Sap – Oxford Economics: le Pmi devono puntare su persone e dati

Il segreto del successo? Mettere al centro clienti e dipendenti e sfruttare gli analytics

Lo studio evidenzia che le aziende migliori mettono le persone al primo posto quando valutano i piani di sviluppo futuri, sia che si tratti di clienti o dipendenti
Lo studio evidenzia che le aziende migliori mettono le persone al primo posto quando valutano i piani di sviluppo futuri, sia che si tratti di clienti o dipendenti

Sono 2.000 le aziende prese in esame da una nuova ricerca condotta da Sap e Oxford Economics incentrata sul mondo delle piccole e medie aziende per valutarne il loro livello di maturità digitale e per identificare quali sono le discriminanti che portano al successo. Il dato che emerge è che le aziende definite come Pmi leader, quelle che nell’ultimo anno fiscale hanno visto i loro ricavi crescere del 15% o più, sono quelle che hanno puntato sulle persone, sia i clienti sia i dipendenti.

Connessioni profonde e personalizzate contribuiscono a rafforzare resilienza e agilità, elementi fondamentali per le organizzazioni più piccole che potrebbero non avere le risorse finanziarie per resistere in tempi difficili, così come la crescita nel lungo periodo: il 53% delle Pmi leader ha affermato che il miglioramento della customer experience è in cima ai loro obiettivi, mentre il 47% che evidenzia l’importanza di una migliore esperienza dei dipendenti. Per quanto può sembrare strano, solo il 36% di queste imprese ha posto la crescita tra le principali esigenze.







Le Pmi indicate come leader sono anche quelle che hanno fatto grandi passi in avanti sotto il profilo della digitalizzazione e della trasformazione digitale: il 41% di queste dichiara di aver compiuto progressi sostanziali, contro il 18% del campione di tutte le aziende intervistate. Più della metà in ogni caso sostiene di avere in cantiere dei piani per la digital tranformation nei prossimi 3 anni.

La chiave del successo è anche legata alla capacità di saper utilizzare i dati per prendere decisioni di business: non è un caso che il 63% delle imprese definite Pmi leader affermi di avere già strumenti, competenze e risorse per processi decisionali basati sugli analytics. Estendendo l’analisi a tutte le Pmi prese in esame, però, è evidente che le altre devono darsi da fare: solamente il 40% delle realtà intervistate dichiara di avere gli strumenti necessari per procedere in questo senso.

«Indipendentemente da ciò che sta avvenendo nel mercato, ogni cambiamento nel comportamento del cliente guida un cambiamento in azienda», afferma Adriano Ceccherini, Direttore Mercato Piccola e Media Impresa di Sap. «La recente pandemia ha evidenziato l’importanza della tecnologia per far fronte a sfide immediate e imprevedibili. Il digitale ha permesso alle Pmi di stringere stretti legami con clienti e dipendenti, sviluppare rapidamente servizi e prodotti innovativi e contare su supply chain in grado di evitare disagi e interruzioni. Stiamo assistendo quindi a un grande fermento, soprattutto verso sistemi Erp intelligenti in Cloud, sia in tenant condivisi che privati, per massimizzare l’agilità di business, standardizzare i processi, accedere a dati certi in tempo reale e ridurre il time-to-value».

Secondo la ricerca di Sap e Oxford Economics, sono tre le indicazioni chiave per migliorare il proprio business:

  • Organizzarsi per diventare agili: attuare un maggiore coordinamento tra le diverse aree di business, facilitato da comunicazioni rapide e condivisione di informazioni, per rispondere alle sfide in modo rapido ed efficace.
  • Mettere le persone al centro: i processi di business, le strutture organizzative e gli investimenti digitali dovrebbero supportare il coinvolgimento dei clienti e dei dipendenti, sia attraverso la comprensione in tempo reale di desideri e bisogni sia con innovazioni che migliorano la qualità della vita.
  • Diventare data-driven: sfruttare gli analytics per il processo decisionale può trasformare ogni aspetto delle operation, dalle informazioni che incidono sulla supply chain, agli avvisi che supportano la manutenzione predittiva post vendita, alla tempestività e correttezza delle risposte che il servizio clienti può fornire.













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