Mase, pieno sostegno alla filiera industriale degli imballaggi: l’Italia si oppone alla proposta UE

«Sul riutilizzo e la ricarica è stata accolta una proposta della Germania sul settore del beverage», ha spiegato il ministro Pichetto

L’Italia ha espresso voto contrario alla proposta di orientamento generale sul regolamento imballaggi e rifiuti di imballaggio

Durante il consiglio europeo, l’Italia ha espresso voto contrario alla proposta di orientamento generale sul regolamento imballaggi e rifiuti di imballaggio. La posizione italiana è stata formalizzata in plenaria a Bruxelles dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto. «La proposta – ha spiegato il ministro, che ha partecipato ai lavori assieme al viceministro Vannia Gava – non soddisfa le esigenze del nostro paese, mentre siamo completamente allineati sulla posizione del parlamento e speriamo che questa prevalga nei negoziati del trilogo». Intervenendo nella sessione del consiglio, Pichetto aveva ribadito «la necessità di giungere a un testo bilanciato e ad obiettivi comuni senza ignorare le differenze tra gli stati membri”. Tra le soluzioni prospettate, quella di «deroghe sul riuso a chi dimostra un’elevata percentuale di raccolta differenziata e riciclo», come «passo verso un compromesso più equilibrato tra obiettivi di riciclo e riuso, tenendo conto delle differenti realtà e capacità di ciascun paese».

Le modifiche principali richieste dall’Italia e non accolte nel testo

Il ministro ha spiegato, motivando il voto contrario, che «l’Italia è oggi al 56,5% di differenziata, contro una media del resto d’Europa del 48%». Tre sono state le modifiche principali richieste dall’Italia e non accolte nel testo. «Sui cosiddetti compostabili – ha detto Pichetto – avevamo chiesto una proroga di qualche anno per adeguarsi». «L’Italia – ha aggiunto – ha poi proposto parametri diversi su riuso e riciclo, prevedendo che laddove il riciclo raggiungeva percentuali superiori al 75-80% ci fosse uno spazio di deroga». Infine, «sul riutilizzo e la ricarica, è stata accolta – ha proseguito il ministro – una proposta della Germania sul settore del ‘beverage’ in favore di grandi imprese e non delle caratteristiche del mercato italiano, la cui struttura è di piccole e medie realtà, col rischio di incrinare l’equilibrio del mercato interno».







«La nostra filiera industriale degli imballaggi – ha ricordato Pichetto in plenaria – è composta da centinaia di migliaia di aziende e investe molti settori produttivi». «Occorre – ha aggiunto – mettere al centro le questioni ambientali, sociali ed economiche in modo giusto ed equo», visto che il provvedimento «incide in materia complessa per cittadini, imprese e ambiente».














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