«Spenderemo 10 miliardi in totale alla fine del 2030 per la crescita di Edison per arrivare all’obiettivo decarbonizzazione al 2050. Una cifra importante, possibile perché siamo un’azienda solida. Sono previste 300 assunzioni all’anno al 2030, prevalentemente sul territorio (60%). Il 50% delle assunzioni è dedicato a giovani neodiplomati a neolaurati, con il 40% di componente femminile sulle nuove assunzioni».
È con queste parole che Nicola Monti, ceo di Edison, annuncia la strategia al 2030-2040 dell’azienda. Al 2030 Edison prevede di produrre il 40% di energia rinnovabile, che sarà portata al 90% nel 2040, per raggiungere nel 2050 l’obiettivo decarbonizzazione.
«Tra il 2030 e il 2040 faremo un passaggio importante, che si realizza solo se mettiamo a terra impianti di cattura di co2 sul nostro ciclo combinato e sviluppiamo il nuovo nucleare, una tecnologia evoluta e decarbonizzata – prosegue Monti – L’ambizione al 2040 è tornare a essere l’operatore che riporta in Italia la produzione nucleare attraverso due impianti di piccola taglia. E possiamo attingere dal nostro azionista, Edf, le competenze».