Prysmian: utile netto a 405 milioni (+56,4%), ricavi a 8 miliardi (+4,8%) nel primo semestre 2023

La corsa delle utilities al rafforzamento delle reti di distribuzione, insieme alla crescente domanda di cavi per turbine eoliche e pannelli solari, ha sostenuto la crescita organica dei ricavi del business energy (+3,4%)

L’Ebitda Adjusted ha registrato un incremento del +13,7% a €1.286 milioni con un significativo miglioramento dei margini

Il cda di Prysmian ha approvato i risultati consolidati di gruppo relativi al primo semestre 2023. «La crescita dei ricavi e soprattutto il netto miglioramento della profittabilità conseguiti nel primo semestre 2023, sono principalmente da attribuire al buon bilanciamento del nostro portafoglio di business, sia in termini di offerta di prodotto sia di geografie, commenta l’amministratore delegato Valerio Battista. Si conferma anche la capacità del gruppo di cogliere le opportunità derivanti dai processi di transizione energetica ed elettrificazione, che richiedono il rafforzamento e sviluppo delle reti elettriche sia di trasmissione sia di distribuzione dell’energia», «Da evidenziare inoltre come le positive performance di business e profittabilità si traducano in forte crescita dei flussi di cassa, che consentono al gruppo di sostenere gli investimenti e rafforzare quindi la propria leadership e vantaggio competitivo, in una fase che vede il nostro settore sempre più centrale e strategico. I circa €5,4 miliardi di nuovi progetti acquisiti nel primo semestre sono la conferma evidente della fiducia che ci viene accordata dal mercato. Anche alla luce di queste conferme, miglioriamo significativamente le attese per l’intero esercizio 2023», conclude Battista.

Risultati economici finanziari

I ricavi di gruppo sono ammontati a €8.003 milioni evidenziando una crescita organica del +4,8% rispetto al primo semestre del 2022. I significativi progressi nell’esecuzione delle interconnessioni e cablaggi di parchi eolici off-shore in corso, hanno consentito al business projects di riportare una notevole accelerazione della crescita organica nel primo semestre dell’anno (+23,5%). La corsa delle utilities al rafforzamento delle reti di distribuzione, insieme alla crescente domanda di cavi per turbine eoliche e pannelli solari, ha sostenuto la crescita organica dei ricavi del business energy (+3,4%). Rallentano i volumi del telecom per effetto principalmente della flessione del mercato americano (-5,2%).







L’Ebitda Adjusted ha registrato un incremento del +25,6% a €878 milioni con un rapporto sui Ricavi in significativo miglioramento all’11,0% rispetto all’8,8% del primo semestre 2022. Il business projects beneficia in particolare del più profittevole mix di progetti entrati in fase di esecuzione nel primo semestre 2023 (Adj Ebitda margin 11,0%). Nel business energy, la sostenuta domanda di cavi per la power distribution e per le applicazioni nel settore delle rinnovabili consente al gruppo di supportare il livello dei prezzi, con conseguente beneficio in termini di redditività (Adj Ebitda margin 10,4%). Nel telecom, il gruppo ha mantenuto pressoché invariata la profittabilità nel primo semestre (Adj Ebitda margin 14,8%), nonostante la flessione dei volumi dovuta principalmente al rallentamento del mercato nordamericano.

L’Ebitda è aumentato a €828 milioni (€665 milioni nel primo semestre 2022) includendo oneri netti legati a riorganizzazioni aziendali, oneri netti non ricorrenti e altri oneri netti non operativi pari a €50 milioni (€34 milioni nei primi sei mesi del 2022).

Il risultato operativo sale a €636 milioni rispetto a €423 milioni del primo semestre 2022, mentre l’Utile Netto di pertinenza degli azionisti della capogruppo sale a €405 milioni rispetto a €259 milioni del corrispondente periodo del 2022 (+56,4%).

L’indebitamento finanziario netto a fine giugno 2023 scende a €2.065 milioni (€2.330 milioni al 30 giugno 2022).

Il gruppo si è dimostrato in grado di trasformare il significativo miglioramento della profittabilità in flussi di cassa, riportando un free cash flow negli ultimi dodici mesi pari a €567 milioni escludendo gli incassi derivanti dalla vendita di parte delle azioni assegnate ai dipendenti a seguito della esecuzione del piano Lti 2020-2022 c.d. “sell to cover”, per assolvere alle loro obbligazioni fiscali per €132 milioni. Dal flusso di cassa operativo netto sono esclusi anche gli esborsi per €3 milioni dovuti ad acquisizioni e per €45 milioni relativi a tematiche Antitrust.

Il flusso di cassa positivo per €567 milioni è stato generato da:

  • un flusso di cassa operativo prima delle variazioni del capitale circolante netto per €1.603 milioni;
  • un assorbimento di cassa dovuto all’incremento del capitale circolante netto per €160 milioni;
  • un esborso di cassa per investimenti netti pari a €498 milioni;
  • il pagamento di imposte per €327 milioni;
  • il pagamento di oneri finanziari netti per €61 milioni;
  • l’incasso di dividendi da società collegate per €10 milioni.













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