabile al Dex, che si integra in un ampio portfolio innovativo che include data analytics, soluzioni di connettività, integrazione tra mondo IT e OT, cybersecurity, sicurezza, intelligenza artificiale. Al DEX è possibile riconoscere il valore di un approccio integrato che guarda a tutto il ciclo di vita, grazie a soluzioni innovative end to end».

Il Dex collabora con una rete di 12 scuole professionali, oltre che con Università: un altro esempio è il corso universitario “Macchine Utensili” Politecnico di Milano, distaccamento di Piacenza gestito da Siemens che si tiene al Dex per gli studenti del terzo anno di Ingegneria meccanica. Nell’ambito della Trasformazione 4.0, Siemens collabora con i competence center di Torino (Cim 4.0), Milano (Made), e Bologna (BI-Rex).














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