Manifatturiero: da Sato e Mitsubishi Electric una soluzione stand alone per la stampa automatica delle etichette

La soluzione prevede una comunicazione diretta fra i Plc presenti negli impianti di fabbrica e le stampanti intelligenti

Domenico Cianferri, direttore della filiale italiana di Sato
Sato Corporation e Mitsubishi Electric Corporation hanno recentemente sviluppato una soluzione per la stampa automatica delle etichette nelle linee produttive e logistiche delle aziende manufatturiere. La soluzione prevede una comunicazione diretta fra i Plc (Programmable logic controllers) presenti negli impianti di fabbrica e le stampanti intelligenti Sato. I Plc, comunemente utilizzati nei sistemi di controllo sequenziale per automatizzare specifici processi o intere linee di produzione, sono la colonna portante di tutte quelle fabbriche che producono a ciclo continuo e non possono permettersi fermi di produzione. Ad esempio, le aziende dei settori dell’elettronica, dell’automotive, della chimica farmaceutica, degli alimenti e delle bevande che devono mantenere elevato il flusso produttivo delle linee di assemblaggio.

Mitsubishi Electric ha sviluppato un codice personalizzabile

Per ottimizzare i tempi di programmazione dei Plc, Mitsubishi Electric ha sviluppato un codice personalizzabile che consente ai sequenziatori di comunicare direttamente con le stampanti Sato nelle fasi del processo produttivo che richiedono etichettatura in fabbrica e tagging Rfid, quali ad esempio lavorazione, assemblaggio, ispezione e spedizione. I controller programmabili Melsec di Mitsubishi Electric possono comunicare con il linguaggio di stampa Sato (Sbpl), garantendo una miglior integrazione di tutti i processi che coinvolgono identificazione ed etichettatura. I codici di programmazione di base, disponibili in giapponese, in cinese e in inglese, possono essere replicati e personalizzati con estrema semplicità riducendo il tempo necessario alla programmazione e all’adattamento ai vari scenari di utilizzo. La spinta verso modelli produttivi che non richiedano l’utilizzo di un personal computer per controllare il flusso di lavoro nasce dalla necessità di ridurre il rischio di errori umani. Un ulteriore fattore trainante è il crescente pericolo di attacchi hacker e delle perdite economiche ad essi associate. Allo stesso tempo, le industrie manifatturiere hanno fatto dell’ottimizzazione un vero e proprio mantra.

Il futuro che Sato vede per l’industria manufatturiera

L’automazione industriale permette di essere operativi h24, sette giorni su sette, senza incorrere in cali di precisione o di rendimento, e migliora le capacità di adattamento delle aziende ai repentini cambi di produzione e agli aumenti di volume di merce movimentata.
«Insieme a Mitsubishi Electric stiamo coltivando il sogno di automatizzare tutti i processi aziendali, dalla produzione del singolo pezzo alla spedizione del lotto» commenta Hayato Shindo, executive officer del business globale di Sato Holdings Corporation. «Soluzioni scalabili e flessibili, ma al tempo stesso facili da implementare: questo è il futuro che Sato vede per l’industria manufatturiera».
«Questo annuncio rafforza il posizionamento di Sato quale fornitore di soluzioni d’avanguardia per il tracciamento e l’identificazione dei prodotti. La nostra forza è nella piattaforma software integrata nelle nostre stampanti, che facilita lo sviluppo di soluzioni efficienti, flessibili e integrabili nei sistemi gestionali dell’azienda», afferma Domenico Cianferri, branch manager di Sato Italia.













Articolo precedenteMase, pieno sostegno alla filiera industriale degli imballaggi: l’Italia si oppone alla proposta UE
Articolo successivoIndustria e internazionalizzazione: senza formazione linguistica non si va da nessuna parte! I casi Cavanna, La Marzocco, Denso con Babbel






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui