Per migliorare e rafforzare la capacità produttiva dei suoi stabilimenti, Sandvik ha pianificato una serie di investimenti: a Sandviken (Svezia) è stato inaugurato un nuovo impianto per la produzione di leghe di titanio e a base di nichel per la manifattura additiva, mentre nel sito produttivo di Neath (Regno Unito) sono state installate due nuove torri di atomizzazione per il supporto della produzione di metalli per la stampa 3D. Le torri a disposizione nello stabilimento situato nel Galles sono quindi due: una è già pienamente operativa, l’altra è in fase di costruzione.
Annika Roos, business unit manager dell’area polveri metalliche di Sandvik, commenta così: «Sandvik offre le proprie ampie competenze per la fornitura di polveri metallurgiche di alta qualità a clienti impegnati in una serie di processi di produzione additiva quali la fusione a letto di polvere tramite laser (L-pbf, Laser powder bed fusion), la fusione a fascio di elettroni (Ebm, Electron beam melting) [Acronimi sempre minuscoli, o con la prima maiuscola. Quandi poi scrivi per esteso, va mantenuto lo stile, quindi solo la prima maiuscola], e la tecnologia Binder jetting. Con l’installazione di queste due nuove torri di atomizzazione – una delle quali già pienamente operativa e garantita in termini di qualità, mentre l’altra è in costruzione – portiamo il numero totale di torri a dodici, aumentando di conseguenza in modo significativo la nostra capacità di produrre anche grandi quantità di polveri metalliche di qualità superiore».
Grazie a queste innovazioni, Sandvik è in grado di produrre grandi quantità di polveri metalliche di qualità superiore. Il colosso svedese, infatti, è in grado di produrre in-house il portfolio di leghe più ampio del mercato, mentre ha consolidato la sua presenza nel settore della produzione additiva con la gamma di polveri metallurgiche Osprey, che possono supportare le aziende in molteplici settori.
«La tecnologia dei materiali è radicata profondamente nel dna [mai maiuscolo per dna] di Sandvik», continua Annika Roos. «Grazie ai nostri servizi nell’ambito dell’additive manifacturing, contiamo sull’esperienza diretta di stampa con un’ampia gamma di materiali per la produzione additiva – dagli acciai per utensili e acciai duplex al titanio e alle superleghe per applicazioni ad alte temperature – e capiamo l’importanza di usare materie prime di elevata qualità per ottenere risultati finali ottimali. Aumentare la nostra capacità produttiva significa anche migliorare il nostro posizionamento sul mercato per soddisfare le sempre maggiori esigenze in termini di polveri metalliche per l’additive manufacturing».
“Plan it, Print it, Perfect it” è l’approccio che Sandvik ha applicato all’additive manufacturing: ciò significa che per ottenere il materiale migliore è necessario personalizzarlo in base al processo di stampa 3D del cliente e al componente finale. A questo proposito, il Dr. Paul Davies, technical solutions manager di Sandvik Additive Manufacturing, dichiara: «L’additive manufacturing è generalmente un processo sufficientemente sfidante senza dover anche fare i conti con materie prime non all’altezza. Un flusso di polveri prevedibile e costante è decisivo quando si devono separare qualità e proprietà finali – e grazie al fatto che possiamo contare al nostro interno su una così ampia varietà di tecnologie di stampa dei metalli, possiamo garantire che tutte le polveri metalliche vengano anche personalizzate in base agli specifici processi di produzione dei nostri clienti».s
