I piani di Saipem su Xsight (ingegneria e Ict), ultimo tassello della diversificazione

di Marco Frojo ♦ La società guidata da Stefano Cao e partecipata da Eni e Cdp punta su un bouquet di business, in particolare eolico e servizi. Riuscirà a decollare?

Saipem è pronta a voltare pagina dopo la durissima crisi che ha colpito l’intero settore petrolifero negli ultimi anni. La società guidata da Stefano Cao ha infatti portato a termine la ristrutturazione, già annunciata nel maggio scorso, con il lancio della divisione XSIGHT, ultimo tassello della strategia che dovrebbe consentire all’azienda controllata da Eni e dalla Cassa Depositi e Prestiti di iniziare il 2018 con il piede giusto e di risollevare le quotazioni del titolo a Piazza Affari, dove languono da ormai due anni.

 







stefano_cao_ad_saipem
Stefano Cao, ad Saipem

 

XSIGHT si propone sul mercato come un acceleratore del livello di efficienza dell’industria che, attraverso l’ascolto e il recepimento delle necessità dei clienti, consenta di centrare le aspettative con soluzioni innovative. Il nuovo nome sottolinea le caratteristiche della divisione: andare oltre, moltiplicare le dimensioni di indagine di un progetto e mettere a sistema modelli di trasformazione. «La divisione XSIGHT nasce dal riconoscimento che, in un mercato che deve assolutamente far fronte ad una ottimizzazione dei costi di realizzazione delle infrastrutture energetiche, l’esperienza maturata da un esecutore di contratti chiavi in mano possa portare un enorme valore aggiunto. In particolare nelle fasi iniziali di un progetto, quando vengono prese le decisioni strategiche.» Questo spiega a Industria Italiana Mauro Piasere, il direttore della nuova divisione.

 

Mauro Piasere, Direttore divisione XSIGHT di Saipem

«Da un lato una società di ingegneria pura non ha mai toccato con mano le problematiche esecutive e pertanto è portata ad ignorarle in fase di scelte strategiche, dall’ altro il contrattista chiavi in mano è tendenzialmente preoccupato dal dettaglio della progettazione e a volte perde di vista la potenzialità di alcune macro scelte; la divisione XSIGHT invece si pone nei panni dell’ingegneria concettuale, ma con il personale del contrattista di progetti chiave in mano». E a XSIGHT l’esperienza di certo non manca visto che può fare affidamento su quella maturata nei decenni da Saipem con la realizzazione di contratti di costruzione chiavi in mano anche nelle fasi concettuali e di definizione iniziale dei progetti sia in termini tecnico/economici sia in termini di operabilità e sostenibilità; la divisione guidata da Piasere si presenta inoltre sul mercato con una struttura organizzativa indipendente, snella e flessibile e un approccio commerciale distinto per prodotti.

 

Screenshot-2017-12-12 Saipem ( saipem_official) • Foto e video di Instagram
Costruzione di un gasdotto in Nigeria. Foto da Saipem official account Instagram

 

Il campo d’azione di XSIGHT

XSIGHT guarda a tutto il mercato dell’energia, che vede il settore petrolifero come una sua parte. Pertanto non solo si è dotata di un prodotto dedicato per le Green Technologies & Renewable, ma persegue l’individuazione e lo studio di tecnologie alternative che possano in un futuro rappresentare un’area di espansione per le attività di Saipem nel suo complesso. La divisione sfrutta dunque l’esperienza di Saipem, ma la stessa Saipem, in un futuro non troppo lontano, potrebbe beneficiare dell’esperienza maturata dalla sua divisione. Una scelta strategica sotto certi aspetti necessaria visti gli sviluppi del settore dell’energia che sta destinando investimenti sempre più massicci verso le energie rinnovabili.

«Alcuni servizi vengono proposti nell’ambito delle attività tipiche di Saipem, ma possono essere esportati anche in altri ambiti, sempre però restando nel campo di interesse di Saipem. XSIGHT sta mettendo a punto metodologie che sfruttano le tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0 soprattutto nell’ambito degli Analytics & Machine Learning per impianti operativi – prosegue il manager del gruppo Saipem – Basti pensare alla formazione del personale per operare in aree pericolose eseguita attraverso sistemi di realtà virtuale o di realtà aumentata; questa formazione viene facilitata se la progettazione dell’impianto nasce fin da subito in modalità digitale». Dal punto di vista dei servizi XSIGHT si propone anche come integratore delle necessità finanziarie di un cliente offrendo l’esperienza maturata nel settore finanziario e del project financing per supportare lo sviluppo di opportunità sia dal punto di vista tecnico che economico.

 

Screenshot-2017-12-12 Post di Instagram di Saipem • 9 Ago 2017 alle ore 08 39 UTC(1)
La chiatta da trasporto Castoro XI. Foto da Saipem official account Instagram

 

Le tecnologie offerte

«Serviva un cambio di prospettiva, serviva riportare l’esperienza pratica in un contesto decisionale anticipato tipico dei consulenti. Questo approccio è valido per tutti i prodotti che costituiscono l’esperienza di Saipem: il mondo offshore, l’upstream, il midstream ed il downstream – dice Piasere – Ecco che la divisione XSIGHT propone servizi su sette linee di prodotto che spaziano appunto dallo sviluppo dei campi offshore, al trasporto degli idrocarburi fino al loro utilizzo in raffinerie, impianti petrolchimici e fertilizzanti». Ciò premesso, è però indispensabile erogare i servizi secondo una metodologia moderna, efficiente che faccia uso delle soluzione informatiche disponibili oggi nell’industria.

«Nasce così xDIM™ una piattaforma collaborativa e multidimensionale, in grado di aggregare e processare attraverso modelli virtuali l’intero database di un progetto, coniugandolo in molteplici dimensioni, a seconda delle diverse attività ed operazioni eseguite da tutti gli stakeholders durante il ciclo di vita del progetto stesso; quindi non solo gli ingegneri possono operare su modelli 3D, ma anche gli addetti all’ufficio acquisti possono gestire le specifiche tecniche, i contratti di acquisto e le condizioni d’ordine. Allo stesso modo gli addetti alla gestione del progetto possono vedere il progresso del lavoro e simulare l’avanzamento della realizzazione avendo i dati dei fornitori e della costruzione, con le specifiche tecniche del cliente sempre ben visibili e con esse il raggiungimento dell’obiettivo finale di costi e tempi», illustra il direttore di XSIGHT.

A questa metodologia di lavoro si affiancano altri strumenti innovativi, registrati come CAPTIX TM, che aiutano il cliente a prevedere con l’aiuto dell’intelligenza artificiale i possibili problemi nella gestione del contratto attraverso l’esame di tutte le comunicazioni e documenti relativi ad un progetto o con lo sviluppo di modelli di simulazione che aiutano a predire le necessità manutentive in modalità intelligente, usando l’IoT (internet of Things) per avere informazioni in tempo reale dall’impianto.

 

Screenshot-2017-12-12 Saipem ( saipem_official) • Foto e video di Instagram(1)
Foto da Saipem official account Instagram
Il modus operandi di XSIGHT

«La divisione XSIGHT non si propone dunque come una divisione di servizi IT, ma usa la digitalizzazione per migliorare l’efficienza delle metodologie di progettazione e di erogazione dei servizi – puntualizza Piasere – Vogliamo che il focus rimanga sulla generazione di idee, il sistema informatico è una leva che permette alla mente umana di vedere attraverso una molteplicità di dati e di variabili che non sarebbero altrimenti gestibili. Stiamo sviluppando sistemi informatici basati su software di mercato sui quali tutti gli stakeholders possano inserirsi con le loro informazioni ed i loro dati senza rinunciare alle loro tipicità». Secondo l’esperto, la progettazione collaborativa porta efficienza perché tutte la parti coinvolte nella realizzazione di un progetto lavorano con una modalità comune ed un risultato comune. In questo approccio il software è solo un moltiplicatore della potenza di una metodologia: dietro ci sono (e ci devono restare) le competenze di processo, di costruzione e di installazione degli impianti offshore e onshore.

 

Screenshot-2017-12-12 Saipem ( saipem_official) • Foto e video di Instagram(2)
Operatore al lavoro su Castorone. Foto da Saipem official account Instagram

 

XSIGHT, un progetto al di là dei numeri di fatturato

I numeri della divisione XSIGHT vedranno la luce a partire dal bilancio preventivo del 2018 con un piano strategico che punta alla crescita e all’efficienza. Piasere spiega che, prima che il piano sia approvato, non è possibile dare delle anticipazioni. «Però deve essere ben chiaro che la divisione funge da esploratore di opportunità per le altre divisioni, e che il valore aggiunto che genera per Saipem non è tutto da ricercare nel risultato delle commesse gestite dalla divisione – afferma  Piasere – Inoltre va fatto notare che i numeri a livello di fatturato saranno molto distanti da quelli che verranno previsti per le divisioni E&C; di fatto i numeri non saranno rappresentativi del vero valore aggiunto che l’ingaggio anticipato dei clienti può portare come valore aggiunto sia a loro che alla Saipem». Come detto, XSIGHT potrebbe creare importanti occasioni in settori come quello delle rinnovabili, dove la capogruppo Saipem sta cercando di espandere il proprio business.

 

Screenshot-2017-12-12 Saipem ( saipem_official) • Foto e video di Instagram (3)

Saipem e le rinnovabili

La società guidata da Cao ha avviato importanti attività nel campo dell’eolico offshore, del solare a concentrazione e degli impianti di produzione del bioetanolo. Sul fronte dell’eolico marino Saipem sta sviluppando alcuni progetti nel Mare del Nord e sulle coste del Nord della Francia. I clienti sono la francese Edf, la norvegese Statoil e la canadese Dong Energy. Insomma alcune fra le maggiori utility e società energetiche al mondo. Con la Dong Energy sta realizzando l’Hornsea Project One, un parco eolico al largo dello Yorkshire che sarà completato l’estate; si tratta del primo impianto offshore con più di un gigawatt di potenza installata che darà elettricità a un milione di case nel Regno Unito. C’è poi il progetto Hywind Scotland con Statoil che prevede delle turbine galleggianti.

A fianco delle rinnovabili, Saipem sta prendendo importanti commesse nel campo del decommissioning, ovvero nello smantellamento di impianti ed infrastrutture non più usate. Sta smaltendo impianti di Bp ed è in trattativa per smantellare il metanodotto Loggs di ConocoPhilips. Al di fuori del settore energetico, infine, sta guardando all’alta velocità ferroviaria e agli acquedotti. Su tutti questi tavoli XSIGHT potrebbe essere l’arma in più per battere le offerte della concorrenza e tornare ad essere uno dei fiori all’occhiello del Sistema Italia ad ogni latitudine.














Articolo precedenteE-mobility: in funzione la ricarica veloce di ABB
Articolo successivoSiemens: Mindsphere su Amazon






2 Commenti

  1. E con tutta questa carne al fuoco, con effettive possibilità di rilancio dell’azienda, c’e’ gente che già trama per sostituire il Ceo tra pochi mesi. Una vergogna italiana .

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui